Anti cardiolipina

Buongiorno gentili dottori,
innanzitutto vi ringrazio per la disponibilita' e per il servizio che offrite.
Veniamo al "dunque", a seguito di 2 aborti (il 1° alla 6^ e il 2° all'8^ settimana), il mio ginecologo mi ha prescritto una serie di esami:
- emocromo con formula;
- C3, C4, fibrinogeno;
- omocisteina;
- FT3, FT4, TSH,
- anticorpi anti tiroide (antitireoglobulina e antitireoperossidasi);
- anticorpi antigliadina e antiendomisio;
- anticorpi anticardiolipina (ACA) e anti B-glicoproteina 1;
- anticorpi anti- DNA, ANA, ENA;
- ricerca LAC;
- test di resistenza alla proteina C attivata;
- cariotipo su sangue periferico per me e mio marito.
tutti nella norma eccetto anticorpi anti cardiolipina IgM con valore 28.3 MPL/ml (valore di riferimento 0.0-10.0).
Ripeto tale esame dopo circa 7 settimane e il valore risulta nuovamente al di fuori del valore di riferimento: anti cardiolipina IgM 19.6 MPL/ml (0.0 - 10.0).
A questo punto il mio ginecologo mi prospetta la sindrome da anticorpi antifosfolipidi con la conseguente assunzione di cardioaspirina, fin da subito, ed una volta instaurata la gravidanza anche di eparina. Tutto cio' mi preoccupa un po'.
Volevo chiedervi cosa comporta l'assunzione di tali farmaci e se vi possono essere dei rischi maggiori per una futura gravidanza (che tra l'altro sto gia' cercando).
Grazie.
[#1]
Dr. Arduino Baraldi Medico di laboratorio, Medico igienista, Microbiologo, Ematologo 11.2k 335 6
Non comporta particolari problemi se si viene monitorati costantemente dal suo ginecologo. Il rischio trombofilico non significa certezza di futuri aborti, ma, visti i precedenti, il suo ginecologo vuole attuare una terapia preventiva

Un saluto

A. Baraldi

[#2]
dopo
Attivo dal 2009 al 2009
Ex utente
Gentile dr. Baraldi, la ringrazio moltissimo. Spero di avere buone nuove entro breve...