Linfonodi ascellari ingrossati per silicone pip
Buongiorno.
Nel 1996 ho fatto una mastoplastica additiva per motivi estetici. Sono state utilizzate le protesi PIP. Nel 2007 ho cominciato a sentire forti dolori al seno e sotto le ascelle. Mi è venuto un bozzolino sotto l'ascella destra che mi è stato rimosso in ambulatorio. Dall'esame è risultato che c'era infiltrazione di materiale estraneo di natura protesica. Ho cominciato a fare accertamenti e la risonanza magnetica ha confermato la rottura delle protesi che mi sono state rimosse nel 2007. Non ho più voluto protesi. Tuttavia non è stato possibile rimuovere tutto il silicone fuoriuscito e ne ho degli accumuli nei linfonodi ascellari e nelle ghiandole mammarie. Fino ad ora non mi hanno dato problemi, ma una senologa da cui ho fatto una visita mi ha detto che se il silicone dovesse darmi problemi potrei dover subire la rimozione dei linfonodi ascellari ed una mastectomia bilaterale. E' davvero questo ciò che mi aspetta?
Grazie a chi mi risponderà
Nel 1996 ho fatto una mastoplastica additiva per motivi estetici. Sono state utilizzate le protesi PIP. Nel 2007 ho cominciato a sentire forti dolori al seno e sotto le ascelle. Mi è venuto un bozzolino sotto l'ascella destra che mi è stato rimosso in ambulatorio. Dall'esame è risultato che c'era infiltrazione di materiale estraneo di natura protesica. Ho cominciato a fare accertamenti e la risonanza magnetica ha confermato la rottura delle protesi che mi sono state rimosse nel 2007. Non ho più voluto protesi. Tuttavia non è stato possibile rimuovere tutto il silicone fuoriuscito e ne ho degli accumuli nei linfonodi ascellari e nelle ghiandole mammarie. Fino ad ora non mi hanno dato problemi, ma una senologa da cui ho fatto una visita mi ha detto che se il silicone dovesse darmi problemi potrei dover subire la rimozione dei linfonodi ascellari ed una mastectomia bilaterale. E' davvero questo ciò che mi aspetta?
Grazie a chi mi risponderà
[#1]
Salve,
premetto che senza una specifica visita e senza visionare esami diagnostici effettuati non e' possibile darle una risposta esatta,
Quello che le ha spiegato la collega e' probabilmente la peggiore delle ipotesi.
Cio' potrebbe essere necessario nei casi in cui si abbiano alterazioni dei suoi tessuti o anomalie dei linfonodi dovute all'infiltrazione del silicone fuoriuscito.
Le consiglio comunque di effettuare esami specifici periodicamente per controllare che il quadro clinico rimanga invariato.
Saluti,
premetto che senza una specifica visita e senza visionare esami diagnostici effettuati non e' possibile darle una risposta esatta,
Quello che le ha spiegato la collega e' probabilmente la peggiore delle ipotesi.
Cio' potrebbe essere necessario nei casi in cui si abbiano alterazioni dei suoi tessuti o anomalie dei linfonodi dovute all'infiltrazione del silicone fuoriuscito.
Le consiglio comunque di effettuare esami specifici periodicamente per controllare che il quadro clinico rimanga invariato.
Saluti,
Dr. Luca Leva
Chirurgo Plastico Pescara, Ancona, S.B.del Tronto, Milano
www.chirurgiaplasticadrleva.it
[#2]
Utente
Grazie mille Dr. Leva per la Sua risposta che mi ha un po' rincuorato. Volevo però chiedere un'altra cosa. In questi giorni sento una forte infiammazione e ho i linfonodi ascellari ingrossati: questo mi ha spaventato! Premetto che sono prossima al ciclo e nei giorni prima del ciclo spesso ho dolori (ma come credo che capiti anche alle altre donne che non hanno problemi come il mio). L'ingrossamento dei linfonodi è un campanello d'allarme: cosa devo pensare? E ancora: una compagna di sventura mi dice che da un'eco di controllo risulta che il silicone che aveva nei linfonodi è migrato nei linfonodi del collo. Secondo Lei è possibile? Dove potrei ritrovarmi questo silicone? In altri organi del mio corpo?
