Tiroidite autoimmune

Gentili dott., in seguito a vari controlli effettuati per una gravidanza andata male, mi è stata diagnosticata una tiroidite autoimmune (ecografia e scintigrafia ok) . Premetto che i valori della tiroide sono risultati sempre nella norma prima della gravidanza. Sto assumendo eutirox 50 da circa 2 mesi e i valori degli ormoni tiroidei si sono stabilizzati. Persistono alti valori degli anti tpo. In vista di una futura gravidanza endocrinologo e ginecologo hanno espresso pareri discordanti sulla terapia da seguire. Secondo il ginecologo, a gravidanza avviata dovrei assumere, oltre all'eutirox, il deltacortene (per evitare rischio di aborto causa anti tpo alti), l'endocrinologo, invece, sostiene che non ci sono evidenze scientifiche sulla validità del cortisone per la mia patologia in concomitanza di una gravidanza. Mi piacerebbe avere un vs parere a riguardo. Grazie
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Dr. Francesco Ciociola Endocrinologo, Medico di medicina generale, Andrologo 461 23
Gentile lettrice,

i pareri discordanti certamente riflettono il dibattito in letteratura e questo è fisiologico.
L' evidenza degli anticorpi TPO positivi certamente indica un substrato di autoimmunità attivo che non per forza deve giustificare una gravidanza a rischio.
Questo perché l'evento di una gravidanza modifica certamente tutto l'assetto immunitario della donna, così pure l'attività della tiroide che deve esser supportata dall'esterno appunto con la T4.

Questo significa sicuramente di sostenere l'attività tiroidea come già sta facendo (in letteratura si discute ancora sulla entità del compenso con T4 da fare), semplicemente seguendo la gravidanza in corso d'opera e nelle fasi successive.

distinti saluti

Dr. francesco ciociola

[#2]
dopo
Utente
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Gentile Dott. La ringrazio per la risposta. Le vorrei porre un ulteriore quesito a riguardo: eventualmente concordassi col ginecologo e decidessi di assumere anche il deltacortene, si può ritenere con una discreta certezza che il farmaco non attraversi la placenta con conseguenti effetti sul feto? La mia preoccupazione è che dovrò assumere già diversi farmaci (folidex, aspirinetta, clexane) per una trombofilia genetica diagnosticata in seguito ad indagini effettuate dopo l'esito negativo della prima gravidanza. Non voglio sostituirmi a nessun medico, ma Le confesso che lo shock subito per la perdita del mio bambino (nato troppo prematuro...) mi fa propendere per "il tutto per tutto" e quindi ad assumere anche il cortisone. Grazie ancora.
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Dr. Francesco Ciociola Endocrinologo, Medico di medicina generale, Andrologo 461 23
gentile lettrice,

il quadro clinico che ha appena accennato appare articolato visto l'esito della prima gravidanza e vista la terapia con i farmaci consigliati.
L'uso del cortisone -ripeto- resta sempre sotto controllo medico; sarà premura del medico valutare lo schedula terapeutica, considerato il dato della trombofilia a latere.
Gli schemi terapeutici possono esser diversi e meritano di esser discussi di persona.

distinti saluti
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