Placca ulcerata alla carotide

Mia madre ha 70 anni ha effettuato un ecodoppler e il referto è il seguente:
•CAROTIDE COMUNE, INTERNA ED ESTERNA CON PARETI IPERECOGENE E CON MARCATO ISPESSIMENTO MEDIOINTIMALE (IMT MAX. 2.0 mm);
•ACCENNO DI KINKING A LIVELLO DELL’ARTERIA CAROTIDE INTERNA SX E DX CON LIEVE INCREMENTO VELOCIMETRICO A QUESTO LIVELLO E TURBOLENZA DI FLUSSO;
•PLACCA FIBROCALCIFICA, OMOGENEA E CIRCONFERENZIALE, A SUPERFICIE REGOLARE, DELLO SPESSORE DI CIRCA 2.6 mm CHE DAL BULBO CAROTIDEO SINISTRA (STENOSI PARI A CIRCA IL 25%) SI ESTENDE ALL’ORIGINE DELL’ARTERIA CAROTIDE INTERNA (STENOSI PARI A CIRCA IL 35%) ED ESTERNA (STENOSI PARI A CIRCA IL 30%);
•PLACCA FIBROCALCIFICA, DISOMOGENEA E CIRCONFERENZIALE, A SUPERFICIE IRREGOLARE (ULCERATA), DELLO SPESSORE DI CIRCA 4 mm CHE DAL BULBO CAROTIDEO DESTRO (STENOSI PARI A CIRCA IL 35%) SI ESTENDE ALL’ORIGINE DELL’ARTERIA CAROTIDE INTERNA (STENOSI PARI A CIRCA IL 60%) ED ESTERNA (STENOSI PARI A CIRCA IL 45%);
•ARTERIA OFTALMICA SX E DX A FLUSSO INTRA/EXTRACRANICO SENZA INVERSIONI AL TEST DI MULLER;
•ARTERIA VERTEBRALE SX E DX PRESENTE CON FLUSSO ORTODROMICO MA CON RIDUZIONE DI FLUSSO-ESTENSIONE PASSIVA DEL CAPO;
•ARTERIA SUCCLAVIA SX E DX, NEL TRATTO ESPLORABILE, MORFOLOGICAMENTE ED EMODINAMICAMENTE INDENNE.
CONCLUSIONI: STENOSI CAROTIDEE NON EMODINAMICAMENTE SIGNIFICATIVE MA CON PLACCA ULCERATA ALL’ORIGINE DELL’A. CAROTIDE INTERNA DESTRA; ANOMALIE DI FLUSSO VERTEBRALE ALLE MANOVRE DINAMICHE.
Da alcuni consulti medici ho capito che è quasi certo un intervento chirurgico. In attesa di un'ulteriore visita gli sono state prescritte fiale sottocutanee di fluxur 040. Le mie domande sono: considerato che trattasi di anticoagulanti è il caso di somministrare queste fiale prima dell'intervento chirurgico con il rischio di sciogliere dei frammenti? E' più indicato un intervento in endoarterectomia carotidea oppure angioplastica?
Premetto che mia madre è ipertesa e al riguardo prende due pillole al giorno, inoltre sta eseguendo una cura con difosfonal per osteoporosi e soffre di tiroide. Nel ringraziare per la cortese attenzione porgo i cordiali saluti.
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Dr. Massimo Pisacreta Chirurgo vascolare 74 1 1
Gentilissimo utente,
in primo luogo non è per nulla scontata l'indicazione chirurgica dato che le placche non sono emodinamiche e la paziente è asintomatica.
Il trattamento anticoagulante non rappresenta la terapia d'elezione ma è stata evidentemente prescritta dato che si è deciso di operare in tempi abbastanza brevi e non si vuole creare un problema di sanguinamento all'intervento.
Inoltre la terapia anticoagulante ma soprattutto quella antiaggregante servono a prevenire il fenomeno embolico e hanno un modestissimo rischio di causarlo.
Infine data l'età della paziente, se non vi sono alterazioni di forma del collo proibitive, l'intervento chirurgico è da preferire all'angioplastica.

Cordialità

www.vascolaresacco.it
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dopo
Utente
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Ringrazio il dott. Pisacreta per la risposta e vorrei approfittare per un'altra delucidazione.
Dall'ultima visita specialistica il dottore, che ha optato per un'angiografia e se necessario un'angiolastica, gli ha prescritto i seguenti medicinali:
Bisoprololo Sandoz compresse 2,5 mg
Triatec compresse 5 mg
Cardioaspirina compresse
Plavix compresse 75 mg
Pantorc 20
Sinvacor compresse 20mg.
la mia domanda è: questa cura non è troppo forte per mia madre, che tra l'altro, non molto tempo fa, ha avuto dei problemi di ulcera allo stomaco?
il medico ha deciso per l'angiopalstica pur non presentando alcun alterazione di forma del collo, forse perchè mia madre è alquanto ansiosa... ma l'angioplastica è efficace quanto l'intervento chirurgico?... è più rischiosa?

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