Sospetto hcc


> > Egregio Dott.
Spulciando qua e la su internet ho trovato molto interessante il
> vostro sito e anche la possibilità di poter chiedere un parere.Ho 41 anni e vorrei spiegarle la mia situazione. Qualche
> tempo fa, esattamente luglio-agosto 2008, sentivo dei dolorini in
> corrispondenza dell'osso pubico, ma niente di insoportabile.
> Sottolineo che una volta alla settimana gioco a calcetto. Visto il perdurare ne ho parlato col medico che mi ha prescritto un'eco addome completa. Il
> risultato non ha trovato niente di rilevante nella parte bassa
> dell'addome, ma ha evidenziato una lesione al fegato: "fegato di
> dimensioni regolari (dm Lgt emiclaveare dx16cm) ad ecostruttura
> nella norma; si osserva nel VII S una formazione isoecogena lievemente
> disomogenea, rotondeggiante (dim 20x24mm) con vascolarizzione al
> suointerno a decorso radiale (iperplasia nodulare focale?; utile
> eseguire ulteriori accertamenti diagnostici).Vene sovraepatiche di
> calibro e decorso regolare (flusso trifasico al Doppler).Colecisti in sede
> normodistesa alitiasica." Segue la descrizione degli altri organi. Il
> referto datato ottobre 2008. Mi sono rivolto, su consiglio del mio medico, ad un epatologo del che mi ha prescritto una batteria di esami del sangue con tutta la funzionalità epatica inclusi i markers tumorali. Non è scaturito niente di significativo. Inoltre va sottolineato che: non fumo, non bevo, non ho contratto il virus dell'epatite; svolgo però un lavoro, in campo aeronatico, che mi espone da numerose sostanze chimiche tossiche nocive alcune delle quali cancerogene (R45, R49), polveri di metalli (leghe di alluminio,
> acciaio e titanio).
> L'epatologo mi ha prescritto una tac al fegato con mezzo di
> contrasto eseguita a metà dicembre 2008 il cui referto:
> "esame eseguito con tecnica trifasica. L'indagine ha posto in
> evidenza nel VII segmento epatico, di una formazione (diametro massimo
> mm26), che evidenzia precoce e disomogeneo c.e. dopo M.d.C e rapido
> wash-out : tali caratteristiche t.d. metriche appaiono in prima
> ipotesi ascrivibili per le sue caratteristiche contrastografiche ad HCC:
> utile valutazione bioptica. Non si rilevano ulteriori alterazioni t.d.
> metriche del parenchima epatico. Regolari, nelle scansioni acquisite,
> milza, reni (presenza di minuta formazione cistica a carico del rene
> sn) e i surreni. Pancreas di normale morfologia. Non significative
> lesioni linfonoidali."
> Dopo questo referto, non volendo credere ai suoi occhi, l'epatologo
> è corso in radiologia e ha analizzato le immagini col radiologo e sono
> giunti alla conclusione che bisognava eseguire una risonanza magnetica
> con mezzo di contrasto: eseguita due giorni dopo. Il referto dice
> testualmente:" Nel VII segmento epatico lesione rotondeggiante
> (mm26x23), ipointensa in T1, iperintensa marcata in T2, con enhancement
> disomogeno arterioso e venoso, senza evidente wash-out tipico per HCC,
> isointenso in fase tardiva e ipointensità in fase dii escrezione
> epato-biliare. Tali reperti sono di non univoco significato (angioma
> atipico? HCC ben differenziato?); si consiglia pertanto valutazione clinico-
> laboratoristica e, a giudizio clinico, completamento con esame PET-TC
> per evitare l'esame bioptico di prima istanza per il rischio di
> sanguinamento. Non ulteriori lesioni focali epatiche. Vena porta
> regolare. Colecisti distesa, alitiasica".
> Quindi, avendomi sconsigliata la biopsia, l'epatologo mi ha
> prescritto l'esame sottolineato in RM da eseguire presso............, unico centro regionale ad eseguirlo. A tutt'oggi non non posso effettuare tale metodica in quanto, a detta dei medici del centro PET, non idonea per quella patologia e vorrebbero che il medico prenda contatti per definire meglio la
> questione.
> Ora, le dico che ho molta paura e che il tempo sta passando. Chiedo a
> voi, che sicuramente avete avuto esperienza in merito, come mi devo comportare e se ci sono altre
> indagini che devo eseguire o se devo chiedere di fare la biopsia da
> tutti sconsigliata. Oppure se mi devo rivolgere ad altro centro
> specializzato in materia. (qual'è il centro di riferimento per il mio problema?). O se, da quanto descritto nei tre referti trapela qualcosa di comune tale da poter stilare una diagnosi. Nel frattempo ho
> ripetuto gli esami del sangue con i markers, ma tutto a posto.Altro particolare che, ringraziando il cielo, è del tutto asintomatico.
Non so se la branca medica a cui fare le domande sia quella più appropriata; nel caso non lo fosse, vorrei il mio quesito venga posto alla specialità medica più appropriata e a quanti vorranno darmi una mano.
La ringrazio, e vi ringrazio, per il tempo che vorrà (vorrete) dedicarmi e gli eventuali consigli.
[#1]
Dr. Alessandro Scuotto Gastroenterologo, Perfezionato in medicine non convenzionali, Dietologo 6.7k 204 65
Gentile signore,
la biopsia isolata è, in questa situazione, sconsigliata. Penso che sia opportuno discutere con il collega specialista che la segue (e del radiologo che ha eseguito la RM e che consiglia la PET) l'opportunità di riferirsi ad un centro extraregionale.
Cordiali saluti.

