Marisca

Buongiorno, circa 2 mesi 1/2 fa, sono stato operato per ragagade anale con sfinterotomia radiale e asportazione di marisca con successiva cauterizzazione.
Già la prima evaquazione dopo l'intervento è stata indolore, tranne il "fastidio" che sentivo esternamente e che credo dovuto al taglio della marisca. Dopo circa una settimana sono tornato a controllo e mi hanno detto che tutto procedeva bene e di sospendere anche la terapia.
A distanza di un mese sentvo ancora fastidio(non durante l'evaquazione) e dopo un controllo mi hanno detto che era tutto normale ed era dovuto al cicatrizzarsi del taglio della marisca.
A distanza di 2 mesi avvertivo ancora un leggerissimo fastidio, andato a controllo mi hanno detto che c'era ancora la ferita aperta, tra l'altro non avevo mai sanguinato fino a quest'ultima visita che è stata un pò brusca infatti ho sentito il riaprirsi del taglio con conseguente perdita di sangue(parecchio sangue).
Il giorno dopo ho chiamato il dottore che mi ha visitato dicendogli quello che sentivo ma soprattutto che prima della sua visita stavo meglio, lui dice che il raprirsi del taglio è normale dopo un controllo e mi ha comunque dato una terapia a base di semicupi in alcol borico e placentex pomatta da applicare 2 volte al giorno, la quale tra l'altro mi da prurito e sento che mi ha rigonfiato leggermente una marisca.
Ora vi chiedo se:
1) è normale che venga riaperta una ferita che si sta cicatrizzando?
2) è normale tutto questo tempo per la guarigione da un asportazione di marisca?
3) in caso di effetti collaterali quali prurito e riformarsi di marisca è opportuno sospendere la cura?
4) è meglio aspettare che si cicatrizzi da sola o è opportuno fare una cura a base di semicupi e placentex?
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Dr. Andrea Favara Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Colonproctologo, Chirurgo generale 27.1k 672
Rispondo ai suoi quesiti in ordine:
1) è possibile, magari dopo un' esplorazione rettale o scaricandosi con feci dure
2) il tempo medio è 30 giorni, con variabilita' individuali
3)dipned edalla valutazione obiettiva del medico
4) in genere i tempi di cicatrizzazione non sono modificabili da terapie che tuttavia possono ridurre il disturbo in attesa della guarigione completa.
Auguri!

Dottor Andrea Favara

http://www.andreafavara.it

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Utente
Utente
La ringrazio per la celere risposta.
In realtà il disturbo con l'utilizzo di farmaci non mi viene ridotto ma accentuato, ifatti ho sospeso di mia iniziativa l'assunzione di farmaci.
Parla di un tempo medio di 30 giorni, ok, ma nel mio caso si parla di 3 mesi e dopo l'ultima visita vedo il tempo di guarigione ancora lontano.....
Vorrei porle un altra domanda. Tenendo presente che non ho ipertono, che le evaquazioni sono indolore, ma che comunque ho ancora un piccolo taglio lungo 5mm e largo 1,5 mm circa che inizia sul bordo dell'ano e va verso l'esterno(non sò se definirla ragade), Vorrei sapere se secondo lei posso riprendere qualunque tipo di attività fisica (bicicletta e palestra) e un regime alimentare normale (alcolici e cibi speziati o piccanti compresi, ovviamente senza esagerazioni), o pensa che questo potrebbe rallentare ulteriormente la guarigione se non peggiorarla addirittura?
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Dr. Andrea Favara Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Colonproctologo, Chirurgo generale 27.1k 672
Prego,in linea di massima l' attiivita' fisica e la dieta non modificano la velocità di cicatrizzazione, limitando ovviamente cio' che puo' provocare alterazioni dell' alvo e stimoli diretti sulla regione come ad esempio proprio l' andare in bicicletta.