Problemi dopo ricanalizzazione

Mio padre, 69 anni, ha subito un invervento per l'asportazione di un tumore al colon retto con stomia provvisioria e successiva ricanalizzazione.
Il tutto è andato bene, nel senso che la malattia era circoscritta e gli interventi sono riusciti. (Qui c'è una parte della storia: https://www.medicitalia.it/consulti/colonproctologia/129595-emorroidi-e-stipsi.html)

Il problema è che dall'intervento di ricanalizzazione, mio padre ha problemi vari legati a stitichezza e sopratutto dolori addominali più o meno diffusi che gli rendono la vita particolarmente difficile.
Lui ha difficoltà ad accettare tutte queste difficoltà post operatorie, tanto che abbiamo paura che possa arrivare ad una sorta di stato depressivo.
Vorrei sapere se tutte queste difficoltà post operatorie sono "normali" (ma so che è così) ma sopratutto se e quando mio padre potrà stare un po' meglio e riuscire ad avere un tenore di vita accettabile senza tutti questi dolori addominali.

Grazie!
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Dr. Felice Cosentino Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Chirurgo generale, Colonproctologo 71.4k 2.3k 74
Ha fatto dei controlli endoscopici dopo la ricanalizzazione ?

Potrebbe essere intervenuto un restringimento dell'anastomosi che può essere alla base della sintomatologia riferita.

Cordiali saluti.

Dr Felice Cosentino Gastroenterologo Endoscopista - Milano (Clinica la Madonnina), Monza (Wellness Clinic Zucchi)- Reggio C (Villa Sant'Anna)

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dopo
Utente
Utente
Dottore di che controlli si tratta?
In ogni caso non so, di sicuro ha fatto tutti i controlli a seguito dell'intervento di ricanalizzazione (fatto a marzo) oltre a quelli previsti dal protocollo della malattia.
In ogni caso mercoledì prossimo abbiamo un appuntamento dal gastroenterologo che gli ha diagnosticato il tumore con la conoscopia a marzo 2010 e sentiamo cosa dice.
Da quello che ho capito, il problema è che non riesce ad andare in bagno e questo gli provoca i dolori addominali che si attenuano appunto quando va in bagno in modo regolare.
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Dr. Felice Cosentino Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Chirurgo generale, Colonproctologo 71.4k 2.3k 74
Dovrebbe fare, a mio parere, una colonscopia per valutare se l'anastomosi si sia ristretta. E' questo un evento possibile ed è da escludere.

Mi aggiorni.
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dopo
Utente
Utente
Buongiorno Dottore.
Siamo stati dal gastroenterologo che, dopo aver visitato mio padre, ha formulato la stessa ipotesi, cioè che lo spazio si sia ristretto dopo l'intervento.
Per questo ha fatto anticipare una TAC già prevista per fine agosto.
Nel caso l'ipotesi si concretizzasse, che soluzioni ci sono?

Grazie!
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Dr. Giuseppe D'Oriano Chirurgo oncologo, Colonproctologo, Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente, Chirurgo d'urgenza 12.6k 359 4
Gentile utente
Per valutare il sospetto o l'esistenza di una stenosi, visto che la sutura, da quello che si è precedentemente scritto è molto vicina al margine anale, è indicata una endoscopia.
Tale esame di facile esecuzione sarà derimente e anche terapeutico, le stenosi cicatriziali rispondono bene alla terapia dilatativa endoscopica con sonde pneumatiche(palloncino) che potrà essere eseguita contestualmente.
Considero la TC utile per un controllo post operatorio per escludere una eventuale diffusione della malattia ed una compressione del viscere dall'esterno.

Dr.Giuseppe D'Oriano Docente Scuola Speciale A.C.O.I. di Coloproctologia. Chirurgo Colonproctologo.
www.drgiuseppedoriano.blogspot.com