Zigomi: filler e protesi

Buongiorno, sarei interessata ad aumentare il volume degli zigomi. Il problema è che sono affetta da tiroidite autoimmune con positività ANA. è fattibile nel mio caso un aumento con acido ialuronico? se si, di quale tipologia (esiste un prodotto composto da acido ialuronico PURO ad altà densità?) ho incontrato un chirurgo plastico che mi ha effettuato il test inoculando una goccia di acido sull'avambraccio, e non ho avuto reazioni, ma non vorrei fosse troppo poco per una valutazione....
infine, per quanto riguarda le protesi, quelle in silicone (che pare essere uno dei materiali più sicuri ed inerti) potrebbero fare al caso mio? m'hanno spiegato che in caso di reazioni avverse dovrebbero "incapsularsi" senza dare problemi, al limite richiedendo una rimozione... ma non vorrei che con la mia situazione di autoimmunità la cosa degenerasse in maniera incontrollabile (il che potrebbe valere anche per i filler) grazie!
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Dr.ssa Maria Luisa Pozzuoli Chirurgo maxillo facciale, Chirurgo plastico, Medico estetico 228 4 6

Gent.le utente,
purtroppo la presenza di malattie autoimmuni è una controindicazione assoluta all'utilizzo di filler e ancor di più di protesi. Il problema dei filler a base di acido ialuronico non è la presenza dell'acido stesso a dare problemi, ma piuttosto i materiali che vengono usati per riprodurlo in laboratorio, e per determinare la sua "durata" all'interno del derma.

Pertanto mi sento di sconsigliarle sia i filler che le protesi di zigomo. Potrebbe invece prendere in considerazione, qualora vi sia l'indicazione, un lipofilling del viso, concentrandosi sul volume dell'area zigomatica.

Cordialmente

Per approfondire guarda il video: Cos'è il lipofilling? Domande e risposte

Dr.ssa Maria Luisa Pozzuoli
Chirurgia Plastica ed Estetica
www.dottoressapozzuoli.com

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dopo
Utente
Utente
grazie per la risposta.
mi chiedo allora: come mai ci sono casi di pazienti cui sono state impiantate protesi al seno nonostante il lupus? e pazienti con sclerosi multipla che ricorrono a filler ? sono chirurghi "criminali" che fanno questo?
e ancora, riguardo il lipofilling, non c'è rischio che "appesantisca" la regione zigomatica provocando un cedimento di tutta la guancia? (tipo bulldog?)
esiste la possibilità di ricorrere ad altro ( ad esempio derma autologo o cose simili?)
grazie di nuovo.
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Dr.ssa Maria Luisa Pozzuoli Chirurgo maxillo facciale, Chirurgo plastico, Medico estetico 228 4 6
Gent.ma Sig.ra,
il Lupus , come tutte le malattie autoimmunitarie, è una patologia con diverse varianti e sfumature. Decidere di impiantare una protesi mammaria in una paziente con Lupus, significa semplicemente predisporla ad un aumentata predisposizione alla contrattura capsulare, il che significa sottoporsi a più di un intervento chirurgico per risolvere il problema (e spesso nemmeno si risolve). Non me la sento di rispondere alla sua domanda su "chirurghi criminali", ogni chirurgo agisce sulla base di scienza e coscienza, per cui, probabilmente le sue conoscenti a cui sono state impiantate protesi con LUPUS, avevano una situazione clinica e immunologica tale da poter essere sottoposte all'intervento.
Per rispondere alla sua domanda: il lipofilling è una metodica sicura, con utilizzo del suo grasso , che in alcun modo, se eseguito come si deve, può dare effetto BULLDOG. E' ovvio che, ripeto, devono esserci le indicazioni per poter eseguire l'intervento, che, per ovvi motivi "virtuali" io non posso conoscere.
AugurandoLe una scelta serena, le porgo cordiali saluti
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Dr. Roberto Bertoloni Chirurgo plastico, Medico estetico 45 2
Buonasera,
come consiglio Le propongo come dice giustamente, la Collega,
ovvero tecnica di Lipofilling, quindi le proprie cellule adipose,naturalmente
eseguire tale Tecnica ovviamente il Clinica con supporto anestesiologico.
Concordo pienamente su NON usare filler sintetici nel Suo caso, come Le stato detto.
Oggi la Tecnica di Lipofilling e' migliorata e dura nel tempo ed e' e sicura,
Un cordiale saluto dr.R.Bertoloni.
scarplast@libero.it

Dr. Roberto Bertoloni

[#5]
dopo
Utente
Utente
Grazie per le solerti risposte.
purtroppo il problema del lipofilling è + che altro legato, secondo me (dato che mi sono già sottoposta al trattamento 2 volte) al basso attecchimento del grasso reimpiantato, e alla scarsa possibilità di "proiezione" degli zigomi (di sollevarli, non essendo il mio un caso di "svuotamento "per età)

oltre al fatto che si tratta di una metodica che forma ecchimosi di lunga durata (ripeto: fatto 2 volte da 2 chirurghi diversi con buona nomea)

oltre al problema delle probabili assimetrie.... (per conto mio frequenti)

non ultimo il costo, rapportato ai risultati! (eccessivo)

ripreciso poi che la mia situazione è di una tiroidite autoimmune.

detto ciò, non è che una persona voglia rischiare di compromettere la salute, in nome dell'estetica (è follia).

