Circa tre anni fa in seguito alla guarigione da acne, all'età di 21 anni decisi di sottopormi ad

Gentili Dottori dello Staff, vi contatto per avere informazioni su un problema che ormai mi affligge da anni e nonostante abbia effettuato cure mirate sono preso dallo sconforto perchè non capisco il perchè di risultati poco soddisfacenti anzi peggiorativi. Circa tre anni fa in seguito alla guarigione da acne, all'età di 21 anni decisi di sottopormi ad un intervento di laser al viso per eliminere gli esiti cicatriziali. Premesso che la situazione iniziale non era grave e che il dott. a cui mi rivolsi fu sincero e mi parlò chiaramente dei risultati percentuali che avrei potuto ottenere in termini di riduzione della profondità delle lesioni, presi la decisione di sottopormi ad un trattamento laser erbium in modalità smooth. Trattamento che mi venne presentato come innovativo (cessione del calore in profondita con leggera ablazione al fine di stimolare produzione di collagene dalla rottura di fibroblasti con conseguente sollevamente della lesione), senza complicanze, con buon crontrollo del post operatorio e soddisfacenti risultati. Devo essere sicero... tutto questo non si è rivelato!! oggi a distanza di tre anni dal primo passaggio e a distanza di un anno e mezzo da un ulteriore ritocco la situazione è la seguente: le zone estetiche trattate erano solamamente quelle dove erano presenti esiti cicatriziali (tempie, guancie e fronte), in tali zone a parte un lievissimo miglioramento altro non posso constatare a parte che sulla tempia destra noto facilità di arrossamento quando prendo sole, come se lo spessore della pelle fosse stato troppo assottigliato dal trattamento laser! capisco l'impossibilità di avere un consulto senza una visita visiva ma quello che voglio chiedere è se: 1) è possibile che tale laser sia arrivato in profondità tale (sulla tempia destra) da lasciare la pelle troppo assottigliata in modo permanente 2) fino ad ora non ho mai cercato di raggiungere abbronzatura sul viso ma da quel poco sole che prendo mi sembra di vedere abbronzatura non uniforme nelle zone trattate, è possibile che ci siamo stati danni? 3)perchè anche nelle cicatrici meno profonde o nelle zone adiacenti ad esse dove non c'era nulla la pelle non è tornata liscia come prima,il laser su pelle completamente sana può lasciare irregolarità (è increspata, da vecchio)? 4)tutto questo può ricondursi a complicanze dovute dal mi fototipo chiaro e pelle molto sensibile? 5)cosa mi consigliate di fare, come posso uscire da questo incubo che mi sembra infinito? il dottore che ha effettuato tale trattamento mi ha proposto l'inverno prox di effettuare un ulteriore passaggio ablativo leggero.. non so che fare, a chi rivolgermi!! aspetto con ansia vostri consigli sinceri e spero rassicuranti!! ringraziando per l'attenzione porgo i miei più cordiali saluti
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Dr. Luigi Laino Dermatologo 22k 464 367
Gentile Utente,

Le fornisco il mio parere da Dermatologo e da Laserista:

Il problema delle cicatrici acneiche, di qualsiasi tipo (esiste una intera classificazione di questo tipo di cicatrici) sono SEMPRE dei processi molto profondi a carico esclusivo delle assisi sub-epidermiche.

Pertanto, a mio parere, ogni approccio di tipo "ablativo" non può detenere risultati soddisfacenti e questo è un dato di fatto.

L'Erbium Laser è un Laser molto selettivo e superficiale (uno fra i più superficiali in assoluto) per la sua tipologia ed il suo Delta T (tempo) di emissione.

Esso è sicuramente un laser indicato nello Skin resurfacing (programma di "ringiovanimento del viso") per la sua azione "livellante" le assisi superficiali ed il suo (blando) potere rimodellante.

Per questo motivo, molti Colleghi lo impiegano per la terapia delle cicatrici acneiche.

