Trapianto midollo osseo da donatore non consanguineo

La paziente nn sottopone di un donatore familiare compatibile; questa è la relazione del Cardarelli, tuttavia mia madre sottopone di 2 donatori compatibili non consanguinei ed ora da 2 giorni è stata sottoposta a trapianto di midollo presso il Policlinico di Torvergata Roma; dopo aver effettuato numerosi test,analisi,radiografie ,tac, ecc ecc è stato riscontrato nel TAC del torace con MDC nel paramediastino alto,a destra, posteriormente alla vena cava superiore,superiore all'arco dell'azygos una formazione espansiva di 29x21mm e questa lesione stenotizza alcune diramazioni bronchiali sub-segmentarie apicali per il lobo superiore omolaterale. Al policlinico di Roma ci hanno avvertito che forse potrebbe essere o il focolaio della leucemia o una massa tumorale ma hanno deciso cmq di continuare per il trapianto visto la fase avanzata della malattia e dell'impossibilità di operare per mancanza di tempo; ecco ora volevo sapere è possibile continuare lo stesso con il trapianto in queste condizioni?Che rischi ci sono?E oltre alla GVHD e GVD?Il primario ci ha avvertiti che se fosse il focolaio della leucemia nn ci sarebbe + nulla da fare.Che speranze ha mia madre di successo del trapianto?Dopo di che è da considerarsi una massa tumorale questa formazione vista anche al broncoscopio?E quindi deve subire un'ulteriore cura di chemio per ridurre la massa e operazione chirurgica?Quanto tempo ci vuole per essere fuori pericolo subito dopo il trapianto?
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Dr. Michele Cimminiello Ematologo 4.1k 76 4
Di cosa si tratti quella massa solo l'esame istologico ce lo poteva dire. Ora è tardi; già stata avviata procedura trapiantologica per cui non si può fermare il tutto per indagare la natura di quella massa. Fatto il trapianto se ancora presente a quel punto è utile esame bioptico per capire cosa si è difronte.
Per le altre domande c'è bisogno di relazione dettagliata:
anni, malattia, terapie effettuate, risposte, percentuale di blasti al midollo alla diagnosi, fattori prognostici citogenetici e molecolari, donatore, età, stato cmv, gruppo sanguigno,etc.
Un pò lunga risponderle in questa occasione, credo che abbia bisogno di colloquio con collega do TorVergata che sono molto bravi.
In bocca al lupo

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dopo
Utente
Utente
scusi il sito nn ha inserito la prima parte del testo e non so perchè.. adesos la inoltro
Salve, mia madre nata il 02/02/ 1955 è seguita presso la nostra divisione di ematologia del Cardarelli di napoli dal giugno 2010 per leucemia linfoblastica acuta a cellule B Ph -
Emocromo alla diagnosi WBC 24,980 (blasti linfoidi in periferia a 38%) Hb 7,8g/dl ,PLT 12.000, assenza di linfoadenomegalie ,presenza di splenomegalia ,epatomegalia ed ecchimosi.
Immunofenotipo: Cd 19+,CD24+,CD34+,DR+.TdT+,cyCD79a+; CITOGENETICA:non valutabile;
BIOLOGIA MOLECOLARE: negativa ; GRUPPO SANGUIGNO :0RH+
Pertanto è stata sottoposta a chemioterapia secondo protocollo GIMEMA LAL0904 ottenendo la remissione completa. La paziente ha praticato una settimana di pretrattamento con steroidi(blasti in periferia al g+8 pari al 1%)
Induzione VCR 2mg gg 1,8,15,22,36 DNM 50 mg gg 1-3,22-24,36-38 L-Asparaginasi:4000 UI gg 10,13,16,19,22
Mielospirato praticato in data 07/07/2010 MMR:11,7% ,mentre in data 01/09/2010 MMR: ??
Consolidamento 1 cicli(settembre 2010) :ARA-C 3300 mg x 2 gg 1-2,VP -16 250 mg gg 1-2-3.
