Soluzione chirurgica per trombo emorroidario

A seguito di sforzi per andare in bagno, da cinque giorni mi si sono formati nell'ano due noduli, duri e dolenti, che non si sgonfiano ancora nonostante l'assunzione di daflon e l'applicazione di creme. Tali formazioni non si riducono, né compaiono dopo la defecazione: sono diventate costanti.
Già in passato avevo sofferto qualche volta episodi simili, ma essi si risolvevano spontaneamente nel giro di poche ore, mentre in questo caso non sto vedendo sensibili progressi, e questo mi allarma non poco.
Si tratta di una condizione che può diventare irreversibile?
Se non sono guarito finora con i rimedi casalinghi significa che l'unica soluzione è il bisturi? Se non mi opero dovrò tenermi i trombi a tempo indeterminato?
Visto l'insuccesso della terapia conservativa, inizio a considerare l'opportunità chirurgica: che tipo di intervento è previsto per risolvere una trombosi? Quale tecnica si predilige in questi casi?
Dr. Giuseppe D'Oriano Chirurgo oncologo, Colonproctologo, Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente, Chirurgo d'urgenza 14.4k 398
Se il tutto, in passato, si è risolto nel giro di poche ore, significa che non era un trombo!
Una trombosi delle vene emorroidarie(ematoma perianale) è un evento che richiede giorni ed una appropriata terapia, per riassorbirsi.
Quanto questi sono grandi e molto dolorosi può essere utile incidere e drenare il coagulo.
Cordiali saluti.

NAPOLI
Dr.Giuseppe D'Oriano Docente Scuola Speciale A.C.O.I. di Coloproctologia. Chirurgo Colonproctologo.
NAPOLI.
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Dolore e gonfiore, stessi sintomi, ma il giorno dopo tutto si avviava verso la normalità. Ora sono al giorno n.5 e non miglioro. È tardi cinque giorni per il drenaggio? Se farlo o meno dipende da quanti giorni come questi cinque mi attendono ancora: se ci vuole un mese, vale la pena, ma se tra una settimana starò meglio, posso resistere; ma come si fa a prevedere? Io abito a ischia e non ho trovato un proctologo privato qui, e del pronto soccorso non mi fidavo; dovevo venire fino a napoli, ma non ero in grado di stare un'ora seduto in aliscafo. Terapia appropriata significa se non sbaglio che c'è un farmaco da assumere tramite punture, giusto? Un problema per me, non sono capace di bucarmi con l'ago... Venerdì prossimo avevo anche un appuntamento con una cara amica: se sto cosi dovrò rinunciare? Se per aiutarmi prendo cialis, che a volte mi ha dato mal di pancia, potrei peggiorare ulteriormente il quadro?
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Dr. Giuseppe D'Oriano Chirurgo oncologo, Colonproctologo, Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente, Chirurgo d'urgenza 14.4k 398
Le ripeto, dalla descrizione questo sembrerebbe un ematoma perianale e se è doloroso l' incisione è giustificata.
L' incisione, a sua volta, richiederà tempo per cicatrizzare.
A distanza e tramite questo sito non facciamo prescrizioni e non indichiamo prodotti commerciali.
Il consiglio è di una visita proctologica per una precisa valutazione del caso.
Prego.

