Mielofibrosi

Salve,
volevo delle informazioni:
Mio padre (72 anni) soffre da alcuni anni della sindrome mieloproliferativa degenerativa.
All’inizio faceva dei salassi (periodici), causa troppi globuli rossi.
Purtroppo ora gli hanno diagnosticato (dagli esami del sangue) una Mielofibrosi.
L’ematologo tuttavia, non ha prescritto nessuna biopsia del midollo. L’unica fatta, risale ad un anno fa, quando non era ancora diagnosticata la Mielofibrosi.
L’ematologo dice che non ci sono cure particolari, basta controllare più spesso il sangue, ed eventualmente fare delle trasfusioni di sangue.
Volevo sapere se non ci sono altre alternative e quali sono le aspettative di vita.

Vi ringrazio.

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Allergologo, Biochimico clinico, Medico di laboratorio attivo dal 2006 al 2010
Allergologo, Biochimico clinico, Medico di laboratorio
L'evoluzione in mielofibrosi (il midollo emopoietico si esaurisce e viene sostituito da cicatrici fibrose) e' una conclusione comune delle forme mieloproliferative. L'altra possibilita' e' la evoluzione in leucemia acuta.

Non serve guardare il midollo perche' quando si vede che il pz prima policitemico va in anemia, calano le piastrine, compaiono dacriociti e eritroblasti, si sa gia' cosa si troverebbe nel midollo, se si riuscisse a campionarlo, e non cambierebbe la prognosi.

La terapia e' di sostegno, la prognosi puo'arrivare ad alcuni anni, se il sostegno e' buono e non sopravvengono infezioni o complicanze.

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dopo
Utente
Utente
La prognosi ovviamente varia da caso a caso.
Ma sarebbe importante sapere se è di 1-2 anni o 3-6 anni ?

Altra domanda:
possibile che non ci sia alcun farmaco che possa ritardare il decorso della malattia ?