Prolasso rettale post-intervento: soluzioni e consigli?

Buonasera, sono un nuovo membro della community, sono un ragazzo di 32 anni, vi scrivo perche sto passando un brutto periodo.

A gennaio 2025 mi e stato diagnosticato un prolasso rettale mucoso, operato di starr a marzo 25 i miei sintomi sono gli stessi di prima dell intervento.
Presento male/ bruciore alle pareti del retto dopo la defecazione che e sempre faticosa per colpa di feci sempre molli e spinte defecatorie inoltre quasi sempre mi devo aiutare digitalmente.

Il proctologo che mi segue mi ha fatto effettuare una nuova defeco, manometria e rettosigmoidoscopia ed emerso che ho un residuo di prolasso e ipertono sfinterico, mi hanno proposto di togliere le agraphes e contestualmente effettuare una delorme sto vivendo un incubo non riesco ad emettere tutte queste feci molli e mi resta sensazione di peso e dolore/ bruciore che aumenta quando inserisco 1 supposta di glicerina per aiutarmi.
Inoltre dalla rettosigmoidoscopia e uscito questo: A sigma mucosa del grosso intestino ad architettura preservata, sede di lievi infiltrati linfocitari, edema e note di fibrosi della lamina propria
B retto  mucosa del grosso intestino ad architettura preservata, sede di lievi infiltrati linfocitari ed edema di fibrosi della lamina propria.

Secondo voi c e una soluzione a tutto questo prima di questo maledetto prolasso stavo bene avevo ogni tanto i crampi alla pancia e scariche di diarrea adesso sento delle bolle di gas specialmente quando mi alzo e stimolo continuo defecatorio chevparte tutto proveniente dal retto.

Spero mi possiate dare un vostro gentile riscontro.

Ringraziandovi porgo i miei saluti
Dr. Sergio Sforza Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente, Colonproctologo, Chirurgo d'urgenza 11.6k 357
La situazione descritta è complessa e richiede un'analisi approfondita. Il residuo di prolasso, l'ipertono sfinterico e i sintomi persistenti (dolore, bruciore, feci molli, stimolo defecatorio) dopo l'intervento di Starr indicano che il problema non è stato completamente risolto.
La proposta di rimuovere le agraphes e eseguire una Delorme è un'opzione chirurgica volta a correggere il residuo prolasso. La Delorme è una procedura che mira a ridurre il volume del retto e a riposizionare la mucosa, potenzialmente alleviando i sintomi di prolasso e migliorando la continenza.
I risultati della rettosigmoidoscopia (infiltrati linfocitari, edema, fibrosi) suggeriscono un'infiammazione cronica a livello del retto e del sigma. Questo potrebbe essere correlato al prolasso, all'ipertono sfinterico o ad altre condizioni infiammatorie, come una colite microscopica o una proctite. La presenza di infiltrati linfocitari, in particolare, è spesso associata a queste condizioni.
Riguardo alla soluzione, è necessario affrontare sia il problema meccanico (residuo prolasso) che quello funzionale (ipertono sfinterico) e infiammatorio. L'intervento proposto (rimozione agraphes + Delorme) mira al prolasso. L'ipertono sfinterico potrebbe richiedere terapia medica (es. lassativi osmotici, modulazione della dieta, biofeedback) o, in alcuni casi, un intervento chirurgico (sfinterotomia laterale interna), anche se questa è una procedura più invasiva.
L'infiammazione cronica (infiltrati linfocitari) dovrebbe essere valutata ulteriormente. Potrebbe essere necessaria una biopsia più mirata o ulteriori esami per escludere condizioni specifiche come la colite microscopica. Il trattamento dell'infiammazione potrebbe includere farmaci (es. corticosteroidi topici, modulatori dell'immunità) o modifiche della dieta.
Prima di prendere decisioni, è fondamentale discutere approfonditamente con il proctologo tutte le opzioni chirurgiche e non chirurgiche, valutando i pro e i contro di ciascuna in base alla sua specifica situazione. Potrebbe essere utile eventualmente, se non risposte esaustive, consultare un secondo parere specialistico.
Cordiali saluti
Cordiali saluti

