In retroversione si osserva ernia iatale da scivolamento delle dimensioni di 2-3

Egregi Dottori,

riproduco in un messaggio autonomo quanto già riportato in risposta ad un mio precedente quesito per ricevere una Vostra opinione.

Ieri, dopo due anni di quasi quotidiani bruciori e malesseri vari allo stomaco, ho effettuato la gastroscopia, della quale riporto il referto:

"Esame condotto fino al duodeno II porzione. Esofago regolare. Cardias beante linea Z iperemica, alla distanza di 38 cm. Stomaco con aspetto edematoso in sede antrale, contiene reflusso biliare. In retroversione si osserva ernia iatale da scivolamento delle dimensioni di 2-3, 5 cm. Si eseguono biopsie multiple. Duodeno regolare".

Atteso che mancano i risultati delle tre biopsie effettuate, cosa si può concludere intanto? Si tratta di qualcosa di grave?
Per risolvere quanto riscontrato sarà sufficiente una terapia medicinale?

Vi ringrazio per la competenza e disponibilità dimostrate.
Distinti Saluti.
[#1]
Dr. Andrea Bellacci Chirurgo generale, Senologo 41 1
Stia tranquilla, l'esame indica che ha una esaofagite da reflusso da ernia jatale con cardias tendenzialmente aperto. il cardias e' una specie di valcvola posta fra l'esofago e lo stomaco. nel suo caso e' un po incontinente e permette il passaggio in alto dei succhi gastrici, che sono un po irritanti.
Si rivolga al suo medico appena avra' la risposta dei prelievi biopstici eseguiti, per un po' di terapia antiacida. Se Lei e' in sovrappeso utile normalizzazione del peso corporeo, alimentarsi almewno tre ore prima di coricarsi e posizione elevata del tronco.

cordiali saluti

Dr Andrea Bellacci

[#2]
dopo
Utente
Utente
Egregio Dott. Bellacci,

La ringrazio per avermi risposto.
E' stato molto chiaro nella Sua spiegazione.

Preciso che sono di corporatura magra e che da sempre cerco di controllare la mia alimentazione, evitando o limitando il consumo di cibi fritti, grassi o potenzialmente irritanti.

Intrapresi una cura a base di antiacido (il Sucralfato) in seguito all'ennesima gastroenterite lo scorso novembre, ma con pessimi risultati (acutizzò i disturbi allo stomaco).
Mi auguro che questa volta mi sia prescritta una cura adatta al mio caso.

La ringrazio nuovamente.
Distinti Saluti
[#3]
Dr. Andrea Bellacci Chirurgo generale, Senologo 41 1
I farmaci utili per lo stomaco sono di diverse 'famiglie':
-quelli che fanno un effetto barriera (sucralfati e simili);
-quelli che inibiscono la produzione di acido (inibitori di pompa protonica tipo omeprazolo e derivati);
-quelli che favoriscono la motilità intestinale/gastrica (poco specifici in genere metoclopramide, domperidone, e consimili)

E' utile in genere iniziare da quelli più semplici e meno costosi, per poi aggiungere qualcosa.
Sta di fatto che Lei ha una ernia jatale. Se con i farmaci, la postura, la dieta, l'astensione da fumo, caffe' the non risolve molto, l'unica soluzione e' una correzione chirurgica del difetto, anche per via laparoscopica. La scelta chirurgica deve però essere un punto di arrivo.

La invito, oltre a d avere fiducia in chi la cura, anche ad intraprendere la vita con più serenità: aiuta molto.

Ancora saluti
[#4]
dopo
Utente
Utente
Riporto anche il referto delle biopsie:

"Gastrite (+--) non-atrofica dell'antro e dell'area di transazione ossintico-antrale.
Campione superficiale di mucosa gastrica con flogosi linfomonocitaria/granulocitaria (++-) della lamina propria.
Campione superficiale di mucosa esofagea con iperparacheratosi e iperplasia del compartimento proliferativo dell'epitelio di rivestimento.

Non sono stati istologicamente documentati batteri con caratteristiche morfologiche compatibili con l'Helicobacter pylori".

Il tutto -per me evidentemente incomprensibile!- è riferibile alla già rilevata ernia iatale?

Consulterò il medico solo domani per iniziare il prima possibile una cura specifica (sto attendendo con "ansia" il momento; in questi ultimi giorni i bruciori e i crampi allo stomaco sono frequenti e fastidiosissimi).


Ringrazio ancora moltissimo per la disponibilità e competenza.
Buona giornata.
[#5]
dopo
Utente
Utente
Alla fine il mio medico di famiglia mi ha prescritto una cura a base di "GEFFER" (tre bustine al giorno, prima dei pasti principali).

Al momento -oggi è il terzo giorno di trattamento- non ho notato significativi benefici, in quanto si sono ripresentati forti bruciori allo stomaco.

Al contrario ho constatato una strana SECREZIONE DEI CAPEZZOLI, dai quali fuoriescono delle gocce di liquido trasparente. Nel foglietto illustrativo del medicinale in questione è riportato tale dato tra gli effetti indesiderati; considerato ciò, devo comunque far presente al mio medico questo effetto collaterale oppure attendo la fine del trattamento (in relazione alla quale, in realtà, non mi è stata data indicazione specifica)?
E' opportuno continuare con tale cura?

Vi ringrazio moltissimo.
Buona giornata.