Alessandro Scuotto, MD, PhD.

[#2]
dopo
Utente
Utente
Egregio Dott. Scuotto la ringrazio inanzittutto per avermi risposto e per il parere dato.
A tal proposito, le chiedo quale è il centro è più idoneo per il mio caso?. Ed inoltre, se i medici che mi seguono mi contattano per eseguire la TAC-PET o la sola PET come mi devo comportare?. Mi consiglia di eseguirla o di prendere tempo e nel frattempo contattare il centro che magari Lei mi consiglia.
Se, nel peggiore delle ipotesi, fosse Epatocarcinoma quale è l' evoluzione in un paziente della mia età?.
Soprattutto tendo a ribadire a cosa serve diagnosticare una lesione di natura da determinare in tempo se poi di tempo se ne perde così tanto per capire esattamente di cosa si tratta. Credo di aver passato, a livello psicologico, di stress, di notti insonni il peggior periodo della mia vita.
La ringrazio ancora
[#3]
Dr. Alessandro Scuotto Gastroenterologo, Perfezionato in medicine non convenzionali, Dietologo 6.7k 204 65
Gentile signore,
come comprenderà non è utile elaborare una discussione prognostica su di una ipotesi diagnostica, ma è importante fare i passi necessari per giungere alla diagnosi.
So che il dubbio diagnostico pone ansia e disagio, ma lasci da parte il "se fosse", la sua condizione clinica e gli esami di laboratorio sono confortanti, la lesione epatica merita approfondimento e i colleghi non si sono sbilanciati in una definizione certa, ma hanno contemplato, tra le varie, una possibilità neoplastica. Proprio per questo è importante approfondire.
La scelta di un centro altrnativo fuori regione penso che sia opportuno concordarla con il collega che l'ha seguita a tutt'oggi. Tuttavia per suo maggior conforto le consiglio di inviare il suo post anche ai colleghi della specialità di radiologia o di radiologia interventistica del sito che hanno maggior competenza per poterla indirizzare.
Ci tenga aggiornati e cordiali saluti.
[#4]
Dr. Alessandro D'Angelo Oncologo 2.8k 64 17
Non mi resta che concordare col il collega Scuotto.
Formulare delle diagnosi per email è impossibile come pure eventuali previsioni terapeutiche in assenza di diagnosi.
Mi chiedevo, forse mi è sfuggito, se negli esami del sangue avesse fatto i seguenti marcatori ed il loro risultato (alfa fetoproteina, Ca 19.9, CEA), tenendo conto che essi orienatno ma non sono conclusivi.

Mi permetto di suggerirle, conoscendo da isolano il problema logistico legato agli spostamenti, la possibilità di contattare ulteriori centri utilizzando consulti con telemedicina (invio delle immagini per via telematica) e riservando eventuale suo viaggio in caso sia necessaria la sua presenza (approfondimento diagnostico etc etc).

