Acido urico in soggetto con più patologie

Cortesi Dottori,
Sono un soggetto di 67 anni con diverse patologie farmacologicamente trattate:
Colite Ulcerosa: Pentasa 500mg 3cp al di; Ipertensione: Tripliam 10+2,5+10 mg e Bisoprololo 1,25 mg; Colesterolemia: Rosuvastitina 5 mg; Glaucoma Prodromico: Timogel 1mg/g 1goccia per occhio (reinserito precauzionalmente dopo una sospensione 30annale dagli specialisti, poi non più controllato fino a 1 anno fa, ma sospeso autonomamente, per Dispnea notturna, non più presentatasi dopo la sospensione, in attesa comunque di valutazioni Oculista e Cardiologo); Ipertrofia Prostatica: Finasteride 5mg eTamsulosin 0,4mg; Al Bisogno: Malox o finocchio per Reflusso Gastro-esofageo non accertato. Levitra 10mg per Deficit Erettile;
Negli ultimi mesi, a seguito di involuzione dei disturbi, legati? Forse per mia sensazione al reflusso/digestione? e consistenti in particolare in un inturgidimento digestivo frequente, con affaticamento e lieve affanno nella attività normali quotidiane (più consistente in quelle pesanti) ho effettuato, degli accertamenti specialistici (eco rene, cardio completo, eco epatica e bile), che hanno però rilasciato un quadro con punti da approfondire ma sostanzialmente non preoccupante, a parere medico e ho programmati controlli internistici, gastro, cardio e ago aspirato per tiroide:
ANALISI sostanzialmente regolari con un’attenzione però all’Acido Urico che nell’arco di 6 mesi è variato da 7,50 a 8 fino a raggiugere pochi giorni fa 8,6. TIROIDE gozzo multinodulare, sx 23x19,3x25,5 e dx 6,3x7,3x9mm TSH 0,65; FT4 1,32; Tireoglobulina 234,10; Calcitonina 2. ECO EPATICA: Fegato modicamente aumentato di volume con diffusa accentuazione dell’ecogenicità parenchimale in assenza di lesioni focali a carattere ripetitivo. Colicisti alitiasica. Vie biliari di calibro regolare.
Per quanto espresso Vi chiedo un Parere medico Complessivo, ma soprattutto un consiglio sull’Acido Urico riferito, in particolare sul fatto che il mio medico curante ritiene di inserire un nuovo medicinale (Allopurinolo 300mg e non 100mg consigliato dai produttori ad inizio terapia), mentre io vorrei attendere, provando prima con la dieta, per non inserire subito un’ulteriore medicinale tenuto conto sia dei problemi fisici già manifestatisi (forse anche per i troppi medicinali), sia per fatto che il quadro medico non è ancora completo, ma soprattutto perché il valore attuale è ancora al di sotto di 9mg/dl.
Grazie
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Dr. Giovanni Aisa Geriatra 107 10
L'iperuricemia,peraltro di livello non particolarmente elevato,nel caso specifico potrebbe essere legata,oltre che a fattori genetico-familiari che non sono noti, alla funzionalità renale,anch'essa non nota, o anche al trattamento antiipertensivo con Tripliam. Considerata la cospicua polifarmacoterapia,prima di aggiungere ancora un altro farmaco,potrebbe essere opportuno chiarire questi aspetti;nel frattempo è sicuramente utile seguire una dieta adeguata,a cui andrebbe associato un importante apporto idrico.