Al mieloaspirato di controllo in data 28/09/2010 MMR:5% pertanto è stata sottoposta a nuovo ciclo di chemoterapia a nuovo ciclo di chemioterapia secondo protocollo HAM ridotto(ARA-C 4950 MG x 2/die gg 1-4, Mitoxantrone 46,5 mg/die gg 3-5). Durante la panitopenia ha sviluppato una FLUO sensibile a terapia antibiotica con Likacin e Cefotaxime. Al mieloaspirato di controllo in data 28/09/2010 la MMR era pari al 5%. Pertanto è stata sottoposta a chemioterapia secondo protocollo HAM(Aracytin 4950 mg x 2/die gg 1-4,Novantrone 16,5 mg/die gg 3-5) sviluppando una FLUO sensibile a Likacin e Cefotaxime e riottenendo la remissione completa. Nel dicembre 2010 ha praticato consolidamento con il medesimo protocolo(ma con Aracytin nei gg 1-3 e il Novantrone al gg 3)mantenendo la remissione. Nel dicembre 2010 ha praticato consolidamento con il medesimo protocollo(ma con Aracytin nei gg 1-3 e il Novantrone al g 3)mantenendo la remissione. Nel febbraio 2011 la MMR era nuovamente pari al 5% pertanto si è deciso di sottoporla al Braccio B secondo protocollo HyperCVAD(MTX 342 mg seguito da MTX 1368 mg in i.c. Al g 1,Aracytin 2565 mg x 2/die gg 2-3)non ottenendo alcuna risposta ma persistendo la quota blastica al 40%. Pertanto si è effettuata ulteriore diversione terapeutica con Clofarabina e Ciclofosfamide(Clofa 68,4mg/die gg 1-5; Ciclo 855 mg/die gg 1-5)senza complicanze e ottenendo la remissione completa.Al mieloaspirato di controllo nel 11/05/2011 la MMR era pari al 1,4%.
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Dr. Michele Cimminiello Ematologo 4.1k 76 4
E' una malattia dura da eradicare. Il trapianto allogenico resta l'indicazione assoluta sperando nell'effetto anti leucemia (Graft Versus Leukaemia), nel senso che le cellule del donatore attaccano le cellule del ricevente sia quelle buone residue che quelle cattive leucemiche.
Dia pure uno aguardo di approfondimento al MinForma sul trapianto.
Saluti
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dopo
Utente
Utente
Salven volevo risponderle in merito a quanto è accaduto in questi giorni su mia madre
E' stata sottoposta a trapianto il 22-23 giugno e secondo i medici è andata tutto bene, addirittura la dovevano mettere in dimissione il giorno lunedi 18 luglio, solo che per effettuare una tac hanno spostato mia madre dalla stanza dove stava per recarsi e procedere con l'esame, se non che in quei 2 giorni tra giovedi e venerdi ha preso una brutta polmonite con notevoli emottisi e difficoltà respiratorie tant'è vero che le hanno dovuto mettere prima la mascherina d'ossigeno e poi un casco con aria ventilata da una parte e ossigeno dall'altra.
Sta facendo cure di antibiotici a morire ma non ottiene mai miglioramenti, a volte dall'emogasanalisi risultano sì qualche miglioria ma molto spesso abbiamo notizie di peggioramento... oggi l'hanno dovuta sedare e applicare il tubo dell'ossigeno direttamnte nei polmoni... i medici dicono che stanno facendo di tutto per poterla salvare tra trasfusioni,piastrine antibiotici ecc ecc .. ho la sensazione ke mia madre se ne stia andando.. cosa mi può dire lei??
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Dr. Michele Cimminiello Ematologo 4.1k 76 4
La polmonite nei pazienti trapianti è una complicanza severa. Dal quadro clinico sembra che quella di sua mamma sia molto importante. Che dirle? Solo che deve avere tanta fiducia in ciò che i Colleghi stanno facendo in modo encomiabile.
Le faccio tanti in bocca al lupo. Speriamo che le cosa vadano per il meglio.