Cordiali Saluti
Dr. Alessandro D'Angelo
(email: alessandro.dangelo@grupposamed,com)

[#5]
Dr. Raffaele Prudenzano Radiologo interventista, Radiologo, Angiologo 543 21 27
Dopo rivalutazione di alfa fetoproteina, Ca 19.9, CEA io consiglierei di ripetere una RM epatica (è di più facile accesso) presso un'altro centro anche in Sardegna ma con macchine ad alto campo-gradienti (1,5T) .Ribadisco che sono rari gli HCC su fegato sano (in genere su HB-CV+ e epatopatia alcolica).Non vi è correlazione con le sostanze sopracitate.Potrebbe trattarsi di un adenoma o ipertrofia nodulare focale (lesioni non maligne) o al massimo di un HCC localizzato fibro-lamellare "a basso grado".Già con una RM ripetuta, ben fatta e a distanza di almeno 30 gg dalla prima, si possono avere molte informazioni in più.Puntare la PET è secondo me, in questa fase, un po "eccessivo" visto che stiamo parlando di comportamenti da lesione verosimilmente non maligna.
Oltretutto la PET è estreamanete sensibile ma non molto specifica sulla diagnosi di natura.In pratica con la PET si rischia di "vagare" per l'Italia ma senza una diagnosi di natura.Se persistono dubbi dopo la II risonanza considerare la possibilità di integrare con un ecorafia con mdc.
Ci tenga informati noi siamo qui a consigliarLa al meglio

DR Raffaele Prudenzano
Alta Prof. in Rad. Vasc. e Interv.UOC di Neuroradiologia H. V Fazzi Lecce

[#6]
dopo
Utente
Utente
Ringrazio ancora tanto tutti i medici che stanno prendendo e si prenderanno a cuore il mio problema. In particorare il dott. Scuotto. Dott. D'Angelo e Dott. Prudenzano.
Voglio sottolineare che i markers sono stati ripetuti due volte a distanza di un mese e sono tutti nella norma, così anche gli esami riguardanti la funzionalità epatica.
Oggi, ho voluto chiedere un consulto ad un altro epatologo, che lavora presso un centro ad alta specializzazione, responsabile dei trapianti . Ha letto tutta la documentazione, mi ha fatto una visita generale e non ha stilato una diagnosi lasciandosi tutta la documentazione per valutarla col suo staff medico. Mi ha confortato dicendomi che probabilmente dovrebbe trattarsi di lesione benigna. Stasera, con molto anticipo rispetto a quanto mi aveva detto (sabato), ho avuto la suo responso al telefono. Dovrebbe non trattarsi di HCC per il suo wash-out non così immediato, che però non si tratta del classico angioma è da escludere l'iperplasia. Il suo consiglio sarebbe di eseguire, il 19 corrente mese, la biopsia ecoguidata da eseguire con ago sottile. Mi è stato inoltre detto che l'eco con mezzo di contrasto per non dire la PET non sarebbero sufficenti per una diagnosi certa e che si vorrebbe escludere anche la possibilità che si tratti di una forma di tumore, raro, che si sviluppa in età giovanile. Gli ho prospettato le paure nell'eseguire la biopsia: possibilità di sanguinamento, necrosi e correggetemi se sbaglio, nel caso di HCC non ci sarebbe la possibilità di indurre metastasi?. Mi è stato risposto che se tale metodica viene eseguita da mani esperte, non ci dovrebbero essere problemi.
Il quadro quindi non si è chiuso neanche oggi. Ora devo parlare di questo responso con i medici che mi hanno seguito dall'inizio (spero di no creare un incidente diplomatico). E se loro insistono per la PET.
Quale è la strada giusta?. PET o BIOPSIA?.

[#7]
Dr. Raffaele Prudenzano Radiologo interventista, Radiologo, Angiologo 543 21 27
Gentile Utente.Io esegue rutinarimant biopsie epatiche da circa 10 anni con guida "imaging" (TC-ECO-Scopia ecc).
IO al posto suo eseguirei sicuramente una biopsia ecogudata cone ago tanciante-semiautomatico da 18-20 G
L'approccio percutaneo alle lesioni focali epatiche è stato rivoluzionato da due elemeti fondamentali
1) l'ecografia
2)i nuovi agi
Con riferimento a questi ultimi si è assistito a un notevole progressivo cambiamento tecnologico con agi sempre più sottili ma "a buona capacità tissutale".
Pensi che alcune volte (pazienti allergici) non è stata eseguita neanche anestesia locale ( ago 20G).
Un tempo (fino a 10 anni fa) su pungeva il fegato con aghi trancianti da 14 G (vere spade!!) con una esperienza sui centraggi ecografici che non è assolutamente quella odierna!!
Con aghi da 18-20 G, (più è alto il numero minore il calibro esterno) in mani esteperte, non sono praticamente contemplate comlicanze (neanche minori!).Ma neanche dolore!!!
Per rendere ancora l'idea gli agi da puntura (quelli per il "culetto" per intenderci) hanno lo stesso calibro esterno!!!
A disposizione
[#8]
Dr. Alessandro D'Angelo Oncologo 2.8k 64 17
Concordo con il collega; la biopsia porrebbe fine a tutte le varie ipotesi, con un rischio minimo.

