Stipsi ostinata e disturbi intestinali

Salve, sono una ragazza di 20 anni. Fin dall’infanzia ho sofferto di stipsi. Addirittura a dai 12 anni andavo al bagno 1 volta ogni 8-10 giorni con sforzi, sanguinamenti. A 15 anni ho cominciato a soffrire di anoressia, sono calata molto di peso. Da allora ho iniziato a usare il clistere, che in un certo senso mi ha “salvata”, ma ora mi pesa da morire essere clistere-dipendente. Nel 2005 ho cominciato, dopo terapia psicologica ad aumentare l’alimentazione; sono comparsi vari sintomi alquanto fastidiosi: meteorismo, senso di peso, distensione addominale, dolori, senso di ripienezza, nausea che si attenuavano col clistere. Pensavo fossero sintomi passeggeri da incremento di cibo, ma il tutto si è protratto fino ad oggi. Colonscopia: “esame eseguito con difficoltà a causa di numerose circonvoluzioni al sigma, esito negativo”; Manometria: “aumento della soglia meccanica. Nella norma il restante quadro manometrico”; test allergologici e per le intolleranze: negativi; esami delle feci (coprocultura, parassitologico e sangue occulto negativi); esami ematici: negativi; Tubo digerente con pasto baritato: “ transito effettuato in 5 ore senza evidenziare reperti di significato patologico a carico delle anse ileo digiunali peraltro raccolte nello scavo pelvico e difficilmente svolgibili”; ho consultato 4 gastroenterologi e fatto tante terapie e “rieducazioni” inutili. Soltanto il movicol ha aumentato la frequenza evacuativa, ma i sintomi sono rimasti, anzi peggiorati, assieme a un perenne senso di incompleto svuotamento e insoddisfazione. Così ho approfondito… Defecografia: “ Prolasso mucoso intracanalare con formazione al termine di questo rettocele di 15 mm. Discesa anomala durante l’evacuazione di alcune anse intestinali quadro compatibile con enterocele”; Colon Tc: “Sigma tortuoso. Ptosi del colon traverso.” Ho fatto una visita chirurgica. Il chirurgo non ha fatto altro che ripetere quanto scritto negli esiti: “Si, c’è un colon ampio e tortuoso, un dolicosigma, una ptosi… faccia delle camminate, la smetta di fare il clistere e prenda l’olio di ricino”. Umore: a terra, anzi sottoterra. Mi ha proposto di fare il biofeedback, ma dubito che serva a qualcosa dato tutte le terapie che ho fatto, mi conosco troppo bene: sono 5 anni che mi faccio il clistere (da 1,5 litri) e ci impiego sempre più di un’ora perché l’acqua, fa fatica a scendere oppure una buona parte non scende e la devo orinare! Sono disperata soprattutto per i vari sintomi che si presentano dopo già un giorno dal clistere: senso di peso, pienezza, nausea, gonfiore, tensione addominale, difficoltà di respiro, palpitazione. Io non sono un gastroenterologo, ma mi sembra che i problemi siano soprattutto a carico del sigma. Io non capisco: cosa devo fare ancora??
PS: è parecchio tempo che ho un’alimentazione regolare comprendente anche frutta, verdura e molta acqua. Perché il chirurgo non ha fatto nulla? Sono stanca di essere giudicata solo dal mio aspetto, cioè dal fatto che sono molto magra e sono anoressica, non tenendo conto che questi problemi li avevi già da appena nata si può dire! Nessuno mi ha mai preso sul serio, ma io sto davvero male. Ogni volta che incremento l’alimentazione, i sintomi peggiorano. Non so più che cosa fare, sono disperata.
[#1]
Dr. Attilio Nicastro Chirurgo d'urgenza, Colonproctologo, Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente 461 5
Cara Utente,
credo di capire le sue perplessità ma sono in pieno accordo che una terapia riabilitativa del pavimento pelvico con l'ausilio anche del freelax e dell'ExMI potrebero giovare al suo caso. La terapia riabilitataiva è sicuramente la strada più lunga ma vista la sua giovane età è quella da percorrere insieme al giusto stile di vita raggiunto.
Dott. Attilio Nicastro
www.attilionicastro.it

[#2]
dopo
Attivo dal 2007 al 2008
Ex utente
Ma in che cosa consiste questa terapia riabilitativa? Quanto può durare una terapia di questo tipo? Ed è certo che risolverà tutti i miei problemi e farà scomparire tutti i miei sintomi? Insomma alla fine del percorso starò davvero bene? E se non dovesse funzionare?
Ma se funziona, in un futuro lontano potrebbero ricomparire i sintomi? Immagino che il prolasso, il rettocele e l'enterocele rimarranno comunque, vero? Perdono per la sfilza di domande!
[#3]
Dr. Attilio Nicastro Chirurgo d'urgenza, Colonproctologo, Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente 461 5
Cara Utente,
le sue domande sono tutte lecite, purtroppo darle una risposta richiederebbe uno spazio semi-congressuale. Posso solo rispondere che la rianbilitazione del pavimento pelvico è efficace per la risoluzione della stipsi espulsiva. Certamente non potrà risolvere i difetti anatomici (rettocele, prolassi) ma agisce solo sul sintomo. I protocolli dia riabilitazioni adottati sono doversi a seconda dei centri di riabilitazione e le tecniche maggiormente utilizzate sono fisiokinesiterpia, elettrosytimolazione e biofeedback.
Cari saluti
Dott. Attilio Nicastro
www.attilionicastro.it
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