Otoplastica-lieve correzione e altri aspetti da considerare

Salve gentili dottori,vorrei chiedere un parere riguardo un possibile intervento di otoplastica.Provo a descrivervi questo mio problema che ovviamente risulta essere solo di natura estetica ma che mi crea un grande complesso da molti anni.Sinceramente ciò che non mi piace(e che quindi mi fà soffrire) è l'inclinazione delle mie orecchie.Alla vista frontale,la parte superiore(vale per entrambe le orecchie)risulta essere più distante dal capo rispetto alla parte inferiore ed anche a quella centrale.Ciò nonostante , le orecchie non sono distanti oltremodo dal capo,ma è l'inclinazione a non piacermi.Credo che sarebbero esteticamente più belle se la parte superiore fosse più vicina al capo.Nel dettaglio:alla vista frontale,entrambe risultano essere distanti meno di 2 cm (capelli corti).Invece viste da dietro comunque meno di 2,5 cm,parlando sempre della parte superiore che risulta quindi essere all'incirca 1 cm più distante rispetto alla parte inferiore e in un orecchio maggiormente che nell'altro anche se di poco.La forma è pressoché tondeggiante e la misura è nella norma.Guardandomi allo specchio,se solo appoggio molto delicatamente un dito alla parte superiore dell'orecchio già mi andrebbe bene come risultato.Le mie domande sono:
1 E' possibile avvicinare la parte superiore delle orecchie al capo senza andare a ridurre la conca cartilaginea?
2 Ci sono differenze sostanziali tra un intervento di otoplastica a mezzo bisturi ed uno eseguito a mezzo laser?La cosa che mi preme di più sapere è sostanzialmente riguardo agli esiti cicatriziali,visto che sono un soggetto con tendenza a sviluppare cheloidi.
3 Ho anche un altro problema e lo includo nella domanda perchè potrebbe essere un aspetto non proprio irrilevante.Ho un sorriso asimmetrico e quindi legato probabilmente ad un posizionamento sbagliato della mandibola rispetto al cranio.E' un problema che devo affrontare con uno gnatologo ma mi chiedevo se poteva in qualche modo essere un aspetto da considerare prima di sottoporsi ad un intervento di otoplastica.Grazie
[#1]
Dr. Dario Graziano Chirurgo plastico, Medico estetico 2.9k 102 6
gentile utente, sicuramente il suo problema si può risolvere con un intervento chirurgico. I dettagli tecinici però verranno discussi con lei in sede di visita, dove verrà pianificato il tipo di intervento.
Quanto al laser sicuramente è da sconsigliare in un caso di paziente che tende a fare cheloidi.
Potrà discutere con il suo chirurgo plastico cosa conviene fare anche a livello della bocca.
cordiali saluti

Dr. Dario Graziano
Specialista in Chirurgia Plastica Ricostruttiva
ed Estetica
www.dariograziano.it
contatti@dariograziano.it

[#2]
Dr. Sandro Cerqua Chirurgo plastico 122 3 3
Bene,

innanzitutto è necessario premettere che purtroppo si trovano attualmente in internet notizie anche all'interno di siti di Colleghi,che non sono mal interpretate dai lettori,o mal riferite ,ma piuttosto volutamente esposte con esclusivo intento di marketing.

A:non é vero che l'otoplastica con Laser Co2 viene praticato senza incisioni della cute,poichè una peculiarità di questo Laser è proprio il taglio effettuato della stessa grandezza con cui viene eseguito per mezzo di bisturi, e generalmente effettuato in ambedue le metodiche nel solco retroauricolare.

B:non ci sono evidenze scientifiche che dimostrino che la cicatrizzazione seguente ad una incisione effettuata con il laser sia di migliore qualità rispetto ad una effettuata con bisturi.La cattiva cicatrizzazione è ancora a tutt'oggi considerata una caratteristica costituzionale indipendente dall'agente causa di una lesione da taglio cutanea.

Riguardo all'inclinazione della parte apicale delle sue orecchie si può modificare a suo piacimento di modo che l'inclinazione dell'intero orecchio mantenga comunque un aspetto naturale.E' chiaramente possibile intervenire solo sull'antelice ma questo può essere solo valutato per mezzo di una visita. Il problema mandibolare a cui Lei fa riferimento non ha nulla a vedere con l'otoplastica.
Cordiali Saluti

Dr. sandro  cerqua

[#3]
Dr. Daniele Bollero Chirurgo plastico, Medico estetico 2.4k 64 47
Tutto parte dalla diagnosi del suo problema: mancata definizione dell'antelice con conca proporzionata.
L'intervento in anestesia locale ed eventualmente blanda sedazione consiste nel ricreare un antelice mediante incisione posteriore.
Riguardo al laser concordo totalmente con i colleghi, l'unico "problema" di questo intervento potrà essere dover vestire nel primo mesetto postoperatorio una fasciatura per evitare la recidiva dell'apertura dell'antelice.
Il problema mandibolare non è connesso all'otoplastica.
Riguardo alla tendenza a formare cheloidi in via preventiva dopo l'intervento suggerisco cerotto di silicone sulla cicatrice retroauricolare
saluti

Dr. Daniele Bollero
Chirurgo Plastico - Ospedale C.T.O. - TORINO
www.chirurgiaplasticapiemonte.com

