Fistola extrasfinterica operata 2 volte

Buonasera dottori, ho 28 anni, 3 anni fa mi operarono ad una fistola extrasfiterica, Molto vicino all ano, ma non guarì mai, sono tornato dal chirurgo molte volte a farmi visitare e mi diceva sempre di aspettare.
Alla fine mi ha fatto fare una risonanza magnetica e una rettoscopia risultata negativa è la risonanza invece dimostrava un tramite fistoloso e quindi mi hanno rioperato per la seconda volta il 16 ottobre 2019.
Oggi a distanza di quasi 2 mesi la ferita si è chiusa tranne quel punto dove è nata la fistola, sempre lo stesso punto che non si è chiuso dopo la prima operazione, sempre che esce quel liquido giallo e quel dolore al tatto e sanguinamento (questa volta leggero) se tampono più volte quel Punto con la carta.

Sono forse impaziente che la ferita si chiuda?
Forse quasi 2 mesi sono pochi?

Se non dovesse passare ancora che senso avrebbe farmi operare la terza volta?
Cosa devo fare per guarire?
Cosa si può fare di doverso se 2 operazioni non bastano?
A livello psicologico subire un altro intervento e sopratutto un altra convalescenza dolorosa come questa io non credo di essere pronto a sopportarla ancora... cordiali saluti gentili dottori
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Dr. Giuseppe D'Oriano Chirurgo oncologo, Colonproctologo, Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente, Chirurgo d'urgenza 13.4k 379
Lei ha una recidiva della fistola, pur comprendendo il suo stato d'animo devo dirle che l' unica soluzione è un nuovo intervento chirurgico.
Si rivolga ad un proctologo esperto di tale patologia ed esperto di tecniche mininvasive.
Prego.

Dr.Giuseppe D'Oriano Docente Scuola Speciale A.C.O.I. di Coloproctologia. Chirurgo Colonproctologo.
www.drgiuseppedoriano.blogspot.com

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Utente
Utente
Grazie dottore per la risposta e per il tempo dedicato, ma scusi se le chiedo, L operazione per togliere fistole o tramiti fistolosi avviene alla cieca o il chirurgo sa dove sta tagliando o asportando con precisione? Avevo una risonanza magnetica che diceva il punto esatto dove stava il problema, problema che nella prima operazione non era stato risolto, più che una recidiva mi sembra che non sia stata proprio tolta del tutto e che quindi crea ancora problemi. Quindi la prossima operazione dovrei affidarmi più al caso e alla fortuna che il chirurgo asporti il punto giusto? Sennò si va alla quarta o Quinta operazione?
Ovviamente non ce l’ho con lei dottore, lei è già stato molto gentile a rispondere, vorrei solo capire cosa aspettarmi la prossima volta, capire se in questo Tipo di operazione il chirurgo sa dove togliere, quanto togliere.
Buona sera, cordiali saluti
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Dr. Giuseppe D'Oriano Chirurgo oncologo, Colonproctologo, Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente, Chirurgo d'urgenza 13.4k 379
Certo il chirurgo sa che togliere e dove togliere, ma, non per giustificare quello che è stato fatto, in alcuni casi basta che si lasci un piccolo residuo del tragitto fistoloso che ecco ripresentarsi la fistola.
Di solito il residuo si verifica nelle zone più difficili da trattare per il rischio di lesionare glii sfinteri, oggi strumenti particolari ci permettono di operare una distruzione di queste zone sotto visione diretta, tale tecnica VAAFT è eseguita da proctologi esperti, a questi dovrà rivolgersi per sperare di risolvere il suo problema.
Cordiali saluti.
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Utente
Utente
Grazie dottore, ho solo qualche altra domanda, così so come procedere in futuro.
Ora quindi dovrò prendere appuntamento di nuovo con il chirurgo ed eseguire ancora accertamenti, risonanza ecc, per la terza volta a spese mie? Cioè, io dovrei essere guarito da 3 anni di questa cosa, e sono 3 anni che pago visite ed esami per la solita fistola ma è giusto? Non posso chiedere di essere esente dalle spese dato che non è colpa mia? Nessuno tutela queste cose? Davvero passa inosservata questa cosa?
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Dr. Giuseppe D'Oriano Chirurgo oncologo, Colonproctologo, Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente, Chirurgo d'urgenza 13.4k 379
Purtroppo è cosa risaputa che le fistole perianali possono recidivare, il suo non è un caso eccezionale.
Direi di si! ma non credo sia previsto dal Sistema Sanitario Nazionale.