Ibd a tipo rcu

Gentili Dottori,
scrivo perchè 2 settimane fa mia sorella di 24 anni è stata portata in prontosoccorso a seguito di abbondante sanguinamento dal retto. Le era già successo in precedenza di perdere sangue rosso vivo, questa volta la perdita è stata abbondante e di sangue scuro e maleodorante.
Eseguiti gli esami del sangue risultati regolari, l'indomani le è stata fatta la colonscopia da cui è risultato:Malattia infiammatoria idiopatica intestinale(IBD) a tipo rettocolite ulcerosa.
Mia sorella riferisce spesso dolori intestinali e diarrea.
Siccome il medico l'ha liquidata dicendo che non si conoscono le cause di questa cosa,volevo avere da Voi qualche delucidazione. Di che si tratta? E' pericoloso? E' necessaria qualche terapia? C'è qualche dieta da seguire o qualche alimento da evitare?
Vi ringrazio per l'attenzione.
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Dr. Alessandro Scuotto Gastroenterologo, Perfezionato in medicine non convenzionali, Dietologo 6.7k 204 65
Gentile signore,
la rettocolite ulcerosa è una malattia infiammatoria cronica intestinale a causa non conosciuta (idiopatica significa questo), o meglio nella genesi della quale non vi è una causa unica. Vi sono condizioni genetico-familiari predisponenti (ma non sicuramente evidenziabili), relazioni con l'aspetto psicologico comportamentale (ma non tali da identificarli come "causa" della malattia), aspetti della condizione immunitaria (non sempre presenti) ed altro ancora. Come vede il quadro è piuttosto sfumato. E' invece più chiaro il decorso della patologia e le possibilità di intervento terapeutico. L'organo che presenta alterazioni infiammatorie è la porzione finale dell'intestino (retto), da qui l'infiammazione può estendersi progressivamente - ma non è detto che lo faccia - al colon. Obiettivi della terapia medica sono 1) il controllo dei sintomi della fase acuta (diarrea, sanguinamento, dolori addominali); 2) la prevenzione delle recidive (è una malattia cronica - cioè dura per sempre - ma si manifesta ad episodi; 3) la stabilizzazione delle condizioni di remissione (assenza di sintomi) e dell'estensione della zona colpita (quato più limitata possibile).
Per ottenere con efficacia questi obiettivi è necessario che la paziente sia seguita da uno specialista gastroenterologo che potrà intervenire con la terapia opportuna dopo (o contemporaneamente) aver condotto le indagini necessarie a stabilire le condizioni attuali (grado della malattia ed estensione dell'infiammazione).
Gli accorgimenti dietetici sono differenti a seconda se la paziente sia in fase acuta (da evitare gli alimenti irritanti e che promunovano la diarrea) o inn fase di remissione (è possibile una dieta sostanzailmente normale per qualità dei cibi).
Spero, pur nella brevità necessaria della risposta, di essere stato esaustivo per le sue richieste.
Cordiali saluti.

Alessandro Scuotto, MD, PhD.