Fistola perianale recidiva
Gentili dottori,
Ringraziandovi per il lavoro che svolgete, vorrei chiedere un consulto su un problema che mi affligge ormai da due anni.
Nell'estate del 2023 ho avuto un ascesso perianale estremamente doloroso, drenatosi spontaneamente.
Dopo vari mesi è formata la fistola.
Questa non è mai degenerata nuovamente in un grande ascesso, limitandosi a gonfiarsi periodicamente con fastidio tollerabile, assumendo la forma di un brufolo sottopelle che "scoppiava" a seguito di bagni caldi.
Il tutto a intervalli di 2-3 settimane.
Il primo intervento risle a fine maggio 2024, con la tecnica della fistulotomia.
Il referto della TAC recitava così:
RM BACINO CON STUDIO DI DETTAGLIO DELLA REGIONE PARA ANALE
"Si conferma l'esistenza di un tramite fistoloso apparentemente deterso, come dimostrato nelle sequenze STIR con la sottrazione del grasso.
Il tramite fistoloso appare bene evidente nei diversi piano e parrebbe di aspetto cicatriziale".
All'epoca il chirurgo disse che era superficiale e di dimensioni ridotte, optando quindi per fistulotomia con messa a piatto.
Le condizioni a suo dire erano tali da non richiedere l'utilizzo del setone.
A qualche settimana dall'intervento la ferita si è richiusa.
La prima recidiva si è verificata due mesi dopo, ad agosto.
Il secondo intervento è avvenuto a dicembre 2024.
Di seguito il referto della risonanza magnetica:
RM BACINO
"A livello pararettale posteriore a sinistra si apprezza un piccolo tramite fisoloso "incompleto" che parte dalla porzione postero-laterale del retto.
Tramite fistoloso di calibro ridotto".
La fistola, dissero, era ancora più piccola della prima volta e sempre superficiale.
Inizialmente hanno previsto di utilizzare il setone, ma a seguito dell'intervento mi hanno informato di avere deciso diversamente.
La fistola infatti si era richiusa da sola dal lato del canale rettale: lo sbocco nella regione perianale era presente, ma l'estremità sul canale rettale si era chiusa da sola.
Il setone non era quindi posizionabile e hanno effettuato una fistulectomia.
L'intervento è stato più invasivo, e la guarigione per seconda intenzione ha impiegato diversi mesi.
La chiusura totale del buco è avvenuta circa due mesi fa, a fine marzo.
All'epoca mi dissero che l'aspetto era eccellente e finora non ho riscontrato problemi.
Stamattina, purtroppo, ho un nuovo rigonfiamento sulla cicatrice.
L'aspetto è quello di un brufolo, sotto la pelle si vede del bianco ma non è arrossato.
Non fa male.
Tastando leggermente non sembra indurito.
Temo una nuova recidiva e sono veramente sconfortato.
Ho inviato una foto al mio chirurgo, che per il momento mi ha detto di aspettare e vedere come evolve perché potrebbe trattarsi anche di una semplice ciste sebacea.
Lo aggiornerò tempestivamente ma vorrei chiedere ad altri esperti cosa ne pensino.
A questo punto si tratta sicuramete di una recidiva?
Vista la posizione a me sembra ben difficile che sia una ciste o altro.
Vi ringrazio in anticipo per il vostro aiuto
Ringraziandovi per il lavoro che svolgete, vorrei chiedere un consulto su un problema che mi affligge ormai da due anni.
Nell'estate del 2023 ho avuto un ascesso perianale estremamente doloroso, drenatosi spontaneamente.
Dopo vari mesi è formata la fistola.
Questa non è mai degenerata nuovamente in un grande ascesso, limitandosi a gonfiarsi periodicamente con fastidio tollerabile, assumendo la forma di un brufolo sottopelle che "scoppiava" a seguito di bagni caldi.
Il tutto a intervalli di 2-3 settimane.
Il primo intervento risle a fine maggio 2024, con la tecnica della fistulotomia.
Il referto della TAC recitava così:
RM BACINO CON STUDIO DI DETTAGLIO DELLA REGIONE PARA ANALE
"Si conferma l'esistenza di un tramite fistoloso apparentemente deterso, come dimostrato nelle sequenze STIR con la sottrazione del grasso.