[#9]
dopo
Utente
Utente
Ancora un grazie ai medici che hanno voluto rispondere e consigliarmi. Sicuramente si arriva dal medico che ci segue con un'arma in più: l'informazione e quindi la possibilità di discutere anche altre metodiche.
Volevo chiedere al Dott. Prudenzano di chiarirmi questa frase "Oltretutto la PET è estreamanete sensibile ma non molto specifica sulla diagnosi di natura.In pratica con la PET si rischia di "vagare" per l'Italia ma senza una diagnosi di natura". Significa forse che la Pet non è specifica per questa patologia. Ossia che l'HCC non capta il glucosio di contrasto?
Oggi ho informato di ciò il mio epatologo, come è stata informata la dottoressa che ero già seguito da un altro medico. Ha ascoltato e la sua risposta è stata che ora dovrei decidere io tra la proposta della Pet e la biopsia e comunque nel frattempo, visto che dalla scoperta a Ottobre 2008 a oggi sono passati quasi tre mesi, di eseguire un'ecografia da mani molto esperte . Gli ho parlato dell'eventualità di asportare la lesione e la sua risposta è stata che per il momento non se ne parlava. Poco dopo sono stato contattato dal radiologo che mi ha fissato un appuntamento con la Dott....., lunedì mattina, per un consulto in Medicina nucleare per porre le basi per effettuare la Pet. Anche al radiologo ho riferito della visita con la dott.ssa .... ed è rimasto un pò scocciato quando gli ho chiesto come mai pochi medici proponevano la Pet e se magari ci sono delle controindicazioni particolari. Ha tagliato dicendo che quella era la loro proposta e che la biopsia viene dopo gli esami non invasivi e che con ago sottile loro non la effettuano e quindi non mi è stata nemmeno proposta. Non tralasciando poi, le possibili conseguenze. Credo ora, che se riesco ad effettuare la Pet prima di lunedì 19 mi sa che mi ci sottoporrò e lascerò aperto il canale della Biopsia e comunque lunedì sera effettuerò l'eco con contrasto.
Altra domanda che mi pongo e se esistono markers molecolari come per altre patologie.
Ancora grazie
[#10]
Dr. Raffaele Prudenzano Radiologo interventista, Radiologo, Angiologo 543 21 27
Elevato metabolismo indica elevata tendenza alla mitosi cioè HCC,molte metastasi,canco-cirrosi,ascesso epatico non colliquato ecc.Basso metabolismo (glucosio) indica scarsa tendenza a mitosi:lesioni benigne in genere tra cui gli angiomi.
Quindi la PET discrimina benignità/malignità (a parte l'ascesso)ma non per forza diagnosi di natura.Alcuni HCC basso grado non metabolizzano significativmente (ma sempre HCC sono).Esistono mezzi di contrasto epatospecifici per RM che possono sostituire la PET.La PET non è invasiva però si deve per forza intrdurre nell'organismo una sotanza radiattiva.Con la RM invece no.Solo liquido di contrasto.
Infine, biopsia ecogudata con ago sottile=nome e cognome della lesione senza introdurre sostanze radiattive.
Ma qui ci vuole un operatore esperto.Questo si.
A disposizione
[#11]
dopo
Utente
Utente
Egregi dott. Scuotto, Prudenzano, D'angelo.
Vi voglio aggiornare su quanto è successo ieri, 12/01/09.
Ho effettuato una Ecografia con contrasto al fegato da uno specialista molto quotato in Sardegna e credo non solo, dott. Mi.........