Tale procedura, a mio avviso, può detenere un razionale solo per ciò che concerne un piccolo miglioramento dei bordi delle cicatrici superficiali; tutto qui.

Ovviamente, avendo questo laser un potere "ablativo" (cioè agisce per strati superficiali) l'epidermide viene sempre intaccata ed il rischio di discromie (alterazione della pigmentazione) è sempre presente:

Questo poichè negli strati superficiali della pelle e di preciso nello strato basale (ultimo strato dell'epidermide) albergano le cellule della pigmentazione - i cosiddetti melanociti i quali possono andare incontro ad alterazione del numero e/o della produzione della sostanza da loro prodotta, la melanina - dopo stimoli meccanici.

Per tale ragione i presidi post-laser di tipo ablativo (anche utilizzati a basso poteziale) debbono essere orientati alla massima cautela nell'utilizzo ed alla altissima fotoprotezione (per tale motivo tali terapie come saprà, non si applicano mai nei mesi soleggiati), ma a volte può non bastare:

La pigmentazione alterata, se presente, solitamente recede con alcuni mesi, ma questa non è che una regola generale: ogni pelle reagisce difatti a modo suo.

Personalmente per trattare questo difficile problema estetico relativo alle Cicatrici Acneiche, mi affido quasi costantemente ad una fonte di Luce, denominata IPL (alta intensità con 2 tipi di manipoli specifici per cicatrici acneiche) la quale detiene il potere di risparmiare la zona superficiale della pelle ed andare direttamente dove è il problema (ovvero nel derma) andando a stimolare selettivamente quelle cellule (fibroblasti soprattutto) capaci di produrre sostanza "plastiche" capaci di andare a "riempire" gli spazi vuoti.

Ovviamente, deve sapere che ogni trattaemento per questo tipo di problema non può avere garanzia di riuscita al 100% (diffidate da chi prospetta i miracoli..) ma se il paziente aderisce al protocollo con la voglia di MIGLIORARE il suo aspetto, allora si è sulla corretta via.

Spero di aver contribuito a chiarire taluni dei suoi dubbi su quanto potranno essere le future alternative terapeutiche che sarà poi lei assieme al suo medico di fiducia a scegliere, che dovrà, a sua volta, renderla perfettamente edotta su quello che dovrà essere applicato su di lei.

Nel frattempo il mio consiglio verte sulla massima foto-portezione.

carissimi saluti.
Dott. Luigi LAINO
Ricercatore Dermatologo, ROMA

Dr.Luigi Laino Dermovenereologo, Tricologo
Direttore Istituto Dermatologico Latuapelle
www.latuapelle.it

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dopo
Utente
Utente
Gentile dr. Laino, le scrivo per avere un ulteriore consiglio.. in seguito a quanto descritto sopra e ai suoi consigli, mi sono rivolto nuovamente al dermatologo che mi aveva effettuato il trattamento erbium nelle due sedute precedenti, stavolta per migliorare la situazione mi ha proposto di effettuare iniezioni di acido iaulronico con successivi passaggi di laser a diodi per circa 3 sedute al fine di idratare in profondità la pelle e cercare la stimolazione di collagene in previsione di un successivo passaggio con laser erbium o CO2 frazionato. Premettendo che dal 24/2/07 al 6/6/07 ho assunto roaccutan 20 mg per iperseborrea (peso 60kg), alla luce di questo volevo chiederle se: 1)posso eseguire il trattamento laser diodi + acido ialuronico in novembre (prima che siano trascorsi 6 mesi dalla sospensione di roaccutan) 2)cosa ne pensa del laser a diodi e se può provocare danni, posso stare tranquillo? 3) ritiene tale metodologia corretta al fine di stimolare la pelle e magari renderla più spessa laddove il laser erbium l'abbia eccessivamente assottigliata e resi i capillari visibili? la ringrazio per la cortese attenzione, i suoi consigli saranno per me oro colato!! cordiali saluti
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dopo
Utente
Utente
nessuno puo ripondere gentilmente a questa mia richiesta di informazioni? vi prego è urgente!!!
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