Il tramite fistoloso appare bene evidente nei diversi piano e parrebbe di aspetto cicatriziale".
All'epoca il chirurgo disse che era superficiale e di dimensioni ridotte, optando quindi per fistulotomia con messa a piatto.
Le condizioni a suo dire erano tali da non richiedere l'utilizzo del setone.
A qualche settimana dall'intervento la ferita si è richiusa.
La prima recidiva si è verificata due mesi dopo, ad agosto.
Il secondo intervento è avvenuto a dicembre 2024.
Di seguito il referto della risonanza magnetica:
RM BACINO
"A livello pararettale posteriore a sinistra si apprezza un piccolo tramite fisoloso "incompleto" che parte dalla porzione postero-laterale del retto.
Tramite fistoloso di calibro ridotto".
La fistola, dissero, era ancora più piccola della prima volta e sempre superficiale.
Inizialmente hanno previsto di utilizzare il setone, ma a seguito dell'intervento mi hanno informato di avere deciso diversamente.
La fistola infatti si era richiusa da sola dal lato del canale rettale: lo sbocco nella regione perianale era presente, ma l'estremità sul canale rettale si era chiusa da sola.
Il setone non era quindi posizionabile e hanno effettuato una fistulectomia.
L'intervento è stato più invasivo, e la guarigione per seconda intenzione ha impiegato diversi mesi.
La chiusura totale del buco è avvenuta circa due mesi fa, a fine marzo.
All'epoca mi dissero che l'aspetto era eccellente e finora non ho riscontrato problemi.
Stamattina, purtroppo, ho un nuovo rigonfiamento sulla cicatrice.
L'aspetto è quello di un brufolo, sotto la pelle si vede del bianco ma non è arrossato.
Non fa male.
Tastando leggermente non sembra indurito.
Temo una nuova recidiva e sono veramente sconfortato.
Ho inviato una foto al mio chirurgo, che per il momento mi ha detto di aspettare e vedere come evolve perché potrebbe trattarsi anche di una semplice ciste sebacea.
Lo aggiornerò tempestivamente ma vorrei chiedere ad altri esperti cosa ne pensino.
A questo punto si tratta sicuramete di una recidiva?
Vista la posizione a me sembra ben difficile che sia una ciste o altro.
Vi ringrazio in anticipo per il vostro aiuto
Mi sembra tutto corretto, la recidiva non puo' essere esclusa ma aspetterei prima di trarre conclusioni affrettate. Prego.
Dottor Andrea Favara
http://www.andreafavara.it
Utente
La ringrazio dott. Favara per la risposta così veloce.
Aspetterò di vedere come evolve. Se posso, le chiederei intanto se ci sono accortezze particolari che dovrei seguire.
Secondo lei, con tutti i limiti del consulto a distanza, è plausibile che possa trattarsi anche di una ciste o di un sieroma, e non di una recidiva che comunque mi rendo conto non possa essere esclusa al 100% senza esami diretti?
La prima recidiva, pur essendosi presentata con una formazione simile a questa, dava comunque un fastidio simile al bruciante, mentre stavolta il dolore/fastidio è per ora assente. E' un segno positivo.
Mi scuso per le domande ma la componente ansiosa dopo già due interventi purtroppo è presente. La ringrazio infinitamente in anticipo per la sua disponibilità
Aspetterò di vedere come evolve. Se posso, le chiederei intanto se ci sono accortezze particolari che dovrei seguire.
Secondo lei, con tutti i limiti del consulto a distanza, è plausibile che possa trattarsi anche di una ciste o di un sieroma, e non di una recidiva che comunque mi rendo conto non possa essere esclusa al 100% senza esami diretti?
La prima recidiva, pur essendosi presentata con una formazione simile a questa, dava comunque un fastidio simile al bruciante, mentre stavolta il dolore/fastidio è per ora assente. E' un segno positivo.
Mi scuso per le domande ma la componente ansiosa dopo già due interventi purtroppo è presente. La ringrazio infinitamente in anticipo per la sua disponibilità
Certo e' possibile
Non farei nulla di particolare
Non farei nulla di particolare
Dottor Andrea Favara
http://www.andreafavara.it
Utente
Gentile dott. Favara,
La aggiorno sugli ultimi sviluppi, se posso.
