Depressione prima del matrimonio

Buongiorno,
sto con il mio ragazzo da sei anni e conviviamo da tre, e tra meno di un mese ci sposiamo. Lui è un ragazzo meraviglioso, sempre presente, disponibile, mi capisce, mi fa ridere, è il mio confidente e il mio migliore amico. Per questo, quando pochi mesi fa abbiamo deciso di sposarci ero al settimo cielo, e non facevo altro che pensare alla nostra festa, e poi al viaggio di nozze, la nostra vita da sposati, un bambino assieme...aggiungo, perchè si comprenda meglio il mio caso, che da tre anni soffro di depressione e che in quel periodo avevo da poco smesso di prendere farmaci (sertralina). Poi da luglio il maledetto malessere ha cominciato a rifarsi sentire, e ad un tratto ho cominciato a dubitare del matrimonio..da allora ho delle continue crisi in cui mi domando se sarei più felice senza il mio fidanzato, ho dubbi sul fatto che sia a stare con lui che è iniziata la mia depressione (e capisco da sola che è un'assurdità, ma intanto questo pensiero mi tormenta), e queste idee mi angosciano moltissimo, mi domando perchè non posso essere felice con lui se lo desidero tanto. Quello di cui sono certa è che non mi darò facilmente pervinta, la cosa più semplice adesso sarebbe fuggire da tutto e darla vinta alle mie paure, ma io l'unica cosa che voglio è tornare a stare bene con il mio futuro marito. Ho però il terrore che questa mia condizione rovini prima quello che dovrebbe essere uno dei giorni più belli della nostra vita, e poi anche il nostro matrimonio: a volte mi immagino sposata e terribilmente triste, costretta a vita in una prigione. E me ne vergogno. Aggiungo che anche nelle mie passate crisi depressive, il periodo buio iniziava sempre con dei pensieri che mettevano in dubbio il mio rapporto con il mio ragazzo, e con un'intensa nostalgia della libertà dell'adolescenza...appena passato il periodo down questi dubbi svanivano e tornavo a fare progetti per la nostra vita a due.
Cosa posso fare per migliorare questa situazione?
A volte mi chiedo se sarebbe meglio, soprattutto per lui, non sposarmi in queste condizioni...
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.8k 506 41
"Cosa posso fare per migliorare questa situazione?"

Per prima cosa sentirei il medico che le aveva prescritto la sertralina per la valutazione: è un effetto per la sospensione del farmaco o altro? Si è modificato qualcosa in questo lasso di tempo? E' depressione o stanchezza o altro? Meglio sentire il medico.

"A volte mi chiedo se sarebbe meglio, soprattutto per lui, non sposarmi in queste condizioni..."
E' qualcosa che deve decidere col suo fidanzato. Se il malessere adesso è tale da rovinarle un giorno per lei così importante, potrebbe valutare l'opportunità. Però, poichè non la conosco e non è una mia paziente, è meglio se discute di questo aspetto con il suo medico.

In passato si era rivolta allo psichiatra e anche allo psicologo?

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

[#2]
dopo
Attivo dal 2012 al 2012
Ex utente
La ringrazio per l'attenzione che e per la rapida risposta!

Allora, rispondendo alla prima domanda, avevo da tre mesi iniziato la terapia per una ricaduta questo inverno (la terza in totale) quando in aprile sono rimasta incinta, e ho quindi dovuto sospendere bruscamente il farmaco. In giugno ho perso il bambino, e questa è stata per me una mazzata, ma non mi sentivo la depressione in quel periodo, sebbene fossi molto triste. Anzi, ho subito cercato di reagire e di andare avanti, con tanto ottimismo. E così, visto che io e il mio fidanzato in quella tragedia ci siamo sentiti uniti come non mai, abbiamo deciso di sposarci...all'inizio i preparativi mi davano grande gioia e mi tenevano la testa "indaffarata", inoltre pensavo che associare a un momento così triste un evento felice, mi avrebbe aiutato a superare la tristezza e a ricordarlo in futuro con meno amarezza. Ma in luglio sono ricominciati i sintomi, e stavolta nemmeno il farmaco che in passato si era rivelato tanto efficace aiuta.

Per quanto riguarda il matrimonio, ormai lo vedo come inesorabile, manca troppo poco per cambiare, inoltre penso che non affrontarlo mi porterebbe ancora più giù, creando un forte senso di sconfitta. Prego solo che le cose migliorino per quel giorno, non voglio che la maledetta malattia lo rovini.

Sono stata in cura prevalentemente da uno psichiatra, che non so bene perchè è sempre stato restio a consigliarmi una psicoterapia, considerando la mia condizione più che altro un problema biologico. Ma io non ne sono del tutto convinta, e penso che i farmaci non risolveranno mai del tutto il mio problema, visto che ogni volta, dopo due-tre mesi dalla sospensione, i sintomi puntualmente si ripresentano.
Comunque l'anno scorso ho provato con un breve periodo di psicanalisi, ma mi sono trovata piuttosto male e non ho risolto nulla, anzi sono diventata più scettica di quanto già lo fossi sull'utilità della stessa.
Mi piacerebbe però provare con un altro tipo di psicoterapia, ma non so quale più sia adatta al mio caso.


