Dolore epigastrico

Salve, sono un ragazzo di 24 anni.


Premetto con il dire che soffro d'ansia generalizzata ed attacchi di panico, in cura da uno psicologo e sono un fumatore, anche se non accanito.

A causa dell'ansia spesso non respiro come dovrei, tenendo l'addome contratto e inspirando solo con la parte superiore del busto.


Ho avuto diverse fasi, una di queste riguardava la paura di avere problemi cardiaci, ma gli esami fatti sono tutti negativi (ecg ed ecodoppler).
Il cardiologo mi ha prescritto cardioaspirina (che assumo senza protezione per lo stomaco) perchè ho la parete tra i ventricoli bucherellata, ma mi ha rassicurato che non è una cosa rara e che non comporta nulla.


Ormai è un anno e mezzo, che a fasi oscillanti, provo un fastidio nella zona epigastrica.

L'intensità del fastidio non è mai uguale, alcune volte posso non averlo per nulla, altre volte mi dà molto fastidio tanto che mi metto steso a letto, soprattutto dopo pasti molto abbondanti e/o consumo di alcol, mentre alte volte anche dopo pasti ricchi il fastidio è lieve.

Ciò mi porta ad un respiro più affannoso e talvolta tachicardia e/o extrasistoli.

Talvolta (non spesso) ho anche acidità di stomaco.

A volte tendo a stare un pelo meglio con l'eruttazione.

Durante l'attività fisica o sforzi intensi sento come se lo stomaco premesse contro il diaframma (o almeno la sensazione è quella) e mi porta a percepire maggiormente la tachicardia.


Finalmente ho scelto di smettere di ignorare questa condizione, così come ho fatto per l'ansia (anche se ho provato più volte una terapia da uno psicologo) e ne parlerò con il mio medico di base.


Questo fastidio spesso mi porta ad avere una cattiva postura, preso anche dall'ansia, che mi porta poi a ripercepire il fastidio, più forte, quando acquisisco una postura normale.


Potrebbe trattarsi di sintomi ansioni?
Semplice reflusso?


O potrebbe essere anche qualcosa di più grave?
Premetto che non perdo peso, le mie feci sono normali, non ho perdita di forza o energia, non ho nausea o inappetenza ma talvolta, soprattutto quando sono ansioso, tendo a mangiare frettolosamente e sento il cibo "faticare" a scendere in quella zona...

Ringrazio in anticipo per l'attenzione e l'eventuale risposta...
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Prof. Alberto Tittobello Gastroenterologo 6.2k 259
Credo che siano valide entrambe le sue ipotesi. Forse lei ha disturbi dovuti ad un reflusso, disturbi che lei accentua e soffre in modo particolare per il suo stato ansioso. Sicuramente lo psicologo le sarà di molto aiuto, ma contemporaneamente inizierei anche una terapia per ridurre la produzione di acido da parte dello stomaco.

Prof. alberto tittobello