Stitichezza in vacanza

Gentili dottori,
ho 26 anni e da parecchi il problema di non riuscire a defecare quando mi trovo in vacanza. Per la verità è un fastidio che mi capita anche quando cambio orari delle attività durante il giorno. Se ad es. trascorro una giornata fuori casa, magari alzandomi presto e partendo subito dopo colazione non riesco ad andare in bagno.
In vacanza ovviamente la cosa è maggiormente problematica, perchè accanto al disagio di non riuscire ad espellere le scorie ho anche il fasidio di gonfiare molto come conseguenza del problema. Anche usando i rimedi che normalmente uso a casa quando di tanto in tanto ho problemi di stipsi (un anno fa in particolare, ma per problemi di tiroide che ora ho risolto) come ad es. pastiglie a base di liquirizia comprate in erboristeria o tisane,sempre alla liquirizia, non riesco ad avere successo. Il massimo che ottengo è un "sassolino" ogni tanto. Questa settimana ho passato qualche giorno fuori casa. Ho portato (per non lasciare niente di intentato) le supposte di glicerolo.Le aveva usate mio padre prima di effettuare un esame in ospedale, per il quale doveva essere a stomaco completamente vuoto. Su di lui hanno fatto effetto in una mezz'oretta.
Non hanno fatto effetto alcuno sulla sottoscritta. A questo punto vi chiedo: cosa dovrei fare per evitare questo fastidio che mi affligge fuori casa? Sinceramente pensavo che almeno la supposta mi avrebbe aiutata. Vi ringrazio e scusate per la domanda imbarazzante.
Aggiungo che durante le vacanze cammino molto (quasi tutto il giorno, perchè mi piace la vacanza "culturale"), bevo tanta acqua, ovviamente mangio un po' meno del solito, per evitare di appesantirmi (nel senso che normalmente seguo una dieta con primo e secondo a pranzo e pane e contorno la sera, piu' frutta e verdura abbondante, mentre in vacanza faccio una dissociata, evitando quasi sempre la pasta perchè se non ben cucinata non mi piace).
Maria R.
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Dr. Attilio Nicastro Chirurgo d'urgenza, Colonproctologo, Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente 461 5
Cara Maria,
esistono vari tipi di stipsi e ognuna di loro prevede un adeguato trattamento. La sua, come scrive, non ebra essere una semplice stipsi "del viaggiatore" e pertanto è opportuno un adeguato approfondimento diagnostico. Consulti uno specialista e non faccia abusi di purghe e di automedicazioni.
Cari saluti
Attilio Nicastro
Chirurgo Colonproctologo
www.attilionicastro.it
www.ildononegato.com

[#2]
dopo
Utente
Utente
La ringrazio per la risposta,
devo parlarne ad un gstroenterologo o a qualche altro tipo di medico specialista?

Maria
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Dr. Attilio Nicastro Chirurgo d'urgenza, Colonproctologo, Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente 461 5
Cara Signora Maria,
lo specialista può essere anche il gastroenterologo oppure un colonproctolgo.
Cari saluti
Attilio Nicastro
Chirurgo - Colonproctologo
www.attilionicastro.it
www.ildononegato.com
[#4]
dopo
Utente
Utente
Gentilissimo dottore,
ho fissato una visita per domani pomeriggio, nel frattempo le vorrei chiedere una cosa, avendone sentito giusto parlare ieri in televisione.

Poichè nel corso dell'ultimo anno ho dovuto seguire cicli antibiotici e prendere anche degli antiinfiammatori, sotto prescrizione medica, ho seguito meno di un mese fa un ciclo di fermenti lattici, al fine di ripristinare la flora batterica.
Ieri in televisione, una dottoressa consigliava di prendere i fermenti ogni giorno.
LA cosa mi ha lasciata un po' perplessa, normalmente sulle confezioni dei fermenti è indicato al massimo di ripetere il ciclo dopo un intervallo di alcuni mesi e allora forse la dott.ssa si riferiva a quei fermenti in bottiglia, tipo yogurt?

Un'altra cosa che le vorrei dire, giusto per farmi un quadro della situazione gia' prima di andare domani a visita: da un mesetto a questa parte sto avvertendo un fastidio che inizialmente imputavo a fattori occasionali, ma che evidentemente non sono cosi' temporanei.
Sono sempre stata abituata ad evacuare almeno 2 volte al giorno, da qualche anno ho iniziato ad avere problemi, almeno risolti, per quello che riguardava la defecazione al mattino, assumendo eutirox, visto che ho scoperto qualche mese fa di essere in ipotiroidismo subclinico.
Ora pero' al mattino, dopo colazione, andando in bagno mi accorgo di non riuscire a liberarmi del tutto e spesso devo ritornarvi due volte. Inoltre la consistenza delle feci non è sempre uguale, a volte marrone piu' chiaro, altre volte piu' scuro, a volte piu' compatte, altre volte quasi come fossero liquide.
Dopo il pranzo invece gonfio visibilmente all'addome (specialmente la pancia diventa molto gonfia) e pur sentendo di avere delle feci da espellere, non riesco. Faccio degli sforzi nel tentativo, ma non riesco a capire se sia un problema di durezza delle feci (visto che di tanto in tanto riesco ad espellere dei piccoli "sassolini") oppure di muscolatura che non funziona a dovere (ma al mattino allora come mai riesco ad andare in bagno?) Se provo a sforzarmi troppo ho dolore e quindi lascio perdere.
Arrivo quindi al dopocena con una pesantezza tremenda, un gonfiore evidente e l'aspetto, anche psicologico, di non sentirsi "libera".
Non ho normalmente mal di stomaco o di pancia, nè rumori interni a questi organi, non presento segni esterni di un possible reflusso (non erutto, non ho mal di gola continuo e via dicendo).
Una cosa che ho notato l'ultima volta che ho dovuto assumere un antiinfiammatorio è stato un forte buciore al momento in cui lo stesso mi è arrivato nello stomaco, si è placato qualche minuto dopo. Vorrei sapere se a questo punto ci sia il rischio di una qualche ulceretta.
SCusandomi per essermi dilungata la ringrazio e porgo cordiali saluti

Maria R.
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Dr. Attilio Nicastro Chirurgo d'urgenza, Colonproctologo, Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente 461 5
Cara Signora Maria,
le sue richieste sono un tantino varie. Riguardo l'assunzione degli antinfiammatori questi possono dare disturbi gastrici ma in prima ipotesi pensare all'ulcera è veramente azzardato. Cerchi di parlarne con il suo curante che le darà i giusti consigli sull'assunzione di questi farmaci. Riguardo i disturbi più strettamente intestinali questi possono essere correlati a una sindrome del colon irritabile anche se questa diagnosi deve essere confermata solo da uno specialista che prescriverà anche una adeguata terapia.
Cari saluti
Attilio Nicastro
Chirurgo Colonproctologo
www.attilionicastro.it
www.ildononegato.com
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dopo
Utente
Utente
Gentilissimo dottore,
la ringrazio, la sua teoria sul colon irritabile coincide con quella della specialista che mi ha visitata ieri, anche se in attesa della colonscopia è solo una "diagnosi ipotetica". Per i dolori la dott.ssa pensa ad una colite leggera, ma siamo in attesa di ecografia e colonscopia.
Ringraziandola per la gentilezza e la precisione nel rispondermi (oltre che per avermi suggerito una visita specialistica) le auguro un buon fine settimana.

Maria R.