Grazie mille di tutto.
Grazie mille di tutto.
[#3]
Come accennava lei,
il dolore potrebbe essere dato da una maggiore sensibilita' dovuta al ciclo mestruale.
In generale, il silicone puo' rimanere localizzato o avere una migrazione, ma non vi e' nessuna previsione di dove possa localizzarsi e se migrera' in futuro o meno.
L'importante e' effettuare controlli periodici della zona interessata.
Saluti,
il dolore potrebbe essere dato da una maggiore sensibilita' dovuta al ciclo mestruale.
In generale, il silicone puo' rimanere localizzato o avere una migrazione, ma non vi e' nessuna previsione di dove possa localizzarsi e se migrera' in futuro o meno.
L'importante e' effettuare controlli periodici della zona interessata.
Saluti,
[#6]
Gentile utente,
non posso tranquillizzarla dicendo che il problema non esiste, ma certo non vedo scenari disastrosi se lei si sottopone a controlli scrupolosi. Il problema non è tanto quello della migrazione del silicone ma della qualità dello stesso. Tutto il recente problema delle protesi PIP di cui si discute tanto oggi è che mentre in una fase iniziale le protesi PIP erano state riempite con silicone medico ( molto probabilmente anche quelle che ha impiantato!!) successivamente (probabilmente dopo i primi anni del 2000) alcuni impianti sono stati riempiti con silicone industriale, che è assai più irritativo.
Convivere con piccoli depositi di silicone può non essere semplice ma non è drammatico. Controlli senologici e dermatologici ripetuti la porranno al riparo da problematiche maggiori.
Saluti
non posso tranquillizzarla dicendo che il problema non esiste, ma certo non vedo scenari disastrosi se lei si sottopone a controlli scrupolosi. Il problema non è tanto quello della migrazione del silicone ma della qualità dello stesso. Tutto il recente problema delle protesi PIP di cui si discute tanto oggi è che mentre in una fase iniziale le protesi PIP erano state riempite con silicone medico ( molto probabilmente anche quelle che ha impiantato!!) successivamente (probabilmente dopo i primi anni del 2000) alcuni impianti sono stati riempiti con silicone industriale, che è assai più irritativo.
Convivere con piccoli depositi di silicone può non essere semplice ma non è drammatico. Controlli senologici e dermatologici ripetuti la porranno al riparo da problematiche maggiori.
Saluti
Dr. Claudio Bernardi
Chirurgia Plastica
www.claudiobernardi.it - www.lachirurgiaplastica.net
[#8]
Gentile signora,
non credo che sia il caso di essere eccessivamente allarmisti anche se è obbligatorio nel suo caso monitorare costantemente la situazione del seno.
Il silicone quando è di dubbia qualità può migrare (formando dei silicomi) e a contatto con i normali tessuti (seno o linfonodi) può determinare una infiammazione cronica e assumere un effetto mutogeno se il contatto è eccessivo.
queste sono però, valutazioni che deve necessariamente fare con il suo chirurgo e non è assolutamente detto che la prospettiva sia così drammatica (non vi sono ad oggi certezze scientifiche che lo dimostrino con sicurezza).
le auguro buona serata
non credo che sia il caso di essere eccessivamente allarmisti anche se è obbligatorio nel suo caso monitorare costantemente la situazione del seno.
Il silicone quando è di dubbia qualità può migrare (formando dei silicomi) e a contatto con i normali tessuti (seno o linfonodi) può determinare una infiammazione cronica e assumere un effetto mutogeno se il contatto è eccessivo.
queste sono però, valutazioni che deve necessariamente fare con il suo chirurgo e non è assolutamente detto che la prospettiva sia così drammatica (non vi sono ad oggi certezze scientifiche che lo dimostrino con sicurezza).
le auguro buona serata
Dr. Marco Loiacono
Specialista in Chirurgia Plastica ed Estetica
www.nuova-chirurgia-estetica.it
Questo consulto ha ricevuto 9 risposte e 18.3k visite dal 17/02/2012.
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