Una piccola ernia iatale, esofagite

Gentili medici,
sono una ragazza di 28 anni, da circa un anno ho problemi digestivi, con la gastroscopia mi è stata dignosticata, dopo mesi di fastidio e diversi tentativi di terapia (omeprazolo, lucen, motilium), una piccola ernia iatale, esofagite da reflusso di grado 1, gastrite e stomaco ad uncino. inizialmente la terapia è stata noremifa 2 volte il giorno e pantorc 40 1 volta al giorno per un mese poi ridotto a pantorc 20 per un altro mese. finche ho assunto il pantorc 40 le cosa andavano meglio, quando ho ridotto mi sono tornati i sintomi, reflusso acido per ore dopo mangiato, sensazione di strozzamento e bruciore, soprattutto in gola. dopo una visita da un altro gastroenterologo mi è stata modificata la cura, gaviscon advance 4 volte al giorno, peridon 3 volte prima dei pasti e pantorc 40 due volte il giorno per un mese poi ridotto ad una sola. nel frattempo il medico mi ha prenotato una ph impedeziometria 24 ore, che, ha causa delle lunghissime liste di attesa farò tra 3 giorni dopo 3 mesi di attesa.fino a quando sono stata sotto cura i sintomi si erano molto ridotti, ma soltanto stando molto attenta all'alimentazione, in questo periodo ho perso circa 17 kg, le rare volte che ho sgarrato l'ho subito sentito. da cinque giorni ho dovuto sospendere la terapia per la preparazione alla phmetria e, già da un paio di giorni mi è tornato il reflusso e soprattutto i bruciori alla gola e lungo l'esofago fino alla bocca dello stomaco, pur evitando tutto ciò che può provocare il reflusso, sia a livello di cibo che di comportamenti, è possibile che dopo quasi 7 mesi di cura, tra la prima e la seconda, basti sospendere per pochi giorni per ritornare a star male come prima?dovrò restare sotto cura per sempre? alla mia età mi preoccupa dovermi riempire di medicinali... grazie
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Dr. Ettore Vallarino Gastroenterologo 587 19
Gent.ma Signora,
correttamente Le sono stati prescritti ulteriori accertamenti per un più preciso inquadramento della situazione clinica. Le opzioni terapeutiche comprendono sia trattamenti farmacologici personalizzati di mantenimento, sia correzione chirurgica che tecniche endoscopiche per il reflusso gastroesofageo. Cordiali saluti

https://www.medicitalia.it/ettorevallarino

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dopo
Utente
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Gentile Dott. Vallarino,
innanzitutto vorrei ringraziarla per la incredibile celerità nella risposta.
La correzione chirurgica mi è stata da subito sconsigliata perchè la mia situazione non è così grave e mi è stato detto che è una operazione noiosa, con lunghi tempi di recupero e probabilità di totale riuscita non molto elevate. la cosa che mi spaventa un pò è l'alta probabilità di cronicizzazione del problema, il gastroenterologo mi ha detto che nella maggior parte dei casi bisogna imparare a convivere con il reflusso e con tutti i problemi ad esso connessi perchè una guarigione totale è quasi impossibile, è vero questo?
Grazie ancora
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