Il rigonfiamento è andato via, sembra abbia drenato a seguito di una doccia calda. Tamponando dopo la doccia sulla garza erano visibili due macchie di sangue molto piccole, ma le secrezioni si sono fermate subito e da ieri sera l'area è rimasta pulita e asciutta. Il rigonfiamento si è presentato ed è andato via in neanche 24 ore.
Sulla zona al momento è possibile vedere il punto in cui ha drenato: la forma è rotondeggiante e sembra un piccolo "cratere". Non è un buco e non va in profondità, sembra essere tutto al di sopra della cute cicatriziale. L'aspetto ricorda quello di un brufolo che ha drenato. La mia compagna, se può essere utile, dice che a differenza della prima recidiva, quando a seguito del rigonfiamento e del drenaggio era comunque possibile vedere "qualcosa di bianco" al di sotto della cute, stavolta questa condizione non è presente.
L'area è del colore della pelle, non è arrossata, non è gonfia e non è dolente al tatto. Non ho secrezioni e non noto alcun dolore o fastidio.
Che ne pensa? Rimane valida l'ipotesi di una cisti sebacea superficiale che ha drenato dopo una doccia calda o l'evoluzione rende più probabile una recidiva? Ho già aggiornato il mio chirurgo e sono in attesa della sua risposta.
La ringrazio molto per la sua disponibilità
La aggiorno sugli ultimi sviluppi, se posso.
Il rigonfiamento è andato via, sembra abbia drenato a seguito di una doccia calda. Tamponando dopo la doccia sulla garza erano visibili due macchie di sangue molto piccole, ma le secrezioni si sono fermate subito e da ieri sera l'area è rimasta pulita e asciutta. Il rigonfiamento si è presentato ed è andato via in neanche 24 ore.
Sulla zona al momento è possibile vedere il punto in cui ha drenato: la forma è rotondeggiante e sembra un piccolo "cratere". Non è un buco e non va in profondità, sembra essere tutto al di sopra della cute cicatriziale. L'aspetto ricorda quello di un brufolo che ha drenato. La mia compagna, se può essere utile, dice che a differenza della prima recidiva, quando a seguito del rigonfiamento e del drenaggio era comunque possibile vedere "qualcosa di bianco" al di sotto della cute, stavolta questa condizione non è presente.
L'area è del colore della pelle, non è arrossata, non è gonfia e non è dolente al tatto. Non ho secrezioni e non noto alcun dolore o fastidio.
Che ne pensa? Rimane valida l'ipotesi di una cisti sebacea superficiale che ha drenato dopo una doccia calda o l'evoluzione rende più probabile una recidiva? Ho già aggiornato il mio chirurgo e sono in attesa della sua risposta.
La ringrazio molto per la sua disponibilità
Ottimo
si
si
Dottor Andrea Favara
http://www.andreafavara.it
Utente
Buonasera dottore,
Purtroppo torno da lei perchè, a distanza di tre giorni, si è riformato un rigonfiamento di colore bianco sulla cicatrice.
Come prima, non è dolente ed è solo bianco. Non è rosso e neanche l’area circostante lo è. Non ci sono secrezioni.
Puó essersi riformata una ciste o un sieroma che non ha drenato completamente la prima volta o a questo punto è confermata una recidiva?
In questo secondo caso, avrebbe per caso da consigliarmi qualche ospedale o struttura con un reparto affidabile a cui rivolgermi? A questo punto vorrei cambiare dopo due interventi falliti, sempre se sarà confermata una recidiva.
La ringrazio in anticipo
Purtroppo torno da lei perchè, a distanza di tre giorni, si è riformato un rigonfiamento di colore bianco sulla cicatrice.
Come prima, non è dolente ed è solo bianco. Non è rosso e neanche l’area circostante lo è. Non ci sono secrezioni.
Puó essersi riformata una ciste o un sieroma che non ha drenato completamente la prima volta o a questo punto è confermata una recidiva?
In questo secondo caso, avrebbe per caso da consigliarmi qualche ospedale o struttura con un reparto affidabile a cui rivolgermi? A questo punto vorrei cambiare dopo due interventi falliti, sempre se sarà confermata una recidiva.
La ringrazio in anticipo
Questo consulto ha ricevuto 6 risposte e 592 visite dal 19/05/2025.
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