Emorroidi esterne enormi in gravidanza
Gentili Dottori,
Sono alla 24esima settimana di gravidanza e 6 giorni fa ho avuto un gravissimo episodio di emorroidi esterne dolorosissime e di dimensioni anomale (nel complesso, il gruppo aveva all'esordio le dimensioni di una piccola mela e potevo contare 5 escrescenze distinte, di cui una della dimensione superiore a quella di una noce grande).
Soffro da sempre di stitichezza, il primo episodio di sanguinamento anale risale all'età di 3 anni e sono circa 20 anni che nella stragrande maggioranza dei casi (>80%) devo procedere alla defecazione con l'aiuto di un dito o di pressione sulla zona perineale. Ho la sensazione che la normale fuoriuscita delle feci sia interrotta dalla presenza di pelle/mucosa nel canale, oltre a esser resa difficoltosa dalle feci in sé (spesso dure e caprine, nonostante la mia attentissima e scrupolosa alimentazione).
Ogni volta, dopo aver defecato (talvolta anche solo urinato), rimetto in sede la parte emorroidaria/mucosale (?) fuoriuscita, spesso senza ulteriori problemi.
Da più di 10 anni con cadenza annuale circa (talvolta più spesso), sono soggetta a infiammazione di (generalmente) una emorroide che raggiunge anche dimensioni ragguardevoli (falangetta di un dito indice o poco meno), dura e dolorosa, che curo con semicupi tiepidi, daflon e preparazione h alternata a proctosedyl (o simile).
Nulla in confronto all'evento di 6 giorni fa, che tuttora mi affligge. Il ginecologo ha tentato di rimettere tutto il gruppo in sede con scarsissimi risultati (manovra dolorosissima nonostante la crema anestetizzante e vanificata appena rimosse le dita che tenevano il gruppo all'interno dell'ano) e ha optato per "riposo, applicazione di Emorril crema e assunzione di daflon e lassativo".
Oltre all'assunzione di daflon che mi preoccupa in quanto incinta (voi che ne pensate?) che ho comunque assunto causa dolori insopportabili, sono qui a chiedervi: c'è altro che possa fare per migliorare questa situazione insostenibile considerando che in 6 giorni le emorroidi si sono ridotte di circa 1/3 e fanno ancora malissimo, ho sanguinamento e sono incinta?
Ha senso recarmi ora da un proctologo? C'è qualcosa che potrebbe fare pur essendo incinta e affetta da un tale livello di infiammazione? (incisione? legatura? altro?)
O posso solo continuare a stare stesa e sperare che passi questa fase devastante? In quest'ultimo caso, devo pensare che i tempi di miglioramento siano proporzionali all'estensione del problema (dimensioni) o in genere il decorso della fase tragica è comune a quello che ho avuto in passato (10/15 giorni)?
Sono veramente disperata, anche considerando il periodo particolare che sto vivendo e spero tanto in una vostra risposta.
Grazie.
Sono alla 24esima settimana di gravidanza e 6 giorni fa ho avuto un gravissimo episodio di emorroidi esterne dolorosissime e di dimensioni anomale (nel complesso, il gruppo aveva all'esordio le dimensioni di una piccola mela e potevo contare 5 escrescenze distinte, di cui una della dimensione superiore a quella di una noce grande).
Soffro da sempre di stitichezza, il primo episodio di sanguinamento anale risale all'età di 3 anni e sono circa 20 anni che nella stragrande maggioranza dei casi (>80%) devo procedere alla defecazione con l'aiuto di un dito o di pressione sulla zona perineale. Ho la sensazione che la normale fuoriuscita delle feci sia interrotta dalla presenza di pelle/mucosa nel canale, oltre a esser resa difficoltosa dalle feci in sé (spesso dure e caprine, nonostante la mia attentissima e scrupolosa alimentazione).
Ogni volta, dopo aver defecato (talvolta anche solo urinato), rimetto in sede la parte emorroidaria/mucosale (?) fuoriuscita, spesso senza ulteriori problemi.
Da più di 10 anni con cadenza annuale circa (talvolta più spesso), sono soggetta a infiammazione di (generalmente) una emorroide che raggiunge anche dimensioni ragguardevoli (falangetta di un dito indice o poco meno), dura e dolorosa, che curo con semicupi tiepidi, daflon e preparazione h alternata a proctosedyl (o simile).
Nulla in confronto all'evento di 6 giorni fa, che tuttora mi affligge. Il ginecologo ha tentato di rimettere tutto il gruppo in sede con scarsissimi risultati (manovra dolorosissima nonostante la crema anestetizzante e vanificata appena rimosse le dita che tenevano il gruppo all'interno dell'ano) e ha optato per "riposo, applicazione di Emorril crema e assunzione di daflon e lassativo".
Oltre all'assunzione di daflon che mi preoccupa in quanto incinta (voi che ne pensate?) che ho comunque assunto causa dolori insopportabili, sono qui a chiedervi: c'è altro che possa fare per migliorare questa situazione insostenibile considerando che in 6 giorni le emorroidi si sono ridotte di circa 1/3 e fanno ancora malissimo, ho sanguinamento e sono incinta?
Ha senso recarmi ora da un proctologo? C'è qualcosa che potrebbe fare pur essendo incinta e affetta da un tale livello di infiammazione? (incisione? legatura? altro?)