NAPOLI
Dr.Giuseppe D'Oriano Docente Scuola Speciale A.C.O.I. di Coloproctologia. Chirurgo Colonproctologo.
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Ma il disagio che segue l'incisione quanto dura? Se la durata è la stessa di quella che impiega l'ematoma a riassorbirsi, non ne vale la pena; se invece accorcia i tempi della mia sofferenza, allora conviene. Ho difficoltà a sedermi e a scendere le scale, ma anche da steso ho dolore. Avverto con il dito la presenza di due neoformazioni dure, simili a pietrine; è come se avessi un corpo estraneo infilato di traverso nell'ano. Volevo poi chiedere se c'è rischio, anche in caso di ematoma perianale, di dover ricorrere alla procedure di emorroidectomia, nel caso nonostante le cure il dolore non receda.
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Domani ho la visita; la mia paura è che il medico mi trovi in una condizione così critica da dirmi che non ho alternative all' intervento.
Se mi venisse praticata l'incisione , invece, influisce il fatto che siano ormai trascorsi sei giorni? Da qualche parte ho letto che si può incidere al massimo entro 72 ore dall insorgenza dei sintomi: quindi nel mio caso il drenaggio potrebbe non funzionare? Si tratta di un intervento che, se non eseguito correttamente, può produrre danni? La cicatrizzazione può andare incontro ad imprevisti?
Grazie
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Dr. Giuseppe D'Oriano Chirurgo oncologo, Colonproctologo, Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente, Chirurgo d'urgenza 14.4k 398
Incido ematomi perianali solo in presenza di una intensa sintomatologia dolorosa.
Se questa sintomatologia non è presente è inutile incidere; i tempi di guarigione della ferita e i fastidi sono sovrapponibili a quelli del risssorbimento.
Prego.

NAPOLI
Dr.Giuseppe D'Oriano Docente Scuola Speciale A.C.O.I. di Coloproctologia. Chirurgo Colonproctologo.
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Confermata la diagnosi di trombosi in sede di visita. Per terapia Adven pomat, Topster supposte e Prisma50 capsule(in sostituzione delle siringhe, che sortirebbero un effetto più rapido ma che non ho la manualità per praticarmi da solo). La visita di controllo è fra un mese; mediamente ha efficacia questa terapia? Nel caso fra un mese le cose non siano migliorate, il trombo verrebbe inciso? O c'è rischio di un intervento di emorroidectomia? Ieri forse non ero abbastanza lucido e ho dimenticato di porre queste stesse domande al dottore, il quale mi ha fatto direttamente la prescrizione, senza accennare alla possibilità di agire chirurgicamente
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Dr. Giuseppe D'Oriano Chirurgo oncologo, Colonproctologo, Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente, Chirurgo d'urgenza 14.4k 398
Segua i consigli di chi
l' ha in cura.
Il trombo si riassorbirà ed eventuali indicazioni chirurgiche, sugli esiti, scaturiranno dalla visita di controllo.
Prego.

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La ringrazio. La mia preoccupazione è legata a quando vado in bagno. Sto evitando gli eccessi alimentari e sto riducendo le portate, nella speranza di avere atti evacuativi il meno traumatici possibile. In fondo tutto il mio problema è scaturito proprio da una diarrea, altrimenti le mie emorroidi sarebbero rimaste silenti, e mi sarei perfino illuso di esserne guarito, visto che negli ultimi mesi avevo smesso di pensarci, mangiavo liberamente e non avevo alcuna fobia riguardo al gabinetto: possibile che una semplice seduta sul wc possa scatenare delle conseguenze cosi devastanti nella vita di un uomo? Mi pare quasi comico a raccontarlo, fuori dalla realtà... Intanto il momento defecatorio ormai si accompagna per me a una forte quota di ansia, ahimè anche legittima a questo punto: cerco di ridurre a pochi secondi le mie permanenze mattutine sulla tazza (incomplete a causa del poco tempo che mi concedo) per non esacerbare il trombo, nel sospetto che quei delicatissimi momenti in cui faccio i conti con le mie esigenze fisiologiche siano potenzialmente responsabili di nuove crisi: appena mi siedo, temo di provocare un nuovo rigonfiamento dei coaguli e di buttare all'aria tutta la terapia che sto facendo
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A scatenare la trombosi era stato un episodio di diarrea una decina di giorni fa. I giorni successivi la diarrea sembrava sparita, ma ieri e oggi ho avuto ulteriori episodi, accompagnati da crampi addominali. Ho avvisato il mio curante, che mi ha detto di prendere i fermenti lattici. Sono preoccupato che la trombosi, che da un paio di giorni non mi dava piu dolori insopportabili come all'inizio, possa riacutizzarsi e cronicizzarsi, con conseguenze drammatiche a livello terapeutico
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Dr. Giuseppe D'Oriano Chirurgo oncologo, Colonproctologo, Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente, Chirurgo d'urgenza 14.4k 398
Questo è possibile!
Come le avrà sicuramente detto il collega proctologo che
l' ha visitata.
È un evento poco frequente ma possibile.
Prego.