[#3]
Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.8k 506 41
Gentile Utente,

oltre ai sintomi depressivi però c'è un fatto importante su cui lei mette l'accento: la perdita del bimbo. E' stata seguita dopo l'aborto?
Non è stata una cattiva idea in assoluto impegnarsi nei preparativi per il matrimonio, sempre se questo non abbia anche contribuito a toglierle uno spazio importante di elaborazione della perdita del suo bimbo.

Oppure le due cose non sono collegate e magari è probabile che ci siano alcune dinamiche e meccanismi psichici che sarebbe opportuno guardare proprio attraverso una psicoterapia. Il farmaco non può fare anche questo.

Ad esempio se uno schema cognitivo e comportamentale è disfunzionale ma automatico (cioè inconsapevolmente viene messo in atto dalla persona) il farmaco non riesce a modificarlo ma neppure a mostrare al pz dove sia il problema.

Se interessata ad un altro tipo di psicoterapia, può leggere il seguente articolo, dove troverà a confronto diversi modelli.

https://www.medicitalia.it/minforma/psicoterapia/533-mini-guida-per-la-scelta-dell-orientamento-psicoterapeutico.html

In veste di terapeuta cognitivo-comportamentale mi sento di suggerirle una terapia di questo tipo, perchè va proprio alla ricerca di quegli schemi automatici che potrebbero crearle qualche difficoltà e a modificarli.

Sarei però curiosa di sapere come mai lo psichiatra ritenesse che la psicoterapia non facesse al caso suo, visto che è il medico che la conosce bene. Potrebbe parlare con lui di questa sua necessità. Il medico è a conoscenza del percorso analitico già svolto?
[#4]
dopo
Attivo dal 2012 al 2012
Ex utente
La ringrazio davvero per l'attenzione che mi sta dedicando.
Dopo l'aborto non sono più tornata dallo specialista, e mi sono buttata a capofitto tra mille impegni, incoraggiata, quasi forzata dai miei genitori, che a ogni mio momento di tristezza mi riprendevano con un "oh insomma fatti forza che sei giovane" oppure "tanto non era mica ancora un bambino"...per questo tra l'altro ho perso totalmente la fiducia e la stima in loro, e è aumentata la mia voglia di farmi al più presto una mia famiglia...ha ragione, forse lìerrore è stato non prendermi del tempo per me, per elaborare queste vicende spiacevoli.

Per quanto riguarda il mio psichiatra, l'ho visto in tutto tre volte (cioè ad ogni ricaduta):
la prima pensava che fosse un breve periodo di stanchezza mentale, e sosteneva che il farmaco bastasse a "risollevarmi", la seconda mi ha proposto, accanto al farmaco, uno psicanalista, sostenendo che ci fosse alla base un problema di autostima...come già detto, io non mi sono trovata affatto bene e ho abbandonato dopo poche sedute. Alla terza, vedendo che il problema si ripresentava ciclicamente, ha concluso per una problematica di tipo biologico, arrivando anche a pensare a una bipolarità, che però io sono certissima di non avere perchè non ho mai avuto episodi di mania o ipomania.
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.8k 506 41
Razionalmente i suoi genitori hanno ragione e sono certa abbiano agito di buon cuore per sostenerla Chi sta accanto a una persona depressa difficilmente riesce a comprendere il mondo del proprio congiunto. La depressione purtroppo viene vista spesso come mancanza di forza di volontà.

Emotivamente però quella perdita ha avuto un significato per lei. Tra l'altro chi soffre di depressione, solitamente, è molto molto sensibile alle perdite. Quindi forse lei ha avuto la pretesa di separare queste due parti di sè e metterle a tacere anzichè permettere loro di dialogare, di arrabbiarsi tra loro, di comprendersi e di riappacificarsi.

Anche secondo lei c'è un problema di autostima? Si riconosce in quello che ha detto lo psichiatra? Se lei riconosce di avere poi un problema di autostima (altro tema critico per chi soffre di depressione), perchè non trattarlo e risolverlo con una psicoterapia?

Oppure può sentire un altro psichiatra. Non ho ben capito se al terzo incontro le ha prescritto altri farmaci o se attualmente non assume alcun farmaco.

Un cordiale saluto,
[#6]
Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
Gentile Ragazza,
un consulto online, non può esplorare a fondo il vissuto, anche se lungo ed approfondito.
Dalla sua storia emerge un quadro sfaccettato, caratterizzato da un lutto importante e da una sintomatologia depressiva.
Il matrimonio, potrebbe creare quote d'amnsia, sia per il concetto di irreversibilità dell'unione, che per i successivi cambiamenti delle abitudini del singolo e della coppia
Le suggerisco, di valutare l'iopotesi di affiancare un percorso di psicoterapia alla farmacoterapia, sia per far ordine nel suo vissuto, che per poter vivere a pieno se stessa e la sua relazione di coppia.
Cari auguri
V.Randone

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

[#7]
dopo
Attivo dal 2012 al 2012
Ex utente
Vi ringrazio molto per l'attenzione, ho deciso di intraprendere un percorso di psicoterapia.
Spero di mettere un po' d'ordine nei miei pensieri.
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.8k 506 41
Bene. Lo spero anch'io e Le faccio tanti auguri per il suo futuro.

Buona giornata,
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