Ansia e attacchi di panico

Sono una ragazza di 32 anni.
Da esattamente 13 anni soffro di attacchi di panico e ansia .
Ho provato penso tutti i farmaci in commercio e fatto psicoterapia per lunghi anni.
Risultato:
L'ansia mi accompagna con i suoi sintomi sempre quotidianamente
Con picchi di attacchi di panico.
Qualcuno sa dirmi possibile che l'ansia non scompaia mai?
Grazie in anticipo.
[#1]
Dr. Alex Aleksey Gukov Psichiatra 2.8k 119 6
Gentile utente,
quale tipo di psicoterapia Lei ha fatto ?
e quali farmaci Lei ha assunto (chiedo a Lei di sforzarsi ad elencarli) ?

A parte questo, possono esserci fattori che non sono i metodi di cura, ma riguardano le suscettibilità della persona ai sintomi psichici: ad esempio le condizioni dell'organismo (dal punto di vista fisico): dalla Sua scheda mi risulta che Lei sia un po' sottopeso, inoltre non so quali eventuali disturbi (fisici) Lei possa avere, oltre alla problematica psico-emotiva: ci sono ? (e quali altri farmaci eventualmente assume oltre agli psicofarmaci ? e le eventuali sostanze cosi dette "voluttuarie", come il caffè, l'alcool, il fumo di sigaretta; ecc.). Un organismo più debole è più soggetto alle malattie anche psichiche.

Inoltre, fra i fattori di suscettibilità molto importanti: lo stile di vita della persona, le condizioni ambientali, intese come familiari, lavorativi, sociali in generale, le condizioni economiche, l'ambiente (anche architettonico e naturale) di vita e di lavoro.

Dr. Alex Aleksey Gukov

[#2]
dopo
Attivo dal 2014 al 2015
Ex utente
Buonasera.
Grazie in anticipo per la risposta.
Ho preso /: zoloft seroxat effexor Cipralex entact lyrica cymbalta e poi non ricordo.
Unico che mi
Ha sempre aiutato e' lo
Xanax.
Ho fatto mille esami e fortunatame nulla di organico.
Non assumo altri farmaci di nessun genere.
Terapia cognitivo comportamentale e psico analitica.
Ho provato con omeopatia.
Non assumo alcool.
Fumo e bevo caffè ma mi creda i miei disturbi ci sono sempre stati anche senza caffè.

[#3]
Dr. Alex Aleksey Gukov Psichiatra 2.8k 119 6
E le condizioni "ambientali" ?
[#4]
dopo
Attivo dal 2014 al 2015
Ex utente
Ho un lavoro che amo e che faccio con passione.
Un compagno da un anno che mi ama e che io amo.
La mia famiglia di origine purtroppo non esiste.
Orfana e con 2 fratelli e una sorella inesistenti.

[#5]
dopo
Attivo dal 2014 al 2015
Ex utente
Dimenticavo ultima patologia se così si può chiamare e' stata una tiroidite ma i valori tsh ft3 ft4 normali e mi diagnosticano la fibromialgia ( causa dell'ansia)
[#6]
Dr. Alex Aleksey Gukov Psichiatra 2.8k 119 6
Gentile utente,
prima faccio una parentesi:

[ nelle tiroiditi quello che è centrale è l'infiammazione della ghiandola tiroidea (dunque, l'eventuale, e spesso poco presente, sintomatologia infiammatoria a livello sistemico, la quale può manifestarsi anche con "fibromialgia", alcuni specifici indici di infiammazione, e, se l'infiammazione ha una origine autoimmune, come succede spesso, allora la presenza degli anticorpi specifici; inoltre, i focolai di infiammazione possono essere indagati con ecografia tiroidea); mentre il "comportamento degli ormoni tiroidei non è detto che debba essere per forza alterato; nelle tiroiditi il "comportamento" dei loro valori può essere anche fluttuante, così che in alcuni periodi i valori sono normali, mentre negli altri periodi - alterati. Le alterazioni degli ormoni tiroidei sono solo una delle manifestazioni delle tiroiditi, e sono spesso quel elemento a partire dal quale nasce il sospetto di una tiroidite, ma non ne sono un segno essenziale.]

Per quanto riguarda la Sua situazione,
ci sono alcuni fattori ai quali forse non è stato dato abbastanza peso:

- cominciamo dalle Sue malattie che sono in comorbilità con il Disturbo d'Ansia. La mia posizione (e non di tutti) è che non do molto credito alla diagnosi della "Fibromialgia". E' una diagnosi di esclusione, quando le indagini escludono le malattie "fisiche" identificabili che ne potrebbero essere la causa. E allora si ammette, secondo me, erroneamente, che debba essere dovuta ad una causa psichica. Talvolta può essere dovuta alla causa psichica, ma in molti casi, penso che sia una via facile per spiegare il sintomo quando non si riesce a siegarlo. Do credito invece al concetto della "Sindrome Fibromialgica", la quale (essendo una "sindrome") corrisponde ad un quadro sintomatologico che accomuna diverse malattie potenziali, fra le quali può essere anche la tiroidite.