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Quindi è possibile che quelle vene non rientrino piu, dando luogo a un prolasso di IV grado, irreversibile... E tutto questo a causa delle diarree giornaliere. Come mai poco frequente? Non è comune che le emorroidi peggiorino in chi soffre di diarrea? Ho brevettato un nuovo modo di defecare: all'in piedi, come i cavalli; in tal modo cerco di non fare pressione sull'area infiammata: è una prassi corretta?
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Dr. Giuseppe D'Oriano Chirurgo oncologo, Colonproctologo, Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente, Chirurgo d'urgenza 14.4k 398
Le vene emorroidarie e le emorroidi sono due strutture differenti.
La sua trombosi si è verificata a carico delle vene che decorrono sul margine anale e non a carico delle emorroidi
Certo diarrea è sforzi alla defecazione possono anche far prolassare le emorroidi, ma al momento il suo problema sono queste vene dilatate e trombizzate.
Chiarisca con chi l' ha in cura.

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La ringrazio per la precisazione: non ero a conoscenza di questa differenza anatomica, che non mi è stata spiegata dal medico da cui sono stato visitato - uomo di poche parole, dopo la dolorosa ispezione anale preliminare mi ha scritto su un foglio diagnosi e cura; del resto, non ero abbastanza sereno in quel momento per porgli le opportune domande. I coaguli ci sono ancora, ma il dolore è quasi sparito, anche se si riacutizza dopo che sono andato in bagno, operazione che mi crea notevoli ansie e che cerco di portare a termine nei tempi più rapidi. Come posso essere sicuro che siano le vene emorroidarie e non le emorroidi ad essersi infiammate? La tanto temuta soluzione chirurgica interessa le emorroidi, non le vene?
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Dr. Giuseppe D'Oriano Chirurgo oncologo, Colonproctologo, Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente, Chirurgo d'urgenza 14.4k 398
Il proctologo esperto è quello che sa distinguere un ematoma perianale da una emorroide trombizzata.
Lo chieda a chi l'ha in cura.
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Sulla diagnosi il dottore ha riportato: trombosi emorroidaria; sono spacciato...
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Dr. Giuseppe D'Oriano Chirurgo oncologo, Colonproctologo, Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente, Chirurgo d'urgenza 14.4k 398
Sì, spesso si usa questo termine per descrivere un ematoma perianale.
Chiarisca!

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Ho appuntamento a fine mese. Intanto il trombo è sparito, ma vivo con l'ansia che possa riformarsi ogni volta che vado in bagno, visto che è quasi un mese che sto soffrendo problemi intestinali di cui non conosco l'origine, e che sono la vera causa dei miei recenti dolori in zona anale. Faccio evacuazioni ridotte e frequenti, ma per l'intera giornata ho un senso di pressione nella parte a sinistra del basso ventre, come se avessi urgenza di liberarmi ma non ci riuscissi, a causa anche della estrema prudenza con cui tento di defecare, per non incorrere in emorroidi; il senso di oppressione addominale si accentua se spingo con il dito su quell'area; il materiale espulso è a volte fluido e quasi diarroico, altre volte piu compatto e di volume concentrato. Ma se non risolvo il problema che è a monte, cioè la mia regolarità, le emorroidi torneranno sempre...
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Dr. Giuseppe D'Oriano Chirurgo oncologo, Colonproctologo, Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente, Chirurgo d'urgenza 14.4k 398
Se la sua sintomatologia intestinale dovesse persistere anticiperei la visita.
Prego.

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