Otto anni soffro di ipertiroidismo recidivo

Ho 43 anni e da otto anni soffro di ipertiroidismo recidivo. Il mio endocrinologo mi ha ormai consigliato l'intervento chirurgico, ma visto che, assumendo una pastiglia di tapazole al giorno, riesco a mantenere i valori nella norma la mia domanda è: per quanti anni è possibile assumere questo farmaco? Secondo voi, è proprio il caso di toglierla? Grazie
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Dr. Sergio Di Martino Endocrinologo, Diabetologo 5k 156 33
Dovrebbe darci qualche informazione in piu' sul tipo di ipertiroidismo da cui e' affetto, e la caratteristiche ecografiche della sua tiroide.

Dr. Sergio Di Martino
Specialista in Endocrinologia

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dopo
Attivo dal 2009 al 2020
Ex utente
Soffro del morbo di Basedow e l'indagine scintigrafica ha evidenziato tiroide in sede, di dimensioni modestamente aumentate, con intensa ed omogenea concentrazione intraparenchimale del tracciante. La ringrazio per la sua cortese attenzione.
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Dr. Sergio Di Martino Endocrinologo, Diabetologo 5k 156 33
Il fatto che la patologia si protrae con recidive da cosi' tanto tempo, costituisce una indicazione a trovare una soluzione definitiva al problema. In tal senso la chirurgia o la iodoterapia costituiscono valide soluzioni.
Se la tiroide non e' paricolarmente ingrossata la iodoterapia potrebbe essere la soluzione migliore.
Spetta peraltro all'endocrinologo che la segue una decisione definitiva in tal senso, avendo la possibilita' di valutare direttamente il quadro clinico.
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dopo
Attivo dal 2009 al 2020
Ex utente
Scusi se la disturbo nuovamente ma escludendo la iodoterapia per problemi di esoftalmo, volevo sapere se il caso analogo al mio può essere curato col tapazole a basso dosaggio a vita. La saluto e ringrazio per la sua disponibilità.
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Dr. Sergio Di Martino Endocrinologo, Diabetologo 5k 156 33
Teoricamente non vi sarebbero controindicazioni, ma e' opportuno valutare le alternative se queste possono risolvere definitivamente il problema.
La iodoterapia cosi' come la soluzione chirurgica non e' indicata quando e' presente un'oftalmopatia in fase attiva. Si preferisce infatti stabilizzare prima la problematica oculare prima di qualsiasi approccio terapeutico alternativo. Successivamente alla chirurgia o alla iodoterapia si assume, in genere per un breve periodo, del cortisone.