Fastidio sottoxifoideo

Stet.le
scrissi qualche mese fa per un fastidio sottoxifoideo ricorrente e venni consigliato di eseguire una ECOGRAFIA addome. Fatta e risultante negativa.
Il fastidio sottoxifoideo (senso di gonfiore e pesantezza costanti ma fluttuanti nel tempo per intesità) PEGGIORA.
Ga ormai due mesi il mio medico cambia continuamente farmaci (omeprazolo, lansoprazolo, esomeprazolo) perchè dice che la EGDS (fatta ad aprile) rivela una beanza cardiale ed un modesto reflusso, quindi mi cura per quello. Ma io non sono convinto. Tutti dicono che nel giro di poco la terapia per reflusso dà un qualche risultato, invece io peggioro. Il problema è che i sintomi si differenziano e si aggravano.
Alterno a giorni di leggerissimo fastidio (con cui ho imparato a convivere perchè ce l'ho da febbraio) ad altri in cui il fastidio (quasi mai dolore) risulta al limite della sopportazione....e quel che è peggio è che NON VARIA IN RELAZIONE A QUELLO CHE MANGIO....
L'unico vantaggio ottenuto con la terapia fino ad ora è la scomparsa dei (per la verità rari) dolori retrosternali...
Ho eseguito la ECOGRAFIA ADDOME e ha dato esito negativo: tutto ok....aorta compresa.
Il mio medico ora mi chiede un ECODOPPLER alla aorta....mentre non è propenso a farmi fare una TAC (che io gradirei maggiormente).
Sono moderatamente stanco (da ormai molti mesi) e il mio peso oscilla spesso (entro un range di tre-quattro chili).
Il medico che mi ha fatto la egds ad aprile (e che addirittura non mi avrebbe voluto nemmeno cominciare la terapia con omeprazolo perchè la stimava non necessaria) dice che è inutile fare una EGDS nuova prima di un anno dalla precedente....
Cosa ne pensa?

Grazie
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Dr. Alessandro Scuotto Gastroenterologo, Perfezionato in medicine non convenzionali, Dietologo 6.7k 204 65
Gentile signore,
la sola terapia farmacologica nei confronti del reflusso esofageo si rivela talvolta insufficiente. E' opportuno intervenire con modificazioni dello stile di vita.
A tale proposito le segnalo il link all'articolo presente sul sito
https://www.medicitalia.it/minforma/gastroenterologia-e-endoscopia-digestiva/61-il-reflusso-esofageo.html

Per quel che riguarda l'endoscopia, è verosimile che - in assenza di variazioni significative dei sintomi - non aggiunga molto alla rilevazione precedente. Le consiglio di praticare una visita specialistica gastroenterologica per permettere di valutarne l'opportunità.
Cordiali saluti.

Alessandro Scuotto, MD, PhD.

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