Ischemia arteria poplitea e conseguenze

Buonasera, scrivo la presente per mio padre di 72 anni, che, dopo esser stato operato ad un aneurisma dell'arteria poplitea gamba sx, ha purtroppo, a giugno 2021, subito un ischemia della stessa (chiusura del bypass che gli era stato installato, nonostante gli anticoagulanti che prendeva).


Il chirurgo vascolare ha notato che ha (per probabile merito dei 40-60 km al giorno che ha fatto in bici negli ultimi 30 anni) un'ottima circolazione secondaria, e nonostante questo gli consigliava di fare una terapia di flebo (prostanoidi), per stimolare ulteriormente la circolazione secondaria.
Terapia che ha già rimandato da molti mesi (vorrebbe farla ad almeno aprile/maggio, sperando in un minor rischio di beccarsi il covid in ospedale).


Nonostante questo fatto, il piede presenta ora delle piccole chiazze blu sul lato interno, e soprattutto, nella parte del tallone, si è formato uno spesso callo, e si sono aperti diversi tagli.


Lui ha paura che il piede stia andando in cancrena, anche se immagino non sia questo il caso, e voleva sapere a quali pericoli va incontro aspettando aprile/maggio per fare questo ciclo di prostanoidi.


Ha fatto ultima visita dallo specialista il 25 novembre, e gli ha detto che "al controllo duplex il reperto a dx, rimane perfettamente normale, mentre a sinistra permane ovviamente il quadro di tipo post-occlusivo con velocimetria sovrapponibile a quella di agosto 2020.
Dopo il ciclo di prostanoidi valuteremo la opportunità di introdurre cilostazolo.
In sintesi il quadro è soddisfacente, soprattutto clinicamente".


Mio padre sta prendendo zantipress, Vessel e cardioaspirina, quindi è già sotto anticoagulanti.


Cordialmente ringrazio.
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Dr. Andrea Xodo Chirurgo vascolare 193 9
Gentile Utente,

Quali sono i disturbi del papà? cammina senza doversi fermare? Ha dolori di notte quando dorme?

Dalla descrizione del quadro sembrerebbe che la circolazione secondaria non sia sufficiente, in tal caso bisognerebbe studiare la circolazione della gamba con un esame di secondo livello.

Restando a disposizione, cordiali saluti,

Andrea Xodo, MD, FEBVS
Specialista in Chirurgia Vascolare ed Endovascolare

Si ricorda che il consulto on-line non sostituisce in alcun modo la vi

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dopo
Utente
Utente
Gentilissimo Dottor Xodo, grazie della gentile risposta.

Andando piano può camminare in modo continuo, o almeno per 2 km. Camminando in modo veloce invece ha dolore al polpaccio e dopo 300-400 metri deve fermarsi.

Di notte riferisce di avere un po' di dolore alle dita anteriori, centrali, però un leggero dolore. Rimanendo fermo (quando sta a letto per tante ore).

Vorremo sapere in cosa consiste lo studio di secondo livello, se la terapia con i prostanoidi ed il cilostazolo può risolvere la situazione, e quali soluzioni si possono eventualmente adottare.

Vorremo inoltre sapere a cosa si va incontro lasciando la situazione così com'è.

Grazie ancora.
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Dr. Andrea Xodo Chirurgo vascolare 193 9
Gentile Utente,

Alla luce della sintomatologia concordo sull’intraprendere una tp medica con prostanoidi, che aiuta ad aumentare la autonomia di marcia ed a sviluppare i circoli collaterali.

Se vi dovesse essere un peggioramento del quadro (necessità di fermarsi dopo meno di 50 mt, dolori a riposo o peggioramento delle lesioni) bisogna pensare ad un nuovo eventuale intervento, dopo aver studiato le arterie delle gambe con una arteriografia.

È verosimile però che la terapia medica e la deambulazione quotidiana possano bastare visto il quadro attuale!

Un cordiale saluto,

Andrea Xodo, MD, FEBVS
Specialista in Chirurgia Vascolare ed Endovascolare

Si ricorda che il consulto on-line non sostituisce in alcun modo la vi

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dopo
Utente
Utente
Tutto chiaro! Grazie mille ancora della disponibilità e della preziosa consulenza!

Buona notte e buon proseguimento di lavoro,

Cordialità.
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Dr. Andrea Xodo Chirurgo vascolare 193 9
Di nulla, mi tenga aggiornato le se fa piacere!

