Le piastrine sono scese

Gent. medici, vi espongo il caso di mio marito. Ha 43 anni e, praticamente da più di vent'anni, ha avuto un andamento molto oscillante delle piastrine (da 20 mila a 120 mila, anche a distanza di pochi mesi o settimane). Non ha mai dato importanza alla questione (di cui soffriva anche la madre), anche perchè non ha mai accusato alcun tipo di problema (ematomi, sanguinamenti, emorragie). Negli ultimi tempi, però, le piastrine sono scese in modo significativo: l'ultimo prelievo 18 mila. Ad aprile erano 44 mila; a fine marzo 24 mila. Tutti gli altri valori dell'emocromo sono nella norma (compresi globuli bianchi, linfociti neutrofili), fatta eccezione per i segnali tipici della cosiddetta anemia mediterranea.
Di recente, abbiamo effettuato accertamenti più specifici per capire la causa del problema ed abbiamo scoperto una tiroidite autoimmune (Hashimoto) con anticorpi antitpo a 3200. Da circa un mese è in cura con Eutirox (da 50) ed il tsh, che prima era leggermente alto, si è normalizzato. Ha anche effettuato ricerche di altri anticorpi specifici (ama, asma, anca, anaql, mpo, immunocomplessi, complementi frazionati c3 e c4), ha eseguito lo striscio del sangue periferico, ma non è emerso nulla di significativo. La spiegazione che gli è stata data è che la piastrinopenia è strettamente connessa al discorso tiroideo e che le oscillazioni possono essere legate alla tiroidite. Non è stata consigliata, perciò, alcuna terapia. Un valore di 18 mila, però, sebbene non supportato da alcuna manifestazione o disagio fisico, ci preoccupa. Che cosa ci consigliate di fare per fugare qualsiasi dubbio?
Grazie per l'attenzione che vorrete accordarci.
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Dr. Michele Cimminiello Ematologo 4.1k 76 4
Farei cmunque controllo ematologico per valutare se piatrinopenia autoimmune o secondaria alla tiroidite.
Saluti

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dopo
Utente
Utente
Gent.mo dott. Cimminiello,
innanzitutto grazie per il suo prezioso consiglio. Alla luce del quadro che le abbiamo precedentemente esposto e fermo restando il controllo ematologico che faremo quanto prima, Lei ritiene che piastrinopenia autoimmune e piastrinopenia secondaria alla tiroidite possano convivere allo stesso tempo, oppure una necessariamente esclude l'altra? Il fatto che la piastrinopenia si sia manifestata una ventina di anni fa, anche se in modo meno marcato di adesso, e che in tutto questo tempo non abbia manifestato segni clinici evidenti può escludere gravi patologie? L'esame emocrocitometrico eseguito e lo striscio del sangue periferico sono sufficienti ad escludere malattie midollari primitive (come mielodisplasie o aplasie), oppure è necessario secondo lei approdonfire l'indagine diagnostica su questo versante? Mio marito deve seguire qualche accorgimento particolare per non incorrere in problemi a causa della piastrinopenia? Le comunico l'ultimo emocromo eseguito:
globuli bianchi 5100/mmc (4800-10800)
globuli rossi 6.730.000/mmc (4.2-5.4)
emoglobina 14.3 (12-16)
ematocrito 46.5 (37-47)
MCV (val. glob. medio) 69.1 (81-99)
MCHC 30.8 (32-36)
RDW 15.3 (11.5-16.5)
PIASTRINE 18000 come noto
NEUTROFILI 49.7 (43-65)
EOSINOFILI 1,4 (o-8)
BASOFILI 0,4 (0-2)
LINFOCITI 37.9 (21-45)
MONOCITI 10.6 (0-11)
I globuli bianchi, rispetto alle ultime rilevazioni si sono un poco abbassati, ma sono sempre nel range di normalità.
Ancora grazie per il prezioso supporto.
Buon lavoro.
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Dr. Michele Cimminiello Ematologo 4.1k 76 4
Relativamente alla sua prima domanda le dico di no, entrambe le patologie posono essere presenti; la piastrinopenia di sicuro cronicizzata visto il tempo di presenza.
Io comunque un apiratino midollare lo farei; da lì si evidenzia se forma idiopatica come penso visto il tempo trascorso dalla presentazione o secondaria.
Nessun accorgimento eccetto:
frequente controlo dell'emocromo (almeno ogni 15-20 gg),
in caso di emergenza (sanguinamenti minori/magiori) subito far ricorso al PS facendo presente del problema.
Globuli Bianchi bassi? Per nulla.
Saluti