Grosso nodulo colloido-cistico tiroideo

Salve, ho 35 anni e scrivo per sottoporvi il mio problema che mi sta assillando ormai da mesi, nella speranza che qualcuno possa darmi un consiglio illuminato:
a luglio di quest'anno ho notato un rigonfiamento nella parte destra del collo, per farla breve dopo aver fatto tutti gli accertamenti del caso (ecografie, analisi del sangue, ago aspirato e varie visite specialistiche dall'endocrinologo), mi è stato diagnosticato un GROSSO NODULO ALLA TIROIDE DI ASPETTO COLLOIDO-CISTICO CON GETTONI PARIETALI SOLIDI, DI 36 X 24 X 28 MM. CIRCA. In termini molto terra terra il nodulo ha l'aspetto di un uovo, nero all'interno con questi gettoni solidi su una delle pareti. L'endocrinologo con molto ottimismo mi ha detto che l'avrebbero svuotato e poi, nel caso si fosse riformato, praticato l'alcolizzazione. Invece non sono riusciti in alcun modo ad aspirare nulla, hanno provato ad infilarmi tre aghi di dimensioni sempre più grosse nel nodulo ma non riuscivano a tirare nulla, perchè a loro dire il materiale presente all'interno, che doveva essere liquido e quindi facile da aspirare, si è rivelato invece costituito da materiale molto denso. Dopo un ulteriore visita (in cui tra l'altro mi è stato consegnato l'esito dell'esame citologico sull'ago aspirato, negativo) mi ha consigliato di tornare a fine ottobre per "provare" a svuotare nuovamente il nodulo, ma mi ha chiaramente fatto capire che, qualora anche questa volta ci fosse stato un esito negativo, le soluzioni residue erano due: tenere il nodulo in queste condizioni o togliere la tiroide! Sottolineo che dalle analisi del sangue i valori della tiroide sono risultati nella norma.
In tutti questi mesi la mia vita è cambiata in peggio, perchè la formazione nodulare mi crea diversi fastidi di compressione sulla tiroide stessa, sento la ghiandola sotto il nodulo tumefatta, dolente, oltre ad avere di continuo un peso sul collo e sensazioni di nodo all'interno della gola. Insomma davvero così non posso stare. E la situazione sembra essere peggiorata negli ultimi giorni, perchè il rigonfiamento si è fatto più grosso e quindi presumibilmente il nodulo è aumentato di volume.
Vi chiedo allora cosa posso fare per tornare alla mia vita normale, possibile che non ci sia una cura per farmi quantomeno "sgonfiare" questo nodulo? Possibile che, sebbene sia per la stragrande maggioranza anecogeno, non si riesca a svuotare?
Ringrazio tutti in anticipo per l'attenzione e il tempo che vorrete dedicarmi.
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Dr. Sergio Di Martino Endocrinologo, Diabetologo 5k 156 33
Se il contenuto intranodulare e' molto denso, e' effettivamente difficile l'aspirazione. La terapia medica in questi casi non trova indicazioni considerate le dimensioni significative del nodulo. La soluzione chirurgica, potrebbe essere quella piu' indicata.

Dr. Sergio Di Martino
Specialista in Endocrinologia

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dopo
Utente
Utente
Grazie Dottore per la sua celere risposta...secondo lei comunque vale la pena di fare ulteriori tentativi nella speranza che con un ago più grosso si possa svuotare o si rischia addirittura di peggiorare la situazione? E poi, nell'eventualità dell'intervento chirurgico, è preferibile in questo caso un'emitirodectomia o una tiroidectomia totale? Ho letto da più parti che ormai ci si orienta quasi sempre verso quest'ultima per i minori rischi in caso di reintervento, ma è davvero così sicuro che senza la tiroide si possa condurre una vita normalissima e senza complicanze anche future solo assumendo l'eutirox? Grazie ancora e mi perdoni per le insistenti domande ma, come potrà ben capire, la paura è tanta...
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Dr. Domenico Russo Endocrinochirurgo, Endocrinologo 466 14 1
gentile utente,
un ulteriore tentativo andrebbe fatto, riuscire a svuotare la cisti ed alcoolizzarla le eviterebbe l'intervento chirurgico.
La tiroidectomia totale è senz'altro indicata nel caso in cui la sua tiroide presenti ulteriori lesioni nodulari o anche la sola "tendenza alla nodularità". In questo caso, infatti, il rischio di una recidiva del gozzo è abbastanza alto, vista anche la sua giovane età.
La nodulectomia o l'emitiroidectomia è consigliabile solo se la restante tiroide è indenne da patologia. Tenga presente che in quest'ultimo caso la ghiandola rimasta va tenuta sotto controllo e comunque aiutata con la somministrazione di eutirox.
Una volta raggiunta la dose sostitutiva di farmaco si può senz'altro "condurre una vita normalissima e senza complicanze".
Saluti

Dr. Domenico Russo
endocrinologo

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Utente
Utente
Vorrei ringraziare anzitutto i medici per i pareri espressi ed aggiornarvi sulla situazione ad un mese di distanza: dopo il primo tentativo andato a vuoto, a fine ottobre mi è stata praticata un'altra aspirazione del contenuto e stavolta, sarà per l'ago un po' più grosso o forse perchè si era un po' sciolto, si è riusciti a togliere quasi una siringa e mezza di liquido!
Di conseguenza il volume del nodulo è visibilmente diminuito, in pratica mi è rimasta la parte solida del nodulo più una parte di liquido attorno ad essa, ma molto meno rispetto a prima.
Dopo i primissimi giorni dall'aspirazione ho cominciato a stare quasi bene, la sensazione di gonfiore notevolmente minore così come tutti gli altri sintomi descritti sopra. Adesso, a distanza di circa 5 settimane, comincio ad avvertire nuovamente soprattutto il senso di corpo estraneo e spesso anche la sensazione di "nodo" alla gola, che stranamente avverto anche al centro della gola stessa (e a volte anche dall'altra parte rispetto alla posizione del nodulo!). Mi chiedo a questo punto se a complicare la situazione e dare questa sensazione di nodo non ci possa essere qualche altro problema, come ad es. un'ernia iatale o chissà cos'altro (ho anche fatto RX trachea esofago con pasto baritato, da cui tutto risulta nella norma), anche perchè al tatto il liquido non sembra essersi riformato, o comunque non allo stesso modo di prima. O magari è la parte nodulare solida che provoca questi problemi? Insomma, sono destinato a tenermi questa "cosa" per sempre nel collo???
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Non c'è nessuno che mi possa rispondere?