Trombosi venosa profonda

Gent.li Dott. sono una ragazza di 35 anni, ho ipotiroidismo ( assumo tirosint 50), sono trombofilica ( vedi consulto in ginecologia elenco mutazioni) e per tre mesi, causa metrorragia ho assunto progestinico Nomegestrol. Presento dispnea da sforzo, tosse secca per lunghi periodi ( da un minimo di due settimane a un max di un mese) e a causa tachicardia assumo ivabradina 5 mg. Ho familiarità per ictus e tromboflebite sia dal lato materno che paterno.Ho sempre presentato fastidi alle gambe con parestesie, forte prurito, sensazione di vene che si gonfiano e si sgonfiano dall'interno, dolori trafittivi, crampi al polpaccio. Questa sintomatologia si è presentata con maggior rilievo in questi ultimi mesi. Sono in cura presso un ematologo che a causa di mutazione omozigote MTHFR C677T con consumo di omocisteina( valore 20 ) mi ha prescritto prefolic15 e terapia anticoagulante solo in caso di interventi o ipomobilità superiore alle18h. Ho ritirato le analisi che dovevo far visionare all'ematologo e questi sono i risultati:
LEUCOCITI 5,72 k/ul ( 4,4-11,0)
ERITROCITI 4,45 M/ul ( 4,2-5,4)
EMOGLOBINA 13 g/dl (11-15)
EMOGLOBINA% 81,2
Valore ematocrito HT 40,9. (34-43)
Valore globulare medio MCV 91,8 fL (80-96)
CONT. HB Corp.Medio MCH 29,01 pg (27-34)
CONT.HB CORP MEDIA MCHC *31,7 g/dl (32-38)
MPV *5,6 fL (6,50-12)
RDW *11,5 % (11,6-14,6)
Valore globulare 0,91%
FORMULA LEUCOCITARIA
linfociti 35,40 %(20-45)
Monocoti 10,10* (0-10)
Granulociti neutrofili 49,10 (40-75)
Granulociti eosinofili 3,62 (0-6)
Granulociti basofili 1,78 (0-2)
Piastrine 231 k/ul (147-424)
TEMPO DI PROTROMBINA
Attività *65 % (70-110)
INR 1,31
PTT 30 sec. (28-40)
Ferro 70 mcg/ dl (37-145)
Transferritina 301 mg/ dl (170-340)
Ferritina *5,10 ng/ ml (17-296)
Vitamina B12 174 pg/ ml ( (160-850)
OMOCISTEINA 35,70*umol/L (6,6-17,8).
Dall'ematologo ho effettuato un ecocolordoppler arti inferiori:
CUS bilaterale realizzabile a livello femoropopliteogemellare; incontinenza lieve della VSI bilateralmente più accentuata a sn; in ortostatismo si evidenzia dilatazione copiosa con reflusso spontaneo delle vv gemellari con pareti venose ispessite come da pregressa TPV e\ o sindrome post trombotica.
L'ematologo mi ha prescritto prefolic 50 mg 1fiala i.m. due volte a settimana, Dobetin 5000 una fiala i.m. ogni 20 giorni e Ferachel forte 1 somministrazione die.
Non mi ha prescritto terapia anticoagulante.
Vorrei capire qual è l'iter da seguire in casi come il mio, se è più conveniente che inizi una terapia anticoagulante( il cardiologo preme che io la inizi), se la trombosi può essere la causa della mia dispnea. Recentemente, prima ancora che venissi a conoscenza della trombosi, ho effettuato una visita pneumologica e lo Pneumologo mi ha prescritto una tac ad alta risoluzione poichè all'auscultazione ha notato crepitii a sede apicale bilateralmente. Ancora non l'ho effettuata.
In attesa di una Vostra risposta ringrazio.
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Dr. Lucio Piscitelli Chirurgo vascolare, Chirurgo generale 6.2k 233 20
CON I LIMITI DI UN CONSULTO A DISTANZA

