Defecazioni troppo frequenti
Buongiorno.
Vi scrivo per sottoporvi il caso di mio cognato, che ha 49 anni.
E' sempre stato in buona salute, almeno fino a pochi mesi fa; ha sempre avuto le feci piuttosto dure, ma non gli davano problemi, finchè a un certo punto gli è saltata fuori una brutta emorroide interna.
L'emorroide è stata asportata, ma da allora ha preso ad accusare dolori a ogni defecazione quando le feci erano dure.
Il suo proctologo gli ha detto che il suo canale anale e zone limitrofe sono diventate più sensibili, quindi per evitare dolori doveva avere le feci morbide.
Così mio cognato ha cambiato registro: s'è messo a bere un mucchio d'acqua, mangia pure un po' di Crusken, va in bagno ogni volta che ne sente il desiderio senza rimandare.
Risultato: va un mucchio di volte in bagno, specialmente di mattina; ogni volta le feci sono morbide, in quantità variabile ma di solito piuttosto poche alla volta. Mi dice lui che va anche 6 volte in bagno nella mattinata, non meno di 4, poi si placa.
Non ha dolori addominali, non ha febbre.
Il proctologo che gli ha suggerito il nuovo stile di alimentazione gli ha alla fine eseguito una colonscopia: s'è però fermato alla flessura splenica perchè aveva un angolo acuto e mio cognato sentiva troppo male, non era in sedazione (è allergico alle benzodiazepine).
Nel tratto visto, dal retto al colon discendente, non c'erano patologie.
Tuttavia secondo il proctologo quello che gli accade non è niente di grave, semmai è un fastidio. Ha detto anche che le defecazioni troppo frequenti di feci morbide ma non liquide sono un risultato frequente quando si beve tanta acqua e si mangiano moltissime fibre.
Secondo il proctologo non è il caso di insistere con la colonscopia in anestesia, perchè il colon trasverso e il colon destro in caso di patologie darebbero comunque altri sintomi, cioè la colonscopia distale negativa è già garanzia.
Alla fine il proctologo ha detto che si potranno fare esami proprio dell'atto defecatorio, come la manometria, ma con calma.
Voi cosa ne pensate ? Io sono un po' preoccupato per mio cognato, anche se a vederlo non sta male, non è cambiato. Ma tutte quelle volte in bagno, non mi sembra una bella cosa.
Arrivederci
Vi scrivo per sottoporvi il caso di mio cognato, che ha 49 anni.
E' sempre stato in buona salute, almeno fino a pochi mesi fa; ha sempre avuto le feci piuttosto dure, ma non gli davano problemi, finchè a un certo punto gli è saltata fuori una brutta emorroide interna.
L'emorroide è stata asportata, ma da allora ha preso ad accusare dolori a ogni defecazione quando le feci erano dure.
Il suo proctologo gli ha detto che il suo canale anale e zone limitrofe sono diventate più sensibili, quindi per evitare dolori doveva avere le feci morbide.
Così mio cognato ha cambiato registro: s'è messo a bere un mucchio d'acqua, mangia pure un po' di Crusken, va in bagno ogni volta che ne sente il desiderio senza rimandare.
Risultato: va un mucchio di volte in bagno, specialmente di mattina; ogni volta le feci sono morbide, in quantità variabile ma di solito piuttosto poche alla volta. Mi dice lui che va anche 6 volte in bagno nella mattinata, non meno di 4, poi si placa.
Non ha dolori addominali, non ha febbre.
Il proctologo che gli ha suggerito il nuovo stile di alimentazione gli ha alla fine eseguito una colonscopia: s'è però fermato alla flessura splenica perchè aveva un angolo acuto e mio cognato sentiva troppo male, non era in sedazione (è allergico alle benzodiazepine).
Nel tratto visto, dal retto al colon discendente, non c'erano patologie.
Tuttavia secondo il proctologo quello che gli accade non è niente di grave, semmai è un fastidio. Ha detto anche che le defecazioni troppo frequenti di feci morbide ma non liquide sono un risultato frequente quando si beve tanta acqua e si mangiano moltissime fibre.
Secondo il proctologo non è il caso di insistere con la colonscopia in anestesia, perchè il colon trasverso e il colon destro in caso di patologie darebbero comunque altri sintomi, cioè la colonscopia distale negativa è già garanzia.
Alla fine il proctologo ha detto che si potranno fare esami proprio dell'atto defecatorio, come la manometria, ma con calma.
Voi cosa ne pensate ? Io sono un po' preoccupato per mio cognato, anche se a vederlo non sta male, non è cambiato. Ma tutte quelle volte in bagno, non mi sembra una bella cosa.
Arrivederci
[#1]
Sono d'accordo con il Proctologo che ha visitato suo cognato. Oltre alla manometria potete chiedergli anche se ritenesse opportuno effettuare una defecografia: a volte si possono avere delle indicazioni anche da questo accertamento. Naturalmente questo a suo insindacabile giudizio, visto che e' lui ad aver visitato suo cognato e che conosce a fondo la sua condizione.
Ad ogni modo se le feci non sono diarroiche, e se la colonscopia ha dato esito negativo, non vi sono grandi ragioni per allarmarsi troppo.