[#4]
dopo
Attivo dal 2006 al 2013
Ex utente
Ringrazio gli specialisti per le loro risposte pronte ed esaustive.Grazie per le delucidazioni in merito all'impiego del laser CO2 dal quale starò alla larga avendo una tendenza a sviluppare cheloidi e poi credo che l'impiego del laser farebbe anche levitare i costi.Vorrei fare al più presto una visita perchè vivo questa situazione in maniera molto negativa,sono molto fragile psicologicamente però ripongo grandi speranze in questo intervento perchè potrebbe darmi una maggiore sicurezza,una piccola correzione ma di grande impatto direi.Sinceramente le cose a cui penso sono prima di tutto di tipo emotivo ..la gente cosa penserà?Poi c'è il periodo post operatorio che rappresenta altri inconvenienti per una persona che è da sola.Sono tutti aspetti da considerare e magari il chirurgo plastico saprà consigliarmi anche in questi aspetti secondari ma di grande rilevanza.Poi sono un po timoroso riguardo all'enestesia,ma immagino che un po tutti lo siano anche se ho già affrontato un'operazione e in quell'occasione l'anestesia era generale.Ma queste paure ovviamente possono diminuire notevolmente affidandosi a uno specialista e ad una struttura seri.Ho letto qualcosa riguardante la sicurezza e in particolare del fatto che è bene che in sala operatoria ci sia la presenza costante dell'anestesista-rianimatore e che vengano monitorate costantemente le condizioni del paziente.Volevo chiedere ancora un paio di cose:
1 Se il paziente non è allergico al farmaco che gli sarà iniettato,perchè l'anestesia rappresenta comunque e sempre dei rischi?La sedazione che può essere associata all'anestesia locale,rappresenta un altro rischio ?
2 Questa domanda forse risulterà sciocca,ma mi chiedevo se operare un orecchio può esporre la persona a sviluppare tumori in futuro.Questa domanda la pongo in virtù del fatto che sò che per alcuni tumori sono indicati dei fattori di rischio tra i quali appunto,aver subito un'operazione e quindi comunque una manipolazione.Grazie
[#5]
Dr. Sandro Cerqua Chirurgo plastico 122 3 3
L'anestesia sia essa generale o una sedazione venosa,oggigiorno può essere considerata una procedura medica estremamamente sicura,ma effettuata comunque per mezzo di farmaci i quali per essere tali possono generare effetti indesiderati.Generalmente in procedimenti di chirurgia estetica,che per definizione è considerata chirurgia di superficie,non è necessario approfondire l'anestesia come indicato ad esempio in interventi in addome con accesso peritoneale,e quindi torna vantaggioso associare l'anestesia locale ad una sedazione venosa ,in cui i farmaci utilizzati vengono adeguatamente bilanciati per essere efficaci e sicuri.In generale per rispondere all'ultima domanda,sarebbe come dire che" aprendo l'ombrello ciò può indurre a piovere".

Buona serata
[#6]
dopo
Attivo dal 2006 al 2013
Ex utente
Dottor Cerqua,la ringrazio per questo altro suo messaggio,direi che è stato molto chiaro e rassicurante riguardo alla sicurezza degli anestetici utilizzati in interventi di chirurgia estetica,soprattutto specificando il rapporto anestetico-intervento "di superficie".Ad ogni modo ,nel caso decida di fare questo intervento non esiterò a rivolgere tutte le domande del caso all'anestesista.Penso che le sensazioni che ho io le abbiano un po tutti,insomma quando uno ha un male e deve operarsi si mette l'anima in pace,per fini estetici la cosa è un po interiormente più combattuta.Nel mio caso praticamente si tratterebbe di avvicinare l' antelice di pochi mm al capo(per entrambe le orecchie).Un piccolo "grande" cambiamento che sinceramente mi farebbe stare meglio.Forse oggi giorno la chirurgia plastica è un po un'arma a doppio taglio,è bello potersi migliorare ma siamo anche tentati di "aggiustarci" oggi il naso,domani la bocca e via dicendo e meno male che farsi ritoccare giustamente costi..questo è un bene!!Riguardo alla seconda domanda,direi che mi ha risposto in maniera eccellente!!Effettivamente ho scritto una cavolata!Nel messaggio iniziale avevo indicato che ho anche un problema di simmetria della bocca(ma non vi è malocclusione e i denti sono dritti),ma documentandomi ho appreso che oggi giorno mediante l'utilizzo di placche(piste) di riposizionamento cranio-mandibolare per alcuni mesi ,si può risolvere questo problema e perciò avevo scritto che per quest'altra cosa mi rivolgerò ad uno gnatologo o crede che ne dovrei parlare con un chirurgo plastico o maxillo-facciale?Come diceva precedentemente,è possibile intervenire solo sull'antelice e questo sarà valutato durante la visita , ma se cosi fosse l'intervento avrebbe anche una durata minore?E poi per ultima cosa volevo chiedere se si possono fare dei test per accertare eventuali allergie e se un soggetto può divenire allergico ad un farmaco a cui non era allergico ad esempio da bambino.
[#7]
Dr. Sandro Cerqua Chirurgo plastico 122 3 3
Certo,che può sottoporre il suo problema mandibolare ad un maxillo-facciale.

Certo,per la minore durata.

Certo che si possono fare dei test allergologici agli anestetici locali e generali.

In allergologia si ritiene poco probabile che un farmaco che in passato non abbia causato problemi in un determinato individuo possa crearne in futuro,ma poichè generalmente, nell'anestesia generale in particolare,vengono usati cocktail di farmaci non si può escludere che in casi estremamente rari si possono verificare casi di allergia a cui Lei fa riferimento che sono nella maggior parte dei casi trattati prontamente e in modo risolutivo.

Cordiali Saluti


Allergia ai farmaci

Allergia ai farmaci: quali sono le reazioni avverse in seguito alla somministrazione di un farmaco? Tipologie di medicinali a rischio, prevenzione e diagnosi.

Leggi tutto