Parestesia e dolia costante al piede dopo intervento di rimozione neo

Rimossi un neo (benigno) sotto il quarto dito del piede sx. Il chirurgo tolse circa 1 cm e scavò per 0.8 cm.
Misero i punti e mi diedero dei controlli. Sin da subito, post-intervento, parte del dito aveva perso sensibilità forse per recisione di un nervo. Non ne feci un problema, pensai si sarebbe sistemato.
Ma il taglio faticava a chiudersi. Andai a togliere i punti dopo 22 gg, il taglio si riaprì, non riuscirono a rimetterli, dovetti pure camminarci su molto, pur medicandolo più volte al giorno e cercando di riporre massima attenzione all'igiene e alla postura. Non mi feci grossi problemi perché il chirurgo comunque disse che potevo camminare tranquillamente.
Niente. A metà giugno dovetti tornare in chirurgia per spurgare la ferita che risultava ancora aperta e profonda. Non aveva fatto infezione, ma una falsa crosta mi illuse la guarigione (per quello non andai prima). Il taglio si chiuse i primi di luglio. Insomma rimasi con un taglio aperto per circa tre mesi e mezzo. A detta dei medici faticò a chiudersi per la posizione ostica.
Per un po' di tempo, a ferita chiusa, non ebbi molto fastidio salvo avvertire di tanto in tanto scariche elettriche e alcune fitte con la sensazione di un nodulo interno fastidioso. Ma a riposo o nel camminare non avvertivo disagi particolari. Tuttavia non passavano. Così a fine agosto tornai in chirurgia, riferii i problemi e mi dissero che forse era un nervo bloccato in un processo di cicatrizzazione interno "esuberante" e mi prescrissero x30gg massaggi energici con pomata elasticizzante e se non passa di tornare a novembre per valutare un lipofilling.
Li ho fatti per 10 gg, senza pomata, e poi smisi perché mi sembrava peggiorare.
Metà settembre. Ho iniziato a camminare molto (devo, per l'università) ed ho cominciato ad avvertire sintomi h24 a riposo e non. Sensazione di bruciore al dito durante il cammino e costante formicolio/intorpidimento a riposo. Se tocco il dito dove c'è la cicatrice fa male e sento qualcosa di duro all'interno. L'esterno del dito, solo la parte destra, ha una sensibilità che giudico fastidiosa. Camminare scalzo inoltre mi da uno strano sentore di "sasso dentro il dito", molto fastidioso.
Oggi quindi sono tornato in chirurgia, mi hanno ridetto di fare i massaggi con Rilastil x60 gg e poi tornare a gennaio se non passa. La cosa brutta in questo è che ho sempre parlato con medici diversi, quello di oggi a sentire il lipoffilling sul quarto dito del piede ha storto il naso. Quello di fine agosto invece era fiducioso e lo aveva proposto come possibilità. Io non ci sto capendo più molto e sono anche spaventato perché un disturbo cronico di questo tipo, tra gli altri che ho (VS syndrome con acufeni), è molto fastidioso e mi distrae mentre studio. In più non vorrei passasse molto tempo rendendo il recupero dei nervi impossibile.

Cosa dovrei fare secondo voi e cosa può essere accaduto?
Il lipofilling è rischioso in tal caso?
Una RM o RMN è utile per capire?
Il danno può essere permanente?
[#1]
Dr. Federico Tamborini Chirurgo plastico, Chirurgo della mano, Medico estetico, Microchirurgo 926 51 6
Gentile Utente,

le consiglierei una Valutazione da uno Specialista che si occupi di lesione dei nervi periferici (Chirurgo della Mano o Chirurgo Plastico). Il sospetto è una lesione nervosa con formazione di neuroma. Non vi sono esami strumentali, detta la clinica.

Cordialmente,

Dr. Federico Tamborini
tamborini.federico@gmail.com

[#2]
dopo
Attivo dal 2011 al 2020
Ex utente
La ringrazio molto per la risposta. Proverò a contattare un chirurgo della mano al policlinico e sentire cosa possa fare, anche perché io vengo da chirurgia plastica.
Intanto, visto che nel breve non ho possibilità di azione immediata, le chiederei se:

- continuare con il massaggio energico a base di Rilastil 10 minuti al giorno per 30gg, così come mi fu indicato in chirurgia plastica, ha senso o rischio di fare danni?

- ho avuto modo, per altri motivi, di sentire una dermatologa la quale mi consiglia di usare pomata Clobesol sul dito, avvolgerlo nel domopack e lasciarlo su la notte per 30gg, ha senso?

- se fosse un neuroma, posso comunque stare sereno (aldilà del fastidio) oppure devo agire rapidamente? E qualora fosse tale è risolvibile oppure si tratta di una problematica complessa?

Grazie mille,
[#3]
Dr. Federico Tamborini Chirurgo plastico, Chirurgo della mano, Medico estetico, Microchirurgo 926 51 6
Il massaggio a base di Rilastil non nuoce e potrebbe rilassare il tessuto fibroso cicatriziale; inutile il cortisone topico. Nella chirurgia dei nervi prima si interviene (se indicato), migliori sono i risultati.

Cordialmente,
[#4]
dopo
Attivo dal 2011 al 2020
Ex utente
D'accordo, grazie.
Ho contattato uno dei medici dell'equipe di chirurgia della mano a Modena che però mi ha consigliato un collega ortopedico (esperto in chirurgia del piede) o di sentire in chirurgia plastica. Purtroppo il chirurgo-ortopedico poteva dal 30 novembre, dunque avrò una visita il 15 novembre con il responsabile di chirurgia plastico-ricostruttiva di Modena.
Ho comunque dubbi perché so che in ogni campo vi è una iper-specializzazione ma circa le dita del piede, per ovvie ragioni, non è semplice trovare qualcuno che espliciti questa competenza: immagino però che il trattamento di neuromi o di complicazioni post-ferita chirurgica sia qualcosa di relativamente affrontabile dai più.
Riguardo l'operazione ipotetica, dato lo spazio esiguo sul quarto dito ed il passato intervento d'asportazione di quasi 1cm, non sono molto sereno circa la prognosi. Sarebbe un lavorare su di un terreno piuttosto esaurito, comunque ascolterò il medico poi vediamo.
Lascerei comunque aperto il thread per aggiornarlo, sperando poi un domani di chiuderlo con "sistemato, sto bene".
Intanto continuo con i massaggi e sopporterò in silenzio (in non troppo silenzio).
Grazie mille
[#5]
Dr. Federico Tamborini Chirurgo plastico, Chirurgo della mano, Medico estetico, Microchirurgo 926 51 6
In bocca al lupo per il suo percorso.
[#6]
dopo
Attivo dal 2011 al 2020
Ex utente
Aggiornamento: la cicatrizzazione aveva impedito il normale processo di riparazione tissutale con conseguente problema sensitivo. Massaggi giornalieri sulla cicatrice con Clobesol hanno aiutato, nel tempo è migliorato. Da fastidio se cammino molto, ma è comunque sopportabile. Eventualmente mi fu proposto di fare un'infiltrazione con una goccia di cortisone ma rifiutai.
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