Dr. Sergio Sforza
https://www.medicitalia.it/sergiosforza/

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Dr. Giuseppe D'Oriano Chirurgo oncologo, Colonproctologo, Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente, Chirurgo d'urgenza 14.4k 398
Dalla sintomatologoa riferita, prima
dell' intervento, sembrerebbe che il suo problema sia stato sottovalutato ed erroneamente interpetrato.
La sola correzione del prolasso, corretto anche insufficientemente, è servita a ben poco, sono stati trascurati altri problemi conresponsabili della sua attuale sintomatologia, problemi infiammatori e funzionali intestinali , che andavano ed andranno affrontati prima di correggere il prolasso residuo.
Prima di qualunque decisione, sarà fondamentale approfondire con il gastroenterologo e con il chirurgo proctologo
l' iter terapeutico da adottare valutando varie soluzioni.
Al momento la Delorme o altra correzione chirurgica passa in secondo ordine.
Cordiali saluti.

NAPOLI
Dr.Giuseppe D'Oriano Docente Scuola Speciale A.C.O.I. di Coloproctologia. Chirurgo Colonproctologo.
NAPOLI.
www.drgiuseppedoriano.blogs

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Utente
Utente
Grazie mille dott.ri per il vostro prezioso consulto, Attualmente non mi e stato detto di assumere nessun farmaco, prendevo asacol prima dell intervento starr per la proctite che avevo presumo dovuta al prolasso, che dopo l intervento sembra essere migliorata almeno quella. Secondo voi potrebbe essere un residuo di proctite dovuta al prolasso residuo che durante la defecazione arriva fino alle ano? Inoltre il chirurgo mi ha consigliato di intervenire con il botox nel retto per contrastare ipertono secondo la vostra esperienza puo essere una valida alternativa alla sfinterotomia?

Grazie mille
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Dr. Sergio Sforza Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente, Colonproctologo, Chirurgo d'urgenza 11.6k 357
Sulla proctite, se era già presente prima dell’intervento, non è l’intervento di starr la terapia della proctite, il trattamento con il botox, non le assicura una soluzione del problema nel lungo termine, per l’effetto potrebbe essere limitato nel tempo.
Parli bene di tutto questo con lo specialista e vedrà che le prospetterà le soluzioni migliori.
Saluti

Dr. Sergio Sforza
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Utente
Utente
Scusi dottore mi sono espresso male la proctite che mi hanno riscontrato era conseguenza del prolasso, pertanto quello che e uscito dall istologico della rettosigmoidoscopia potrebbe essere una lieve proctite dal residuo prolasso mucoso che ho attualmente? Poi inoltre le vorrei chiedere se dovrei ancora assumere mesalazina o cambiare cura dopo il risultato dell istologico.

Grazie mille per la disponibilità
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Dr. Sergio Sforza Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente, Colonproctologo, Chirurgo d'urgenza 11.6k 357
Direi a questo punto che per il suo dubbio, sul residuo di proctite sarei molto dubbioso, parlerei di residuo di prolasso mucoso, perché la proctite se è realmente tale da malattia infiammatoria, c’è solitamente a prescindere dalla correzione del prolasso, diverso è il problema dell’intussuscezione (slittamento verso il basso) della mucosa rettale che porta una mucosa ad essere stressata al momento dell’evacuazione e quindi ribadirei che è il prolasso che non è completamente risolto.
In questo ultimo caso, che mi sembra essere la sua situazione, una delorme potrebbe migliorare il suo prolasso, dopo le opportune valutazioni strumentali considerato anche l’ipertono sfinterico.
Saluti

Dr. Sergio Sforza
https://www.medicitalia.it/sergiosforza/

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