La vaaft per rimoz. di tramite fistoloso semplice è un opzione valida?
Salve, circa un mese fa, ho effettuato una risonanza magnetica, su consiglio dopo una prima visita proctologica, con il seguente risultato: Esame eseguito con sequenze FSE T2 FAT-SAT assiale, parasagittale e paracoronale dedicate allo studio della regione perinale per sospetta fistola.
In corrispondenza del III medio del perineo si documenta tramite fistoloso semplice (spessore massimo 4 mm) con origine in sede paramediana sinistra che decorre posterioremente per circa 32 mm in sede sottocutanea, successivamente decussa la linea mediana (DL 17 mm) e si porta verso la piega interglutea destra ove lambisce il piano cutaneo.
Dopo aver consultato diversi chirurghi, l'indicazione comune è stata la rimozione della fistola, ma con tecniche differenti: il primo chirurgo ha proposto una fistulotomia, il secondo l'uso di un setone in prima seduta per poi dopo circa un anno la rimozione, il terzo una fistulectomia e il quarto la tecnica VAAFT.
Sono molto confuso, specialmente perché la fistola, a quanto pare, non coinvolge lo sfintere anale (il terzo dottore ha fatto una prova mettendo dell acqua ossigenata per vedere da dove sarebbe uscita e dall’ano non è uscita).
Questa sarebbe la mia prima operazione chirurgica, e sono naturalmente preoccupato e ansioso e non dormo da alcuni giorni.
Ho letto della VAAFT, che essendo minimamente invasiva, mi sembra un'opzione meno angosciante, ma permangono dubbi sulla sua efficacia e affidabilità a lungo termine, soprattutto in confronto alle tecniche chirurgiche più tradizionali.
Chiedo un parere dettagliato da voi esperti.
Grazie in anticipo per la vostra assistenza.
In corrispondenza del III medio del perineo si documenta tramite fistoloso semplice (spessore massimo 4 mm) con origine in sede paramediana sinistra che decorre posterioremente per circa 32 mm in sede sottocutanea, successivamente decussa la linea mediana (DL 17 mm) e si porta verso la piega interglutea destra ove lambisce il piano cutaneo.
Dopo aver consultato diversi chirurghi, l'indicazione comune è stata la rimozione della fistola, ma con tecniche differenti: il primo chirurgo ha proposto una fistulotomia, il secondo l'uso di un setone in prima seduta per poi dopo circa un anno la rimozione, il terzo una fistulectomia e il quarto la tecnica VAAFT.
Sono molto confuso, specialmente perché la fistola, a quanto pare, non coinvolge lo sfintere anale (il terzo dottore ha fatto una prova mettendo dell acqua ossigenata per vedere da dove sarebbe uscita e dall’ano non è uscita).
Questa sarebbe la mia prima operazione chirurgica, e sono naturalmente preoccupato e ansioso e non dormo da alcuni giorni.
Ho letto della VAAFT, che essendo minimamente invasiva, mi sembra un'opzione meno angosciante, ma permangono dubbi sulla sua efficacia e affidabilità a lungo termine, soprattutto in confronto alle tecniche chirurgiche più tradizionali.
Chiedo un parere dettagliato da voi esperti.
Grazie in anticipo per la vostra assistenza.
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Con il fistuloscopio utilizzato per la Vaaft è necessario che la fistola abbia dimensioni utili per permettere allo strumento di entrare nel canale fistoloso e di poter distruggere la fistola, 32 mm sembrerebbero pochi.
La Vaaft è un ottima tecnica, a distanza e da quello che descrive non sembrerebbe adatta al suo caso.
Cordiali saluti.
La Vaaft è un ottima tecnica, a distanza e da quello che descrive non sembrerebbe adatta al suo caso.
Cordiali saluti.
Dr.Giuseppe D'Oriano Docente Scuola Speciale A.C.O.I. di Coloproctologia. Chirurgo Colonproctologo.
www.drgiuseppedoriano.blogspot.com
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 479 visite dal 25/01/2024.
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