Fistola transfinterica operata e sesso anale

Gentili dottori
Sono una donna di 30 anni, a seguito di un infezione dovuta ad un intervento nella zona anale e quindi della formazione di un ascesso ischio rettale, si è formata una fistola transfinterica che è stata trattata ed eliminata grazie prima all'utilizzo di un setone e infine incisa una volta che il setone l'ha portata gradualmente verso la superficie.


Alla fine di questa triste storia, quando la ferita sarà del tutto chiusa, a distanza di tempo, sarà possibile per me praticare del sesso anale?


Mi chiedo se la cosa in sé può essere rischiosa per la ricomparsa di una recidiva, se io possa essere maggiormente soggetta a queste patologie dopo l'accaduto e se appunto, lo sfintere anale può essere più adatto a svolgere (ricevere) tale tipo di sollecitazione, nonostante sia presente al momento un taglio ma che poi diverrà una cicatrice.


Vi ringrazio, siete gentilissimi.