Stanchezza, depressione, ansia

Buonasera,mi permetto di chiedere un consiglio per una serie di problemi che, oltre a condizionare pesantemente la mia vita, mi suscitano confusione al punto di non sapere a quale specialista rivolgermi. Da ormai tre anni seguo terapie per depressione ed ansia: prima Fluoxeren e Tavor, poi Zoloft e Xanax, con alterni risultati sull'umore e sulla mia reale autonomia, dato che l'ansia spesso oscura attività anche piacevoli. A tutto questo, però, negli ultimi mesi si aggiungono momenti di stanchezza, talvolta al limite dell'astenia, che non seguono attività impegnative: in pratica, posso aver avuto una giornata piena, aver camminato etc...e non sentirmi più stanca del dovuto, e un'altro giorno, invece, non aver fatto quasi nulla e avere la sensazione di essere estenuata. A volte ho la sensazione che questo possa correlarsi alla tristezza e al maltempo, e spesso sopravvengono dolori muscolari e senso d'indolezimento. Spesso fatico a prendere sonno, salvo poi addormentarmi verso mattina e fare molta fatica a svegliarmi e a, per così dire, mettermi in moto. In più non riesco a perdere neppure qualche chilo...non pretendo un fisico da modella, ma non vedo i risultati e mi accorgo che anche taluni medici sospettano che io sgarri, mi abbuffi...mentre non so che cosa sia uno spuntino o una bibita gassata, tanto per fare due esempi. Dalle analisi il TSH risulta nella norma, il colesterolo appena alterato, la glicemia al di sotto del minimo. Sono demoralizzata,,,non so se pensare a un problema endocrino, di fibromialgia, o all'ansia in nuove vesti...
Grazie per l'attenzione che potrete dedicarmi
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Dr.ssa Valentina Nappo Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 90 22
Gentile utente,
non sono un'endocrinologa, bensì una psicologa clinica e psicoterapeuta e mi permetto di risponderle in quanto il suo messaggio ha attirato la mia attenzione di clinico.
L'ansia si manifesta in tanti modi e, quando non la si ascolta in maniera opportuna, può servirsi del corpo per esprimersi, ad esempio attraverso un sintomo somatico.
Ora, sarebbe preferibile fare degli accertamenti per escludere che il suo malessere fisico possa avere un'origine "organica" di diverso tipo e a tal fine può chiedere il parere del medico di famiglia. Dopo questo, le consiglio di avvicinarsi all'idea di consultare uno psicoterapeuta che possa aiutarla a comprendere l'origine dell'ansia e a migliorare la qualità della sua vita che, da quel che scrive, ad oggi appare compromessa.

Sperando di esserle stata di aiuto, le porgo cordiali saluti

Dr.ssa Valentina Nappo - Terapia individuale, di coppia e familiare a Napoli

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Utente
Utente
Gentile Dottoressa, grazie per la sua attenzione. Da alcuni accertamenti effettuati fino a questo momento, non è emerso nulla di significativo: se da una parte la notizia, ovviamente, suona positiva, dall'altra la mia confusione e il mio scoraggiamento aumentano.
Ho pensato alla psicoterapia, anche se ho qualche remora rispetto all'impegno economico richiesto da un lungo trattamento; mi permetto però di chiederle un parere. Alcuni mi hanno caldeggiato una terapia cognitivo comportamentale, ma da quanto ho letto non credo che faccia al caso mio, mi sembra (forse sono in errore) che sia più utile per fobie o altre situazioni acute ma definite e circoscritte. Potrebbe, pur coi pochi dati di questo contesto, darmi 'un'opinione circa l'orientamento eventuale di un terapeuta che potrebbe aiutarmi?
La ringrazio ancora, e saluto cordialmente
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Dr.ssa Valentina Nappo Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 90 22
Gentile utente,
comprendo le sue remore in merito all'impegno economico che richiede una psicoterapia ma può rivolgersi alla sua Asl di appartenenza e chiedere il consulto di uno psicoterapeuta.
In realtà, non esiste un approccio migliore o peggiore a seconda della problematica riscontrata, l'importante è affidarsi ad una persona esperta e competente. Purtroppo, quando ci si rivolge ad una struttura pubblica in genere non si ha la possibilità di scegliere il professionista al quale rivolgersi ma può magari iniziare con il chiedere un parere, farsi una prima idea e poi decidere se e come procedere.

La saluto cordialmente e le faccio un in bocca al lupo


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Dr. Sergio Di Martino Endocrinologo, Diabetologo 5k 156 33
Anche se il TSH nella norma, sembrerebbe escludere, almeno in linea teorica, problemi legati alla funzionalita' tiroidea, il quadro clinico descritto, unitamente alla condizione di obesita' risultante dai parametri di peso e altezza riportati, meriterebbero un approfondimento medico, ed eventualmente specialistico, da valutare col curante di base.

Dr. Sergio Di Martino
Specialista in Endocrinologia

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Utente
Utente
Ringrazio entrambi per la cortesia e la disponibilità. Spero di riuscire a trovare il bandolo di questa matassa, e anche quel pizzico di fiducia che a volte sembra abbandonarmi. Un saluto cordiale
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