O posso solo continuare a stare stesa e sperare che passi questa fase devastante? In quest'ultimo caso, devo pensare che i tempi di miglioramento siano proporzionali all'estensione del problema (dimensioni) o in genere il decorso della fase tragica è comune a quello che ho avuto in passato (10/15 giorni)?
Sono veramente disperata, anche considerando il periodo particolare che sto vivendo e spero tanto in una vostra risposta.
Grazie.
[#1]
Lei descrive una Sindrome da ostruita defecazione legata ad un prolasso rettale interno ed una malattia emorroidaria, al momento, complicata da una trombosi.
Solo con una visita è possibile valutare la reale entità della complicazione, anche la terapia, tenendo presente la gravidanza, scaturirà da questa valutazione.
Cordiali saluti.
Solo con una visita è possibile valutare la reale entità della complicazione, anche la terapia, tenendo presente la gravidanza, scaturirà da questa valutazione.
Cordiali saluti.
Dr.Giuseppe D'Oriano Docente Scuola Speciale A.C.O.I. di Coloproctologia. Chirurgo Colonproctologo.
www.drgiuseppedoriano.blogspot.com
[#2]
Utente
Gentile Dottor D'Oriano,
La ringrazio per la sua cortese risposta.
Considerando il forte sanguinamento quando siedo sul water, il fatto che posso solo stare stesa (con difficoltà) e che riesco dolorosamente a compiere giusto 10 passi al giorno per recarmi al bagno quando necessario, ritiene che la visita di uno specialista sia di vitale importanza ora che ho difficoltà anche ad alzarmi dal letto, o posso sperare in un decorso "naturale", per stare prima un po' meglio e poi prendere provvedimenti? Se ritiene che questa seconda ipotesi sia solo un'inutile sofferenza e non si risolverà nulla, farò il possibile per fare una visita nonostante il dolore e il timore.
Grazie.
La ringrazio per la sua cortese risposta.
Considerando il forte sanguinamento quando siedo sul water, il fatto che posso solo stare stesa (con difficoltà) e che riesco dolorosamente a compiere giusto 10 passi al giorno per recarmi al bagno quando necessario, ritiene che la visita di uno specialista sia di vitale importanza ora che ho difficoltà anche ad alzarmi dal letto, o posso sperare in un decorso "naturale", per stare prima un po' meglio e poi prendere provvedimenti? Se ritiene che questa seconda ipotesi sia solo un'inutile sofferenza e non si risolverà nulla, farò il possibile per fare una visita nonostante il dolore e il timore.
Grazie.
[#3]
I provvedimenti opportuni vanno presi adesso!
La sua situazione potrebbe non migliorare, tardare a migliorare o peggiorare se non si adotteranno gli opportuni "provvedimenti" che scaturiranno dalla visita.
Prego.
La sua situazione potrebbe non migliorare, tardare a migliorare o peggiorare se non si adotteranno gli opportuni "provvedimenti" che scaturiranno dalla visita.
Prego.
[#4]
Utente
Gentile Dottore,
Grazie per la sua inequivocabile risposta.
Ho prenotato una visita specialistica come da lei suggerito, ma a questo punto avrei un altro dubbio, che è probabilmente frutto di eccessiva predisposizione all'elucubrazione, ma spero voglia comunque rispondermi.
In via preventiva, e non per un'effettiva anomalia riscontrata, il mio ginecologo mi ha prescritto l'assunzione quotidiana di un'aspirinetta, che assumo da circa 1 mese e mezzo. Immagino che il chirurgo proctologo che a breve mi visiterà potrebbe optare per un'incisione dei trombi emorroidari (che suppongo di avere) e ritengo che potrebbe farlo anche "seduta stante". Pertanto, ritiene che debba interrompere l'assunzione dell'aspirinetta prima della visita proctologica? Perdoni i miei "processi alle intenzioni", ma la gravidanza è un momento psicologicamente molto complesso e mi porta ancora più oltre con i pensieri e le preoccupazioni.
Grazie ancora.
Grazie per la sua inequivocabile risposta.
Ho prenotato una visita specialistica come da lei suggerito, ma a questo punto avrei un altro dubbio, che è probabilmente frutto di eccessiva predisposizione all'elucubrazione, ma spero voglia comunque rispondermi.
In via preventiva, e non per un'effettiva anomalia riscontrata, il mio ginecologo mi ha prescritto l'assunzione quotidiana di un'aspirinetta, che assumo da circa 1 mese e mezzo. Immagino che il chirurgo proctologo che a breve mi visiterà potrebbe optare per un'incisione dei trombi emorroidari (che suppongo di avere) e ritengo che potrebbe farlo anche "seduta stante". Pertanto, ritiene che debba interrompere l'assunzione dell'aspirinetta prima della visita proctologica? Perdoni i miei "processi alle intenzioni", ma la gravidanza è un momento psicologicamente molto complesso e mi porta ancora più oltre con i pensieri e le preoccupazioni.
Grazie ancora.
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 5.6k visite dal 15/10/2019.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Approfondimento su Emorroidi
Cosa sono le emorroidi? Sintomi, cause, cura, rimedi e prevenzione della malattia emorroidaria. Quando è necessario l'intervento chirurgico o in ambulatorio?