Cordiali saluti
Ad ogni modo se le feci non sono diarroiche, e se la colonscopia ha dato esito negativo, non vi sono grandi ragioni per allarmarsi troppo.
Cordiali saluti
dott. Stefano Spina
www.stefanospina.com
[#2]
Ex utente
Grazie dr Spina.
Rispondo a qualche sua domanda.
Il proctologo ha parlato pure della defecografia, mea culpa avevo dimenticato, credo che prima voglia fargli fare la manometria e poi l'altra.
Non credo che le feci siano diarroiche: non sono liquide nè semiliquide, ma "poltacee con qualche accenno di forma" (parole del proctologo che le ha viste), ma questo secondo il proctologo è normale se uno che non sia veramente stitico (mio cognato lo era in misura molto lieve) beve tantissima acqua, mangia il Crusken e va spesso in bagno.
In ultimo, la colonscopia ha dato esito negativo, ma era "mezza colonscopia", ha lasciato fuori il colon trasverso e il colon destro.
Questo secondo il proctologo non è gran problema perchè le patologie che danno defecazioni frequenti, ravvicinate nel tempo, con senso di incompletezza tra l'una e l'altra, ma non diarrea, sono tipiche del lato sinistro e in particolare dell'ultimo tratto (che invece è sano); inoltre mio cognato non ha mai dolori sul lato destro dell'addome, nè al centro dell'addome, ma solo ogni tanto qualche dolorino fugace sotto le ultime costole del lato sinistro.
Secondo il proctologo, se avesse patologie gravi al colon destro da mesi, sarebbe deperito (è rimasto com'era) e avrebbe dolori all'addome destro; se avesse una patologia grave al colon trasverso da mesi, avrebbe crampi dolorosi (che non ha) e stitichezza dura da combattere.
Su queste riflessioni, il proctologo ha deciso di accontentarsi di aver escluso le patologie sul lato sinistro.
Sarò un po' esagerato io, lo so, ma secondo Lei dr Spina, non sarebbe meglio per mio cognato fare prima o poi una colonscopia virtuale ? Lei che ne pensa ?
Rispondo a qualche sua domanda.
Il proctologo ha parlato pure della defecografia, mea culpa avevo dimenticato, credo che prima voglia fargli fare la manometria e poi l'altra.
Non credo che le feci siano diarroiche: non sono liquide nè semiliquide, ma "poltacee con qualche accenno di forma" (parole del proctologo che le ha viste), ma questo secondo il proctologo è normale se uno che non sia veramente stitico (mio cognato lo era in misura molto lieve) beve tantissima acqua, mangia il Crusken e va spesso in bagno.
In ultimo, la colonscopia ha dato esito negativo, ma era "mezza colonscopia", ha lasciato fuori il colon trasverso e il colon destro.
Questo secondo il proctologo non è gran problema perchè le patologie che danno defecazioni frequenti, ravvicinate nel tempo, con senso di incompletezza tra l'una e l'altra, ma non diarrea, sono tipiche del lato sinistro e in particolare dell'ultimo tratto (che invece è sano); inoltre mio cognato non ha mai dolori sul lato destro dell'addome, nè al centro dell'addome, ma solo ogni tanto qualche dolorino fugace sotto le ultime costole del lato sinistro.
Secondo il proctologo, se avesse patologie gravi al colon destro da mesi, sarebbe deperito (è rimasto com'era) e avrebbe dolori all'addome destro; se avesse una patologia grave al colon trasverso da mesi, avrebbe crampi dolorosi (che non ha) e stitichezza dura da combattere.
Su queste riflessioni, il proctologo ha deciso di accontentarsi di aver escluso le patologie sul lato sinistro.
Sarò un po' esagerato io, lo so, ma secondo Lei dr Spina, non sarebbe meglio per mio cognato fare prima o poi una colonscopia virtuale ? Lei che ne pensa ?
[#3]
Cosa intende per colonscopia virtuale? Quella eseguita tramite ricostruzione Tac? Puo' essere utile in certe condizioni, ma non e' per nulla detto che lo sia per suo cognato.
Per il resto, come le ho gia' scritto, sono d'accordo con il Collega. Ritengo inoltre che il dolore sotto il costato sinistro possa essere correlato proprio alla particolare angolazione della flessura splenica del colon, la stessa che ha causato la sospensione dell'esame.
Poiche' l'approccio del Proctologo che segue suo cognato pare insomma quello giusto, le consiglio di attendere i risultati della manometria; se del caso proseguira' in seguito con altri accertamenti qualora necessari.
Cordiali saluti
Per il resto, come le ho gia' scritto, sono d'accordo con il Collega. Ritengo inoltre che il dolore sotto il costato sinistro possa essere correlato proprio alla particolare angolazione della flessura splenica del colon, la stessa che ha causato la sospensione dell'esame.
Poiche' l'approccio del Proctologo che segue suo cognato pare insomma quello giusto, le consiglio di attendere i risultati della manometria; se del caso proseguira' in seguito con altri accertamenti qualora necessari.
Cordiali saluti
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 14.3k visite dal 15/12/2008.
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