Andrea Xodo, MD, FEBVS
Specialista in Chirurgia Vascolare ed Endovascolare

Si ricorda che il consulto on-line non sostituisce in alcun modo la vi

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dopo
Utente
Utente
Buonasera Dott Xodo, certo volentieri!

Oggi mio padre ha fatto una visita dal suo collega chirurgo vascolare (che è lo stesso che gli aveva installato il bypass qualche anno fa e che lo ha seguito in questi anni). Ha detto che la situazione secondo lui è abbastanza buona, perché dice che il piede è caldo (e quindi a quanto pare non sta andando in necrosi, come aveva paura mio padre. Approposito... Intendevo necrosi... non cancrena... lol ).

Diciamo che lo specialista si era allarmato e si aspettava una situazione molto più "importante", dalla telefonata di mio padre, e invece a quanto pare, per fortuna, non lo è.

Ha quindi fissato gli appuntamenti per fare le flebo di prostanoidi, dice che dovrà andare da un dermatologo per i tagli, e mio padre intanto ha ricominciato ad andare in bicicletta.

I prostanoidi possono avere effetti collaterali?

Secondo lei la bicicletta può aiutare in modo importante?

Io pensavo anche di mettere a bagno i piedi in acqua molto calda, soprattutto in questo periodo invernale .

Il caldo dovrebbe aiutare a migliorare la circolazione no?

Di solito queste situazioni tendono a peggiorare col tempo o rimangono stabili?

Lo chiedo perché abbiamo un po' paura di dover eventualmente in futuro affrontare un'altra operazione, in quanto quella affrontata è stata un vero Incubo. Mio padre infatti in seguito ha ricevuto diverse sacche di sangue perché successivamente all'operazione si sono verificate un po' di emorragie, poi ha avuto la febbre, che non passava (temevano ci fosse infezione), insomma abbiamo fatto un mesetto in ospedale abbastanza da incubo, e vorremmo evitare ad ogni costo di ripetere (tanto più che da quel che ho capito, ri-operare un tessuto già operato, e quindi ad operare su una cicatrice, il tessuto sanguina di più).
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Dr. Andrea Xodo Chirurgo vascolare 193 9
Gentile Utente,

Ovviamente è difficile per me valutare la situazione senza una vista; si fidi dello specialista da cui si è recato, che appunto è anche lo stesso che ha eseguito il bypass.

La bici va bene ma meglio dì tutto è la camminata; eviterei bagni con acqua troppo calda. Ovviamente i prostanoidi come tutti i farmaci possono avere degli effetti collaterali ma dì solito sono ben tollerati.

Un cordiale saluto,

Andrea Xodo, MD, FEBVS
Specialista in Chirurgia Vascolare ed Endovascolare

Si ricorda che il consulto on-line non sostituisce in alcun modo la vi

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dopo
Utente
Utente
Ok ottimo tutto chiaro, grazie ancora e buon weekend :)
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dopo
Utente
Utente
Buongiorno dottor Xodo, io e mio padre abbiamo discusso sulla sua frase "Alla luce della sintomatologia concordo sull’intraprendere una tp medica con prostanoidi, che aiuta ad aumentare la autonomia di marcia ed a sviluppare i circoli collaterali.

Se vi dovesse essere un peggioramento del quadro (necessità di fermarsi dopo meno di 50 mt, dolori a riposo o peggioramento delle lesioni) bisogna pensare ad un nuovo eventuale intervento, dopo aver studiato le arterie delle gambe con una arteriografia.

È verosimile però che la terapia medica e la deambulazione quotidiana possano bastare visto il quadro attuale!"

Mio padre dalle sue frasi ha capito che i prostanoidi potrebbero anche avere un effetto negativo (peggiorando il quadro).

Io invece dai suoi messeggi ho capito che i prostanoidi possono soltanto migliorare la situazione (o al massimo lasciare il quadro invariato). E che al massimo il quadro, andando avanti, potrebbe peggiorare per altri motivi (non legati alla terapia coi prostenoidi).

Chi ha capito giusto dei due?

Grazie ancora per la disponibilità.
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Dr. Andrea Xodo Chirurgo vascolare 193 9
Gentile Utente,

Ha capito bene lei, i prostanoidi possono solo migliorare il quadro clinico, o al massimo lasciarlo invariato.

Un cordiale saluto,

Andrea Xodo, MD, FEBVS
Specialista in Chirurgia Vascolare ed Endovascolare

Si ricorda che il consulto on-line non sostituisce in alcun modo la vi

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dopo
Utente
Utente
Ottimo grazie e buon lavoro,

Cordialità.
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