tuttavia la mia perplessità è data soprattutto dal fatto che nessun medico mi ha presentato come certa la possibilità di reazioni ai filler, ma anzi... (sempre riferendomi all'acido ialuronico)

rimane poi il dubbio relativamente agli effetti dell'impianto di grasso sugli zigomi, e dell'effetto "bulldog"... mi pare infatti strano che riempendo la zona superiore, questa non "crolli" vs il basso, data la forza di gravità, e dato il fatto che il grasso non ha la consistenza di una protesi (dura), bensì molle! ma ammetto di essere profana in materia

ultima cosa: se vi è rischio di "incapsulamento" delle protesi, questo non dovrebbe avvenire anche per quelle agli zigomi? e dunque "incapsulare" le stesse senza provocare altro? (le protesi agli zigomi sono già dure di per sè, non necessitano di merbidezza)

ringrazio di nuovo.
[#6]
Dr.ssa Maria Luisa Pozzuoli Chirurgo maxillo facciale, Chirurgo plastico, Medico estetico 228 4 6
Gent.le utente,
nell'impianto protesico,la formazione della capsula è una cosa fisiologica perché l'organismo riconosce quella protesi come estranea e tende a produrre questa capsula che isola l'impianto dai tessuti. Nei pazienti con malattie autoimmunitarie, il rischio di formazione di capsula anomala e quindi rigetto dell'impianto è molto elevata.
Per quanto riguarda le sue perplessità sul lipofilling, se eseguito secondo la tecnica universalmente riconosciuta, non vi è riassorbimento al 100%, sicuramente una piccola percentuale del grasso impiantato si perde, ecco perché si tende a ipercorreggere, ma di sicuro non sparisce del tutto. I lividi e le ecchimosi sono normali e compatibili con qualsiasi intervento chirurgico.
Sperando che queste righe le abbiano dato un po' di chiarezza in più, le auguro buona serata
Cordialmente
[#7]
Dr. Marco Loiacono Chirurgo plastico 549 8
Gentile Paziente e Egregi colleghi,
la discussione è molto interessante e mi fa piacere potere dire la mia in proposito.

Non sono affatto d'accordo con quanto affermato dai colleghi in precedenza.

In caso di paziente con tiroidite autoimmune e/o altre patologia autoimmuni non vi è alcuna controindicazione assoluta, ma solo relativa, all'impianto di protesi (nè tantomeno di fillers).

Pazienti con patologie di questo tipo si sottopongono quotidianamente a chirurgia di impianti protesici (protesi dentarie, protesi ortopediche, protesi cardiache, protesi vascolari, ecc...) appunto perchè non vi è alcune dimostrazione scientifica che tale procedure dertermini con assoluta certezza dei danni alla malattie di base, sebbene vi siano rischi aumentati per l'instabilità del sistema immune.

Esiste una nomenclatura chiara che interessa le malattie autoimmuni determinate da impianti esterni (soprattutto il silicone) che si chiama
ASIA ('Autoimmune Syndrome Induced by Adjuvant').
Come L ASIA si comporti e come cambia il decorso delle dette malattie è ancora molto poco chiaro.

Ad oggi, molteplici studi (l'ultimi dei quali risalgono al gennaio 2012) confermano la NON accertata pericolosità degli impianti in pazienti con malattie autoimmuni. Vi può essere una riattavazione del disordine autoimmune che però non si sa se possa essere direttamente associato (quando si manifesta) alle protesi ed in ch entità, tant è che anche rimuovendo la protesi l'equilibrio immunologico rimane alterato (osservazione fatta in associazione con i reumatologi).

Sarei molto grato ai colleghi di fornire degli estremi bibliografici recenti che supportino quanto da loro detto, in modo da potere avere un quadro più chiaro.

In ultima analisi, il paziente in questione, può eseguire ogni tipo di procedura che varia dal filler alla protesi zigomatica senza alcun problema, informando però il proprio endocrinologo ed il proprio reumatologo.
Infatti tutte la malattie autoimmuni hanno cicli di quiescienza e di riattivazione, sarebbe quindi opportuno stabilire con gli altri specialisti la tempistica migliore per il trattamento chirugico.

Non vi è alcun atteggiamento criminale nel sottoporre i pazienti con disordini autoimmuni (lupus compreso) a chirurgia protesica, basta rimanere fedeli alla scienza e non alle opinioni.

In attesa di vostri consigli vi saluto

Dr. Marco Loiacono
Specialista in Chirurgia Plastica ed Estetica
www.nuova-chirurgia-estetica.it

[#8]
dopo
Utente
Utente
grazie ancora. certo, se quello che porta ad escludere il ricorso a filler e protesi nel caso di autoimmunità è un "principio precauzionale".. bhè, capisco che la scienza non si possa basare su questo ma su dati oggettivi, ma il paziente dovrebbe invece tenerne conto, e molto!

posso certo affermare che il lipofilling ha un attecchimento non totale, ma neppure nullo (ne parlo con cognizione di causa), che non da problemi di tolleranza (l'unico problema sono le ecchimosi), e che può esser ripetuto senza limitazioni, fino all'ottenimento del risultato voluto almeno.

rimane la paura di appesantimento della zona, ma se non ho capito male, lì dovrebbe variare a seconda della profondità di innesto....

forse è il caso di attendere un'esclusione TOTALE della correlazione protesi/autoimmunità.
[#9]
Dr. Roberto Bertoloni Chirurgo plastico, Medico estetico 45 2
Buonasera,
vorrei solo precisare che la tecnica di Lipofilling , se utilizzata in maniera adeguata,
e' una Tecnica che da' risultati duraturi, e non migra.
Naturalmente come ogni Tecnica Chirurgica deve essere utilizzate da ''mani'' esperte.
D'accordo con la Collega, ecchimosi sono possibili anche con gli iniettivi!
Un saluto cordiale .
Dr.Bertoloni
scarplast@libero.it
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