Insulino resistenza
Buongiorno!
stavo leggendo qua e la' sulla rete circa l'insulino resistenza e volevo capirci bene. Sono sempre stata sovrappeso ma ultimamente mi sono accorta che ho cambiato tipo di alimentazione. Spesso arrivo a casa con un desiderio spasmodico di pane che non mi e' mai piaciuto poi cosi tanto...e ne mangio troppo! idem fette biscottate.
Avendo avuto casi di diabete in famiglia vorrei evitare prima che sia troppo tardi.
Leggevo infatti che l'insulino resistenza e' il primo passaggio verso il diabete II.
In pratica le cellule resistono all'insulina, il pancreas ne produce di piu' per compensare questa resistenza e a lungo andare esaurisce le sue capacita. In alcuni siti ho anche letto che questa eccessiva presenza di insulina in circolo abbassa troppo i livelli di glucosio nel sangue, il cervello "legge" questa carenza e induce alla fame di zuccheri il nostro corpo, innescando un meccanismo vizioso: piu' ne introduci e piu' ne servono.
Ecco perche' mi preoccupa il mio desiderio di pane e carboidrati!
Con il tester a casa ho verificato i livelli di glicemia nel sangue a varie ore della giornata. A volte sotto 90, a volte sopra 115 ma mai di molto. Forse pero' avrebbe un senso misurare anche i livelli di insulina....
Ho tanta confusione. Mi spiega come funziona questo strano meccanismo?
grazie mille!
stavo leggendo qua e la' sulla rete circa l'insulino resistenza e volevo capirci bene. Sono sempre stata sovrappeso ma ultimamente mi sono accorta che ho cambiato tipo di alimentazione. Spesso arrivo a casa con un desiderio spasmodico di pane che non mi e' mai piaciuto poi cosi tanto...e ne mangio troppo! idem fette biscottate.
Avendo avuto casi di diabete in famiglia vorrei evitare prima che sia troppo tardi.
Leggevo infatti che l'insulino resistenza e' il primo passaggio verso il diabete II.
In pratica le cellule resistono all'insulina, il pancreas ne produce di piu' per compensare questa resistenza e a lungo andare esaurisce le sue capacita. In alcuni siti ho anche letto che questa eccessiva presenza di insulina in circolo abbassa troppo i livelli di glucosio nel sangue, il cervello "legge" questa carenza e induce alla fame di zuccheri il nostro corpo, innescando un meccanismo vizioso: piu' ne introduci e piu' ne servono.
Ecco perche' mi preoccupa il mio desiderio di pane e carboidrati!
Con il tester a casa ho verificato i livelli di glicemia nel sangue a varie ore della giornata. A volte sotto 90, a volte sopra 115 ma mai di molto. Forse pero' avrebbe un senso misurare anche i livelli di insulina....
Ho tanta confusione. Mi spiega come funziona questo strano meccanismo?
grazie mille!
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Gentile utente,
eccole alcuni chirimenti/suggerimenti.
L'emoglobina glicata - o glicosilata che dir si voglia - consente di valutare a grandi linee l'andamento della glicemia negli ultimi due o tre mesi.
Poichè i soggetti che hanno il maggiore rischio di diventare diabetici sono quelli
che hanno più di 45 anni, figli o fratelli di diabetici, in sovrappeso, sedentari, con ipertensione o alterazioni del metabolismo dei grassi,
Ii rischio può essere precisato meglio sottoponendo il pancreas a un ‘test da carico’ attraverso l’assunzione di una determinata quantità di zucchero per bocca e valutando la glicemia a intervalli regolari.
La presenza di glicemia alterata a digiuno o dopo carico (chiamata alterata tolleranza ai carboidrati) indica infatti una probabilità dal 20 al 34% di sviluppare il diabete nell’intervallo di 6 anni.
Il sovrappeso e l’obesità principalmente favoriscono l’evoluzione verso il diabete; anche la sedentarietà e la dieta ipercalorica e ricca in grassi di origine animale e colesterolo favoriscono l’insorgenza del diabete.
Cordialità.
eccole alcuni chirimenti/suggerimenti.
L'emoglobina glicata - o glicosilata che dir si voglia - consente di valutare a grandi linee l'andamento della glicemia negli ultimi due o tre mesi.
Poichè i soggetti che hanno il maggiore rischio di diventare diabetici sono quelli
che hanno più di 45 anni, figli o fratelli di diabetici, in sovrappeso, sedentari, con ipertensione o alterazioni del metabolismo dei grassi,
Ii rischio può essere precisato meglio sottoponendo il pancreas a un ‘test da carico’ attraverso l’assunzione di una determinata quantità di zucchero per bocca e valutando la glicemia a intervalli regolari.
La presenza di glicemia alterata a digiuno o dopo carico (chiamata alterata tolleranza ai carboidrati) indica infatti una probabilità dal 20 al 34% di sviluppare il diabete nell’intervallo di 6 anni.
Il sovrappeso e l’obesità principalmente favoriscono l’evoluzione verso il diabete; anche la sedentarietà e la dieta ipercalorica e ricca in grassi di origine animale e colesterolo favoriscono l’insorgenza del diabete.
Cordialità.
Primario di Gastroenterologia ed Endoscopia Digestiva - Ospedale "Mater Dei" - Bari
www.enterologia.it
www.transnasale.it
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 1.8k visite dal 05/04/2012.
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