Portatrice sana di beta talassemia e farmaco anti malaria

Salve, ho una domanda da porre al vostro ascolto.

Sono una donna di 33 anni, portatrice sana di beta thalassemia, quindi microcitemica.
Non sono un medico e mi scuso per la domanda "grezza e inesatta" ma per quello che ho potuto apprendere da varie ricerche fatte personalmente c'è una correlazione tra malaria e talassemia.

Mia nonna paterna in giovane età contrasse la malaria ed entrambi i suoi fogli sono nati portatori sani di talassemia, a sua volta anche io e mio fratello.

Mi chiedo una cosa: per combattere il Coronavirus i medici stanno adottando - anche - un antimalarico e mi chiedo se per noi portatori sani di talassemia (in Sicilia e Sardegna siamo in molti) non sia un farmaco controindicato, se esso va ad agire con dei globuli rossi già "modificati" e se essere portatori sani di thalassemia, nel mio caso beta talassemia e, non talassemia falciforme, sia forse (mi auguro e spero) un anticorpo in più oppure non lo è?

Grazie mille in anticipo
[#1]
Dr.ssa Maria Grazia Bisconte Ematologo 248 28
Salve, chiariamo prima di tutto una cosa. La correlazione tra talassemia ( microcitemia) e malaria va intesa in questo senso: I portatori di microcitemia e di altre alterazioni genetiche dei globuli rossi rendevano i soggetti resistenti all'infezione malarica. I globuli rossi sani creano un ambiente idoneo aii plasmodi dalla malaria, In epoca di alta diffusione malarica i soggetti non portatori di microcitemia, si ammalavano più facilmente di malaria e morivano. I soggetti portatori di microcitemia non offrivano all'interno dei globuli rossi questa ospitalità e vivevano. il difetto presente nei portatori di microcitemia, comunque non crea nessuna interferenza con gli antimalarici. Diverso è il problema per i portatori di favismo. la carenza di G6PD, infatti interferisce, diciamo così con la metabolizzazione di diversi farmaci, tra cui la clorochina, l'antimalarico consigliato in un protocollo per la cura del COVID 19. Per loro può essere nocivo in quanto può scatenare una crisi emolitica. Per questi soggetti, se possibile, devono essere usati protocolli alternativi.
Spero di averti chiarito qualche dubbio.

Dr.ssa maria grazia bisconte

[#2]
dopo
Attivo dal 2020 al 2020
Ex utente
Grazie mille per la delucidazione.
La ringrazio tantissimo per il dubbio sciolto che in questi giorni mi dava un po' di tormento.

Un'ultima domanda : essere portatori sani può essere un anticorpo in più nel proprio corredino genetico contro questo tipo di virus? Oppure rappresenta una debolezza in più?
Grazie
[#3]
Dr.ssa Maria Grazia Bisconte Ematologo 248 28
Nè l'uno nè l'altro. Siamo tutti esposti allo stesso modo. Stiamo attenti, rispettiamo le regole generali, non diventiamo autoreferenziali. Solo così ci possiamo proteggere.
Attenzione e pazienza!!
[#4]
dopo
Attivo dal 2020 al 2020
Ex utente
Sì certamente rispetto la quarantena e le norme di sicurezza a prescindere.
La ringrazio nuovamente.
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