Deficit da coaugulazione?

Buongiorno, poichè devo affrontare un intervento chirurgico al ginocchio dove mi sottoporranno a sanguinamento provocato,onde evitare versamenti e diffcolta di riassorbimento e cicatrizzazione, chiedevo quale sia la corretta profilassi preintervento, nel caso come il mio in cui,da sempre, ho difficoltà di emostasi.
Mi hanno già prescritto la ricerca del fattore VII (di cui attendo gli esisti), dicendomi che sono in una condizione border-line sia per la PTT che per l'antitrombinaIII.
Riporto alcuni dati sia analitici che generali:
- Negli ultimi 4 anni l'antitrmbinaIII è scesa dal 84% al 77% fino al 67% (esame condotto in laboratori diversi)
- PTT 34 sec
- Tempo di prototrmbina 1.32 (INR normali fino a 1.40)
- Attivita protrombinica 67%
-Fibrinogeno 285
- piastrine 265
Episodi significativi:
-epistassi frequente e abbondante
- mestruazioni prolungate
- non faccio uso di pillola da almeno 3anni
- episodi di emorragia anale in seguito a sforzo da sport, in assenza di emorroidi
-difficoltà estrema alla cicatrizzazione di ferite cutanee; senza l'applicazione di acido tranexamico liquido non fermo il sanguinamento
- a seguito di lievi ematomi da botte impiego settimane al riassorbimento completo
- faccio uso almeno una volta al mese di nimesulide in cps come antidolorifico (incide o peggiora l'emostasi?)
- in famiglia nessun episodio di infarto, ictus o problematiche di trombosi.
Sono sufficienti le analisi prescritte per sapere quale è il fattore mancante?
Tutti i fattori sono somministrabili per bocca e soprattutto quanto tempo occorre per ristabilire, almeno temporaneamente la normalita?
Se l'origine è genetica, si può ovviare ugualmente con dei farmaci e quali?
Grazie
[#1]
Dr. Arduino Baraldi Medico di laboratorio, Medico igienista, Microbiologo, Ematologo 11.2k 335 6
Gentile Signora,

lei riferisce di precedenti e frequenti episodi emorragici e del fatto che dovrà sottoporsi ad un intervento chirurgico.
Il consiglio che le posso dare è di fare, previo accordo con il suo medico dei test più approfonditi che le elenco:
Conteggio piastrinico, PTTa , PT, TT, Fibrinogeno, Fattori coagulativi ( oltre il VII anche V, VIII, IX, X, XI, XII) Fattore von Willebrand, ed il test di funzionalità piastrinica. Oltre questi esami D dimero, alfa 2 antiplastina.
Diciamo che questi danno una idea più approfondita della sua coagulazione sanguigna.
Riguardo il nimesulide le devo dire che questo farmaco non è indicato in quei pazienti che hanno problematiche emorragiche di varia natura.
Spero di essere stato esauriente e naturalmente ne parli con il suo medico

Un saluto

A. Baraldi

[#2]
dopo
Utente
Utente
Grazie Dott. Baraldi, ne parlerò nuovamente col mio medico di fam che ha sempre sostenuto che non c'è nulla da fare per migliorare la coaugulazione!
Non capisco nemmeno come l'ematologo, gia che c'era non mi ha prescritto l'indagine completa.
Un'ultima domanda: poichè ho tempi ristretti e la refertazione comporta tempi lunghi,una volta saputo in quale o quali fattori sono carente, è possibile ristabilire in pochi giorni la normalità,mediante assunzione di farmaci, perlomeno, per poter affrontare l'operazione e il recupero, o queste patolgie necessitano di lunghe cure?
Grazie ancora.
[#3]
Dr. Arduino Baraldi Medico di laboratorio, Medico igienista, Microbiologo, Ematologo 11.2k 335 6
Signora,

va fatta una valutazione completa che , ritengo, non abbia tempi propriamente molto brevi, però , in vista del suo intervento, sarà il chirurgo d'accordo con l'ematologo a definire il percorso preoperatorio e post operatorio.
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