Gentile Utente,
da quanto ci espone, e con i limiti su detti, è possibile che in passato abbia subito una TVP (Trombosi Venosa Profonda) del distretto popliteo-gemellare, attualmente risolta (ricanalizzata) con gli esiti caratteristici. Non è possibile ora stabilire con certezza se la sua condizione respiratoria possa essere riconducibile a questo episodio durante la fase acuta.
Allo stato attuale potrebbe essere utile un controllo periodico con ecocolordoppler, ma soprattutto l'uso continuativo di adeguate calze elastiche (il cui tipo, modello e livello di compressione vanno accuratamente identificati da uno specialista) allo scopo di contenere i fenomeni, già manifesti, della sindrome postflebitica, che se non sufficientemente controllata esita inevitabilmente in un quadro conclamato di insufficienza venosa cronica, che al momento sembrerebbe agli esordi. La calza elastica rappresenta inoltre un efficacissimo mezzo di prevenzione riguardo eventuali ulteriori fenomeni trombotici.
Per quanto concerene la necessità di terapia anticoagulante le consiglierei di attenersi alle prescrizioni dell'Ematologo.

Lucio Piscitelli - Napoli - 338 6503365
https://www.medicitalia.it/luciopiscitelli/#sede_1

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Utente
Utente
Dott. Piscitelli, La ringrazio per avermi risposto. Volevo porLe altre due domande:
1) Qualora facessi la tac ad alta risoluzione come consigliatomi dallo Pneumologo si potrebbe capire qualcosa in piú o necessiterei di un angiotac? Come ben sa il timore maggiore di chi ha o ha avuto in passato una TVP è l'embolia, per cui volevo sapere se l'evento embolico si manifesta sempre in maniera irruenta o vi possono essere casi più lievi con dispnea e tosse secca riscontrabili tramite tac anche a distanza di tempo dall'evento;
2)il mio ematologo non sembrerebbe propenso neanche a farmi indossare le calze elastiche. Gli dissi che un angiologo in una precedente visita mi aveva prescritto l'utilizzo delle calze elastiche a causa di edema e lui fuorviò il discorso dicendo di non preoccuparmi. Come devo comportarmi?
La settimana prossima dovró anche ricoverarmi per uno screening reumatologico e videocapillaroscopia.
La ringrazio
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Dr. Lucio Piscitelli Chirurgo vascolare, Chirurgo generale 6.2k 233 20
1) Microembolie ripetute e con sintomi sfumati possono condurre a quadri insidiosi di insufficienza respiratoria, per cui l'esame consigliatole potrebbe essere indicato a differenza dell'angioTC utile solo nella fase acuta.
2) L'indicazione all'uso di calze elastiche e l'identificazione di tipo, modello e classe di compressione (ma anche esecuzione di ecocolordoppler) non mi sembrano rientrare nelle specifiche competenze dello specialista in ematologia, cui vanno invece riferite quelle per la valutazione e il trattamento di una sindrome trombofilica.
Le accludo un mio articolo sulla sindrome postflebitica:

https://www.medicitalia.it/minforma/chirurgia-vascolare-e-angiologia/92-la-sindrome-post-flebitica.html
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Utente
Utente
La ringrazio Dott. Piscitelli, è stato gentilissimo.
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Utente
Utente
Gent.le Dott. Le scrivo nuovamente per avere maggiori delucidazioni, consapevole che probabilmente questo è un ambito di non Sua competenza. Ho richiesto un consulto in pneumologia ma ad oggi non ho avuto risposta.
Come premesso in un post precedente, sono stata ricoverata poichè facendo una visita reumatologica è stato riscontrato fenomeno di Raynaud.
Questa è la diagnosi di dimissione: DISPNEA E ARTRALGIE IN PAZIENTE CON VEROSIMILE MALATTIA DEL CONNETTIVO, IPEROMOCISTEINEMIA, LEUCOPENIA, EPATOSTEATOSI, IPOTIROIDISMO IN TERAPIA MEDICA, ASMA BRONCHIALE CON ISPESSIMENTO DELLA TRAMA DELL'INTERSTIZIO POLMONARE A SEDE APICALE BILATERALMENTE ( prevalentemente a sinistra) COME DA PROBABILE INIZIALE FORMA DI FIBROSI POLMONARE. PROLASSO VALVOLA MITRALE.
Sono in attesa delle analisi immunologiche.
Quello che mi preoccupa è la fibrosi polmonare. Volevo sapere qual è la prassi da seguire in questi casi e se la Tac basta per fare diagnosi di fibrosi polmonare.
La ringrazio