Trombosi venosa profonda e superficiale braccio

Gentili dottori,

Vi scrivo per chiedervi cortesemente un aiuto sulla seguente questione:
L'11 maggio 2021 sono stato sottoposto ad un intervento di scleroembolizzazione retrograda con catetere al braccio destro per varicocele bilaterale di terzo grado.
l'intervento ha richiesto più tempo del previsto e ha causato una trombosi venosa superficiale ("la vena superficiale, soprafasciale del braccio destro a ponte tra la vena basilica e cefalica presenta un breve tratto materiale iso-iperecogeno occludente") ed una trombosi venosa profonda ("parziale trombosi della vena succlavia destra").

Ho cominciato la terapia con enoxaparina il 17 maggio 2021 e successivamente il 26 maggio 2021 terapia orale con xarelto 15mg 2 cpr al dì per 3 settimane e poi 20mg 1 cpr al dì per 3 mesi.
Nel primo ecocolordoppler infatti hanno individuato solo la trombosi superficiale e quindi mi hanno dato l'enoxaparina per iniezione sottocutanea ritenendo il tutto risolvibile in pochi giorni, al secondo ecocolordoppler hanno individuato anche la trombosi profonda.

Ho successivamente fatto diversi ecocolordoppler al braccio destro, già il 10 giugno non c'erano più tracce di trombosi, situazione confermata in occasione degli ecocolordoppler che ho fatto il 23 luglio e 20 agosto.

Tutti mi hanno detto che "è tutto apposto puoi tranquillamente smettere la terapia al passare dei 3 mesi e 3 settimane" e poi basta.

Il problema è che ad oggi 22 agosto i sintomi sono importanti: dolore al braccio destro, se lo muovo molto peggio, se piego il braccio a lungo idem, durezza e dolore al tatto, formicolio, prurito, dolore se espongo il braccio al sole, "scosse elettriche", sensazione di costante infiammazione di tutta l'area su cui c'era trombosi.

Vorrei gentilmente chiedervi se queste sensazioni sono normali a più di 3 mesi di distanza e se devo continuare ad essere fiducioso che ad un certo punto questa condizione si risolva, e se devo fare accertamenti diversi.

Dopo così tanto tempo comincio a pensare che ci sia qualcosa di cronico che mi invaliderà per sempre.

In attesa di un vostro cortese riscontro porgo cordiali saluti
[#1]
Dr. Antonio Tori Chirurgo vascolare, Chirurgo apparato digerente 370 23
E' strano! se non ci sono più segni di trombosi non ci devono essere neppure i sintomi riferiti.
Anche se qualche sintomo sembra più legato ad un fatto irritativo del nervo.
Se vuole essere più tranquillo faccia un AngiTAC.
A.T.

Dr. Antonio tori

[#2]
Utente
Utente
Gentile Dott. Tori,

La ringrazio per la sua risposta, mi viene da pensare si tratti di una questione del nervo a questo punto.
Ove l'angiTAC che mi suggerisce fosse negativa, come voglio pensare, come mi suggerisce di muovermi? Noto peraltro una aumentata sensibilità in tutta l'area dove c'era la trombosi. Pensa che il nervo irritato possa darmi sintomi cronici ed irrisolvibili?

La ringrazio
[#3]
Dr. Antonio Tori Chirurgo vascolare, Chirurgo apparato digerente 370 23
SE l'AngioTAC è negativa bisogna procedere con prodotti a base di alfa lipoico o con Liryca