La mia situazione gli era stata anticipata al telefono da mia moglie, così anche le due ipotesi per ottenere una diagnosi: Pet o Biopsia (quest'ultima programmata per il 19/01/09).Ha analizzato le immagini TC ed Rm con particolare attenzione e già lì sottovoce sussurrava come hanno fatto a diagnosticare un HCC. Successivamente mi ha sottoposto ad una lunga ecografia dell'addome e già le sue parole sono state più eloquenti "è un'angioma ad alto flusso, ma vediamo col contrasto". Anche in questo caso l'eco è stata lunga e dettagliata con un numero considerevole di volte che ho dovuto trattere a lungo il respiro. Ecco la diagnosi finale: "Il fegato è nei valori della norma per dimensioni (mm. 134 nel diametro longitudinale massimo). Si rileva una discreta disomogeneicità dell'ecostruttura. In corrispondenza del segmento 7, si rileva una lesione focale ad ecostruttura solida iperecogena lievemente disomogenea di circa mm24x16x25 nei diametri massimi. All'esame ecotomografico con mezzo di contrasto ed imagin armonico e fondamentale non lineare, tale formazione presenta in fase arteriosa precoce e disomogeneo enhancement a rim seguito da un rapido enhancement della lesione che nella fase intermedia arteriosa mostra un vaso centro-lesionale. In fase portale e parenchimografica tardiva, tale formazione presenta un enhancement superiore al parenchima circostante con alcune componenti disomogenee nella porzione centrale. Tale reperto è da porre in relazione a formazione angiomatosa ad alto flusso con verosimile fistola artero-portale centro-lesionale. Per un 'ulteriore valutazione dell'evoluzione di tale reperti si consiglia follow up ecografico. .........(segue descrizione altri organi).
Al medico ho chiesto ripetute volte se fosse il caso di continuare con biopsia o altro. La sua risposta è stata che è necessario un controllo ecografico a distanza addirittura di sei mesi.
Ho comunicato personalmente questi dati ai due epatologi che mi hanno seguito, nonchè al radiologo e al medico con cui oggi avrei avuto un colloquio per effettuare la Pet. Questo medico addirittura mi prospettava, se non fosse per il referto dell'eco con contrasto, non più la Pet, ma la marcatura dei globuli rossi.
Speriamo che sia finita così. Credo, in questo periodo, di aver perso 20 anni della mia esistenza. Ho capito tantissime altre cose.........
Vi ringrazio ancora e per l'ennesima volta vi chiedo un parere in merito.
[#12]
Dr. Alessandro Scuotto Gastroenterologo, Perfezionato in medicine non convenzionali, Dietologo 6.7k 204 65
Gentile signore,
le rispondo da clinico. Allorché si richiede un'indagine strumentale (o analisi di laboratorio), noi clinici poniamo una domanda; quando un collega esperto in diagnostica per immagini si sbilancia in maniera precisa sull'orientamento diagnostico, dà una risposta.
Questa articolazione fra domande (poste corettamente) e risposte (ottenute in maniera chiara) ci permette di porre diagnosi o, per lo meno, di consolidare un orientamento diagnostico.
Nel suo caso vi è finalmente accordo tra la diagnostica ecografica, la sintomatologia clinica e le analisi di laboratorio. Ovviamente ciò non ci autorizza a trascurare ipotesi differenti, ma con giudizio. Seguire nel tempo gli aspetti di laboratorio e rivalutare all'opportuna distanza l'ecografia, mi sembra sensato.
Mi spiace che la vicenda abbia avuto dei risvolti di ansia e di preoccupazione e le auguro di recuperare la serenità.
Cordiali saluti.
[#13]
Dr. Raffaele Prudenzano Radiologo interventista, Radiologo, Angiologo 543 21 27
Vi sono a questo punto vari "indizi" che indicano la benignità della lesione.La non variazione volumetrica nel tempo,gli antigeni assenti,l'ecografia con contrasto (angioma da alto flusso) ecc ecc.La biopsia potrebbe essere addirittura evitata.Lo tenga sotto osservazione (anche una ecografia semplice ogni mese) ripetendo solo l'ecocontrasto fra 6 mesi come ha detto il collega che, dal referto eseguito, dimosta una grande esperienza e capacità (fidatevi di lui).
Ovviamente tutte queste sono osservazioni che "si evincono" dal post in esame,non per conoscenza effettiva dl caso, rimanga chiaro!
A disposizione.
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