Ragade anale
Buonasera.
Sarei qui a chiedere gentilmente una vostra gentile opinione.
Un annetto fa mi è stata diagnosticata una ragade anale, curata e guarita, debbo dire, davvero in breve tempo.
Mi ero illusa che il capitolo fosse chiuso, ma purtroppo già qualche settimana dopo, alla prima defecazione "più faticosa" purtroppo si è riaperta e il problema ripresentato.
A oggi, continuo a conviverci in modo discontinuo.
Guarigioni veloci (zero dolore, fastidi e sangue dopo pochi giorni), ma "riaperture" frequenti.
Le mie domande sono queste:
- abbinate alle creme mi è stato prescritto lattulosio per un mese, non è troppo tempo?
non rischia il mio corpo di abituarsi e non fare più effetto o avere effetti disastrosi quando la terapia finirà (stipsi)?
- il proctologo mi ha suggerito di evitare di andare in bagno se si riscontrano difficoltà, di aspettare piuttosto qualche ora o anche un giorno, perchè teme che spesso la riapertura della ferita sia dovuta a una mia "eccessiva fretta di liberarmi", ma è possibile?
ad aspettare non si andrebbe incontro a una situazione ancora peggiore?
Grazie per l'attenzione.
Sarei qui a chiedere gentilmente una vostra gentile opinione.
Un annetto fa mi è stata diagnosticata una ragade anale, curata e guarita, debbo dire, davvero in breve tempo.
Mi ero illusa che il capitolo fosse chiuso, ma purtroppo già qualche settimana dopo, alla prima defecazione "più faticosa" purtroppo si è riaperta e il problema ripresentato.
A oggi, continuo a conviverci in modo discontinuo.
Guarigioni veloci (zero dolore, fastidi e sangue dopo pochi giorni), ma "riaperture" frequenti.
Le mie domande sono queste:
- abbinate alle creme mi è stato prescritto lattulosio per un mese, non è troppo tempo?
non rischia il mio corpo di abituarsi e non fare più effetto o avere effetti disastrosi quando la terapia finirà (stipsi)?
- il proctologo mi ha suggerito di evitare di andare in bagno se si riscontrano difficoltà, di aspettare piuttosto qualche ora o anche un giorno, perchè teme che spesso la riapertura della ferita sia dovuta a una mia "eccessiva fretta di liberarmi", ma è possibile?
ad aspettare non si andrebbe incontro a una situazione ancora peggiore?
Grazie per l'attenzione.
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Dr. Giuseppe D'Oriano
Chirurgo oncologo, Colonproctologo, Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente, Chirurgo d'urgenza
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Quello che riferisce è normale, specialmente nei pazienti che presentano un ipertono dello sfintere.
A distanza non commentiamo le terapie di altri colleghi.
Personalmente no preferisco utilizzare, per lungo tempo, il lattulosio, questo aumenta la produzione di gas ed acidifica le feci, pertanto preferisco utilizzare prodotti a base di fibre.
Consiglio sempre ai miei pazienti di andare in bagno solo quando c'è uno stimolo valido, cercare di defecare, in assenza di stimolo, può creare una
"chiusura" dell'ano, invece che una apertura, che rende più difficile il passaggio delle feci e facilita le fissurazioni della parete.
Cordiali saluti.
A distanza non commentiamo le terapie di altri colleghi.
Personalmente no preferisco utilizzare, per lungo tempo, il lattulosio, questo aumenta la produzione di gas ed acidifica le feci, pertanto preferisco utilizzare prodotti a base di fibre.
Consiglio sempre ai miei pazienti di andare in bagno solo quando c'è uno stimolo valido, cercare di defecare, in assenza di stimolo, può creare una
"chiusura" dell'ano, invece che una apertura, che rende più difficile il passaggio delle feci e facilita le fissurazioni della parete.
Cordiali saluti.
Dr.Giuseppe D'Oriano Docente Scuola Speciale A.C.O.I. di Coloproctologia. Chirurgo Colonproctologo.
www.drgiuseppedoriano.blogspot.com
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 844 visite dal 22/09/2023.
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