Consiglierei di tenere la tiroide sotto osservazione, e cercare di capire di più, perché i disturbi della tiroide spesso si manifestano mimando le malattie psichiche, e in questi casi i farmaci antidepressivi talvolta possono essere anche controproducenti, ma eventualmente può essere più utile la terapia per la tiroide.

- per quanto riguarda l'aspetto psicofarmacologico: se lo Xanax (principio attivo: Alprazolam) Le ha aiutato, allora non possiamo dire che non Le è stato d'aiuto alcun farmaco. Lo Xanax, essendo solo un ansiolitico sintomatico, non è una terapia risolutiva, e, a lungo andare, può anche creare la dipendenza, ma se è importante per Lei mantenere un livello accettabile psico-emotivo e se per vivere non possiamo aspettare finché si scopre una terapia che La curerebbe più radicalmente, c'è lo Xanax (Alprazolam). Però, se Lei lo usa al bisogno, a periodi, allora, secondo me, sbaglia. Andrebbe usato regolarmente a dosaggi e a distribuzione giornaliera tali da arrivare ad abbassare i livelli d'ansia in modo duraturo e da ridurre la frequenza degli attacchi di panico; e, a parte lo Xanax, a tale scopo si può pensare anche ad una terapia regolare con un altro ansiolitico sintomatico - a durata d'effetto più lunga, il quale potrebbe "coprirLa" di più. Può aver senso valutare anche l'uso di beta-bloccanti (che possono avere anche essi una attività ansiolitica) - se i valori della pressione arteriosa lo permettono (hanno anche un effetto ipotensivo) e ancora a maggior ragione se per caso si scoprirà che la tiroide è un po' più attiva della norma (perché si usano anche in tali casi). Inoltre, i beta-bloccanti potrebbe essere una soluzione a rischio minore di dipendenza.

Comunque, per quanto riguarda gli ansiolitici del gruppo delle "benzodiazepine" (Xanax ed altri), non bisogna temere che la terapia (regolare e non solo al bisogno) con ansiolitici possa portare ad una maggiore dipendenza rispetto ad uso solo al bisogno: la dipendenza si crea ugualmente se non di più, secondo me, quando si usano tali farmaci al bisogno ma cronicamente, perché allora la persona si abitua a ricorrere a questi nel momento del bisogno, e questa abitudine è un fattore che contribuisce fortemente della dipendenza. Molte persone che assumono gli ansiolitici al bisogno si illudono di non dipendere da questi. Invece, se assunti regolarmente - in modo da non avere quasi l'ansia e gli attacchi di panico - allora - nella quotidianità - la persona non sviluppa questa abitudine di risolvere i problemi emotivi col farmaco.

Ovviamente, i miei suggerimenti relativi ai farmaci e al loro modo d'uso non sono le prescrizioni, ma le osservazioni che faccio, in modo che Lei possa parlarne con il Suo specialista di riferimento.

- per quanto riguarda l'ultimo fattore - quello delle condizioni di vita - è uno dei più importanti. Percepisco in Lei una persona abituata a prendere su di sé alti livelli di responsabilità - senza potere e senza essere abituata a condividerli con qualcuno. Il tutto di sé Lei esprime in poche e laconiche righe. Una persona abituata a "contenere", forse a "limitare" la propria espressività emotiva. Lei scrive che ha un compagno da un anno... Questo è un elemento molto positivo. Non so quale è stata la Sua storia romantica ed intima in precedenza, ma penso che questa vostra attuale relazione può essere considerata un passo avanti, un miglioramento dal punto di vista psichico complessivo, e penso che forse gli anni della psicoterapia non sono stati persi senza un risultato ... Penso che questa vostra relazione, nonostante Lei lo vive con felicità, possa essere per Lei in un certo senso anche una "prova", una "sfida", perché Lei è abituata a gestire le emozioni diversamente, ed ora è in corso un cambiamento, ed i cambiamenti, anche quando sono positivi, possono comportare anche l'ansia.

Penso che la vostra relazione può avere anche una valenza "curativa".
[#7]
dopo
Attivo dal 2014 al 2015
Ex utente
Come prima cosa la ringrazio.
Parlerò con il mio psicologo del suo consiglio.
Mi ha in cura da poco e anche lui con molta pazienza e dedicazione mi sta aiutando.
È' daccordo con lei sull' utilizzo dello Xanax regolarmente infatti da poco lo assumo regolarmente e non più al
Bisogno.
Ho fatto gli esami del sangue a giugno e mi è' stato consigliato una volta l'anno di guardare i valori tiroidei ( l'ecografia da esiti nella norma) ci sono solo linfonodi latero cervicali .
Per quanto riguarda la fibromialgia io sono daccordo... Non esiste !( sono un estetista un pochino di anatomia la so)
Il farmaco che sto assumendo e' anafranil( insieme allo Xanax)
Ma non so se sia autobloccante.
In quanto alla mia persona ha esattamente fatto centro.
Sono così dal l'adolescenza me la sono sempre dovuta cavare da sola.
E i miei rapporti prima erano infondati e mi accontentavo.
La psicoterapia non ha agito sui sintomi ma mi ha aiutato nella conoscenza di me e dei miei limiti.

La ringrazio molto per l'interessamento.
Le saprò dire come procede.


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