Febbre intermittente da 11 giorni

Gentili Dottori, ho bisogno di ricevere un consulto urgente per mia madre, soggetto donna 54 anni sovrappeso intorno ai 95kg. Settimana scorsa ha cominciato con spossatezza, tosse e febbre intermittente fino ad un massimo di 38.8. E' andata dal medico curante dopo 5 giorni, che le ha richiesto una radiografia dalla quale è venuta fuori "Marcata accentuazione e disordine del disegno polmonare con chiazze di addensamento e tenui opacità da meglio definire con TC. lli addensati. conservato il rapporto cardiotoracico". A cui ha fatto seguito la Tac: L' esame TC del torace condotto con tecnica spirale senza Mdc ha evidenziato: multiple ed estese aree focali di addensamento alveolare confluenti in entrambi i campi polmonari a margini sfumati e con pervietà dell'albero bronchiale, ispessimento dell'interstizio con aspetto a "vetro smeriglio". linfonodi iperplastici a sede mediastini e del cavo ascellare, bilateralmente. Vettore tracheale in asse. Non segni da versamento pleurico. Il reperto va integrato con visita specialistica, esame dell'espettorato e correlazione anamnestica. Il medico le ha dato rocefin per 15 gg. bentelan, ma la febbre intermittente (sempre fino a 38,5) dopo 5 gg di somministrazione farmaci, continua a ritornare la sera. Dagli esami del sangue, l'unico valore che risulta fuori norma è la VES a 56. Il suo medico dice di non sapere come mai la febbre non va via da 11 giorni ormai. Pensa ad una intossicazione epatica da farmaci. Cosa dobbiamo pensare? Posso chiedere una vostra ipotesi? Grazie a tutti coloro che risponderanno.
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Dr. Marco Bacosi Gastroenterologo 29k 1.1k 12
Non credo all'intossicazione.
In ogni caso per accertarsene basta eseguire transaminasi, fosfatasi alcalina, GGT, bilirubina totale e frazionata ecc.
Cordiali saluti!

MARCO BACOSI MD PhD
Spec. in Gastroenterologia ed Endoscopia Digestiva
Dott. di Ricerca in Fisiopatologia Chirurgica e Gastroenterologia

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Utente
Utente
Gentile Dottore, le scrivo per aggiornarla in merito alla situazione di mia madre. E' stata ricoverata sabato 02/09 in ospedale con codice rosso e saturazione a 73. Fin dalla mattina di sabato, in ospedale hanno cominciato con gli antibiotici e i test per la polmonite virale (pensavano alla legionella). Aggiornamento martedì, non è legionella e febbre sparita fortunatamente. I medici brancolano nel buio e pensano di contattare un epidemiologo perché non si conosce l'origine della polmonite. Premetto che a seguito delle somministrazioni antibiotiche (cambiate 3 volte nell'arco di 4 giorni) la situazione, a detta loro, è impercettibilmente migliorata anche se mia madre continua a non avere sufficiente saturazione senza maschera d'ossigeno. Preciso che lei non è mai partita per l'estero e non ha frequentato luoghi insoliti, ha trascorso praticamente tutto agosto in casa con i familiari senza incontrare estranei. Cosa potrebbe essere? Cosa mi consigliate di fare? La sanità a Napoli è disastrosa ed incredibilmente lenta. Grazie per le vostre risposte. Saluti
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Dr. Marco Bacosi Gastroenterologo 29k 1.1k 12
Sicuramente una polmonite.
Occorre individuare l'organismo responsabile.
Da Roma non posso dire di più.
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Gentile Dottore, certo, immaginavo i limiti di un consulto a distanza. Mi chiedevo come mai, i medici qui, vanno a tentoni. Se esistono degli esami di sorta, perché non vengono eseguiti d'ufficio? Grazie mille
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Dr. Marco Bacosi Gastroenterologo 29k 1.1k 12
E come posso saperlo??????
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Grazie lo stesso. Buon Lavoro