Dr. Giovanni Aisa

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dopo
Utente
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Grazie, per la cortese e tempestiva risposta. Stò già seguendo i suoi consigli, in attesa delle valutazioni mediche programmate, e se non soddisfacenti provvederò autonomamente.
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dopo
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Cortese Dottore,
se posso, anche se dopo più di un anno, mi rivolgo a Lei, che con i pochi dati da me forniti aveva individuato le probabili cause del mio ulteriore malessere ma che è stata certificata solo ora in MRC di grado moderato (stadio IIIA-IIIB/V sec. K/DOQI.) in trattamento conservativo .
La mia domanda riguarda però il trattamento ipertensivo perché ho avuto dei problemi ad applicare la prescrizione del Nefrologo (coordinata poi col medico curante) che tra le altre cose ha scritto: dato il trend peggiorativo degli indici di funzionalità renale, utile sospensione del Tripliam (per la presenza di Indapamide) e sostituire con Reaptan (eventuale aggiunta di Toxazosina, e se necessario diuretico, meglio utilizzare Torasemide o Furosemide, target 130/70) .
Il medico curante mi ha prescitto Reaptan 10/10 e Furosemide 25, se non controllata, Cardura 2.
Dopo 3 giorni di terapia con Reaptan e Furosemide la pressione max ha raggiunto livelli variabili inizialmente 140 poi 150 e il terzo giorno 153 con malessere generale (in particolare lieve dolor di testa e lieve sensazione di nausea).
Il medico curante ha sostenuto di aspettare altri 3 giorni, il Nefrologo di inserire Cardura.
Ho seguito i consigli del Nefrologo e ho preso 1 gr di Cardura, dopo un iniziale benessere, dopo 2,5 ore ca. la pressione è scesa a 120 con debolezza generale, credo con trend discendente perchè non l’ho più misurata. La sera ho evitato di prendere Tamsulosin 0,4 per quanto scritto sull’associazione con Toxazosina. E da qui demoralizzato il Giorno dopo ho ripreso Tripliam.
Ora Le chiedo, premesso che vorrei sostituire Tripiam, cosa ne pensa se aspetto la fine delle feste e come mi consiglia di procedere in relazione ai malesseri riscontrati, tenuto anche conto che appena supero i 130 di Max riscontro disturbi.
Grazie
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Dr. Giovanni Aisa Geriatra 107 10
Formulare una proposta terapeutica è estremamente difficoltoso per la grande individualizzazione del trattamento farmacologico nel singolo caso e per la mancanza di riferimenti precisi riguardo al grado di compromissione renale. Comunque,se lo specialista nefrologo sconsiglia Tripliam,la combinazione di Reaptan 10/10mg,Furosemide 25mg Cardura 2mg potrebbe essere una buona soluzione;nel caso che non si raggiunga il target di 130mmHg potrebbero essere aggiunti gradualmente altri 1 o 2 mg di Cardura. E' peraltro fondamentale,soprattutto in questa fase di ricerca della formula piu' adatta al caso in questione,valutare l'andamento dei valori pressori sia in clinostatismo che poi in ortostatismo per il rischio che hanno tutti gli antiipertensivi,ma soprattutto il Cardura,di causare ipotensione ortostatica
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Utente
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Grazie per gli efficaci consigli. Sarò attento a fare le misurazioni che mi ha consigliato. Cordiali Saluti
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dopo
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Cortese Dottore,
Se posso approfittare ancora della sua gentilezza mi permetterei di aggiornarLa sulla mia situazione clinica che è ancora più complicata di quella che Le ho presentato fino ad ora.
Dopo ulteriori accertamenti ho avuto modo di appurare, come da Lei paventato nei suoi consulti, un’Insufficienza Renale Cronica 3A/B con i seguenti valori di Creatinina (e Filtrazione) riscontrate in modo non uniforme da un laboratorio ad un altro: OSP A: 1,34 (54,1) GEN ’20; 1,37 (52,6) GIU ’19; 1,30 (55) LUG ’18 - OSP B: 1,63 (42,28) OTT ’19; 1,42 (49,88) NOV ’17.
Ma ancor più Grave una sospetta ETP Renale: In Reni di dim 88x42 (dx) e 82x42 (sx), In sede polare superiore dx formazione rotondeggiante ipoecogena disomogenea di21x17mm
Ho riscontrato inoltre un PSA Tot a 3,19, Lib 0,43 e con Ratio a 13 che considerata l’assunzione di Finasteride è considerato più alto dei valori riscontrati.
Nel chiederLe una valutazione generale della situazione, Le chiedo un consiglio. In particolare gradirei conoscere il suo parere sul metodo di effettuazione della TAC per la migliore protezione dei Reni (in quanto sono emersi pareri discordanti tra due nefrologi) uno favorevole al metodo con idratazione con flebo prima e dopo la TAC + assunzione di alcune bustine di Fluimucil (Protocollo CIN EFFETTUABILE FRA 40 GIORNI), l’altro solo con assunzione di due litri d’acqua giornalieri e alcune bustine di Fluimucil, EFFETTUABILE FRA 10 GIORNI. Cosa pensa del PSA. Grazie
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Dr. Giovanni Aisa Geriatra 107 10
In attesa del completamento dell'iter diagnostico la situazione sembra per il momento di competenza prevalentemente nefrologica e prevede,in aggiunta ai farmaci,un corretto approccio igienico-dietetico (adeguato apporto di liquidi,non eccessivo di proteine,ecc..). Riguardo alle misure di preparazione alla Tc,sempre in accordo con il nefrologo di riferimento,sarebbe da privilegiare la soluzione che garantisce i tempi di attesa minori;è da valutare anche l'ipotesi di ricorrere alla RMN e quindi all'impiego di un diverso mezzo di contrasto. Il valore del PSA infine non appare di per sé particolarmente preoccupante,comunque ci sarebbe l'indicazione a sottoporsi a valutazione specialistica e ad eventuale ecografia trans-rettale,se non effettuata di recente.
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dopo
Utente
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I suoi consigli coincidono con la procedura che stò attuando e quindi ciò mi rassicura. A breve eseguirò la Tc, procedura più veloce integrata con protocollo CIN e "mezzi di contrasto non ionici a bassa osmolarità e bassi dosi di mdc iodato". Un chiarimento infine, per mia conoscenza personale, sui mezzi di contrasto. Mi pare di capire, se non ho frainteso, che per la RMN i mezzi di contrasto sono meno invasivi rispetto alla Tc, Preferita quest'ultima dal chirurgo perchè migliore nei risultati. Grazie
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