Policistosi ovarica

Salve,
sarò breve. Ho avuto la prima mestruazione a 11 anni. Poi per alcuni anni niente, se non qualche episodio sporadico, tanto che a 14 anni ho avuto la mia prima visita da una ginecologa, la quale mi ha prescritto la pillola (Loette) senza indagare più di tanto. Ho preso la pillola per un paio di anni, dopo i quali mi sono accorta che risolveva il problema solo temporaneamente. Dopo aver consultato vari medici senza mai arrivare ad una soluzione, finalmente 4 anni fa mi è stata diagnosticata la policistosi ovarica. Preciso che non presento i classici sintomi da policistosi: non ho mai avuto problemi di acne, anzi, pelle sempre molto liscia e pulita, non ho mai avuto variazioni di peso, una peluria direi piuttosto regolare, peso 48 kg e sono alta 1,60 m. Circa un mese fa ho smesso di prendere la pillola (Yasmin) che prendevo più o meno da quando mi è stata diagnosticata la polocistosi.
Arrivo al punto: innanzitutto volevo sapere se è vero quello che sento dire spesso, che è bene non prendere la pillola per così lunghi periodi, ma interromperla per alcuni mesi.
Inoltre vorrei avere qualche delucidazione sulla mia situazione dal punta di vista di gravidanza e fertilità, sia per quanto riguarda il mio stato attuale (visto che avendo il ragazzo ho rapporti sessuali) e sia per quanto riguarda il futuro, nel momento in cui deciderò di avere dei figli. Grazie mille. Saluti
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Dr. Sergio Di Martino Endocrinologo, Diabetologo 5k 156 33
Su quale base e' stata posta la diagnosi di policistosi ovarica? Il problema e' tutto li'.

Dr. Sergio Di Martino
Specialista in Endocrinologia

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dopo
Utente
Utente
Sulla base di una ecografia fatta nel 2003.....nella quale sono stati visti un numero di follicoli nelle ovaie superiore alla norma.
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Dr. Sergio Di Martino Endocrinologo, Diabetologo 5k 156 33
Non e' possibile fare diagnosi di sindrome dell'ovaio policistico. E' fondamentale il dato clinico come: irregolarita' mestruali, acne o peluria; il dato di laboratorio con lo studio dell'asse ipofisi gondi e surrene e anche con lo studio della funzionalita' tiroidea; Infine il dato ecografico, con caratteristica disposizione periferica di microcisti ovariche, da non confondere con il quadro multifollicolare assolutamente normale. Devono essere presenti almeno due dei questi parametri clinici, laboratoristici e strumentali per poter porre diagnosi di sindrome dell'ovaio policistico. Le consiglio di rivolgersi ad un endocrinologo che sapra' indirizzarla al meglio.
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dopo
Utente
Utente
Allora mi spiego meglio. L'irregolarità mestruale c'è sempre stata, poichè non ho mai avuto ciclo regolare se non con l'uso della pillola. Dal punto di vista di acne non ho mai avuto grandi problemi, nel senso che non sono mai arrivata al punto di avere la pelle rovinata per questo; poi che ci sia stato qualche periodo in cui avessi una manifestazione un pò più accentuata, questo non lo escludo.
Per quanto riguarda la peluria mi ricordo che ci sia stato un periodo in cui era particolarmente vistosa, soprattutto nelle gambe e braccia e una leggera presenza sul viso (ma abbastanza da cercare di eliminarla con il laser); attualmente niente che si possa risolvere con una ceretta, probabilmente anche perchè la pillola in tutti questi anni ha influito un pò (è una mia supposizione...).
La funzionalità tiroidea di cui ha parlato lei è stata verificata e non sono stati rilevati problemi.
Naturalmente in tutti questi anni ho fatto numerosi esami, di cui però sinceramente saprei dirle poco, se non rispondere a sue domande precise nel caso abbia bisogno di avere dei dati precisi.
Gli ultimi due medici a cui mi sono risolta hanno confermato questa diagnosi parlando però di una forma lieve della sindrome.
Con tutta sincerità le confesso che la mia preoccupazione al momento è rivoltà alla questione che avevo posto inizialmente, riguardante gravidanze e fertilità. Grazie
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Dr. Sergio Di Martino Endocrinologo, Diabetologo 5k 156 33
Allora poniamola cosi', in caso di irsutismo da ovaio policistico, nella mia esperienza i risultati migliori, li ho avuti con l'associazione tra etinilestradiolo 20mcg per i primi 21 giorni associato a 7.5 mg di ciproterone acetato per i primi 10 giorni dall'inizio del flusso mestruale. E' ovvio che per ogni altra valutazione non si puo' prescindere da una precisa conoscenza del quadro clinico e di quello laboratoristico e strumentale, che hanno portato alla diagnosi che le' stata posta.