Sonnifero per grandi anziani

Salve.

Per mio padre, 93 anni, portatore di pacemaker, al momento iperteso, ematoma sottodurale decompresso chirurgicamente 1 mese fa, demenza senile, deambulazione instabile, reflusso gastrico trattato con Deflux Plus, infezione Covid e vie urinarie ancora sotto trattamento (disturbo preminente picchi di febbre alta), Prurito diffuso, con la seguente terapia:
Almaritm 100mg 1 cp/gg,
Eliquis 2, 5mg 2 cp/gg,
Valsartan 80mg 1 cp/gg,
Allopurinolo 300mg 1/2 cp/gg,
Lasix 25mg 1/2 cp/gg 2 volte a settimana,
Creon 10000 3 cp/gg
Saflutan gocce 1 goccia/occhio/gg
Pantoprazolo 40mg 1 cp/gg
Atarax 25mg 1 cp/gg.

In 1' consulenza geriatrica consigliate 5 gocce EN e 5 di Trittico oltre ad Atarax per i risvegli notturni.

Ma questi persistono con in piú lo stato confusionale e peggiore instabilità/debolezza nella deambulazione notturna, per cui sono state sospese.

Esiste un sonnifero specifico per cercare di ristabilire il ciclo notte/giorno, che non abbia influenza sullo stato mentale/capacità motorie e che sia piú facile calibrarlo solo per le ore notturne?

Grazie!
[#1]
Dr. Mauro Granata Reumatologo, Medico internista, Geriatra 2.7k 114
L’assistenza ed il trattamento farmacologico di un grande anziano fragile con molte patologie concomitanti è una situazione molto delicata che richiede molta esperienza e molta delicatezza negli interventi che si decide di effettuare. È perciò praticamente impossibile in questo contesto suggerire qualsiasi puntualizzazione terapeutica. Quello che comunque mi sento di poterle consigliare è di suggerire al suo medico di riferimento l’utilizzo di una benzodiazepina a breve emivita che possa in qualche modo migliorare il quadro clinico del papà. Un cordiale saluto.

Mauro Granata
https://www.idoctors.it/medico/16613/0

[#2]
Dr. Giovanni Aisa Geriatra 107 10
I disturbi comportamentali,particolarmente quelli notturni,fanno parte di tutti i quadri di deterioramento cognitivo,soprattutto se in fase avanzata. I farmaci disponibili per il loro controllo appartengono a varie famiglie,distinte fra loro per il meccanismo d'azione e per indicazioni relative alle diverse manifestazioni cliniche,ma hanno in comune la capacità di produrre effetti collaterali a carico principalmente dell'organo-bersaglio della loro attività,cioè il cervello. Il gruppo delle benzodiazepine,a cui appartiene l'En del caso in questione,può negli anziani avere un effetto "paradosso",opposto a quello previsto e desiderato. Come consiglio pratico si potrebbe aumentare la posologia di Trittico gtt. e sostituire En con un antipsicotico,magari anch'esso in gtt. per graduare meglio il raggiungimento del dosaggio efficace e valutarne la tollerabilità,intervento comunque da effettuare sotto il controllo di uno specialista geriatra

Dr. Giovanni Aisa

[#3]
Dr. Federico Baranzini Psichiatra, Farmacologo, Geriatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 41 6 11
Buongiorno,

concordo con i pareri espressi dai Colleghi.

In una condizione di fragilità come quella rappresentata dalla situazione clinica di suo padre, ogni intervento deve essere calibrato con misura e le conseguenze devono essere lette attentamente per correggere il tiro.

Circa la problematica dei risveglio non mi è chiaro come essi avvengano e in che contesto: sono risvegli per necessità fisiologiche come urinare, per la comparsa di dolori, in quanto ha reflusso o per stato di agitazione? Chiarire la causa non ha un mero significato classificatorio, ma permetterebbe di fare delle inferenze sulla presenza di specifiche componenti psicopatologiche sottostati che potrebbero essere oggetto di un intervento farmacologico. Voglio dire, se un anziano si sveglia di notte impaurito o agitato perchè confuso e disorientato potrebbe giovarsi di un intervento farmacologico con neurolettici a basso dosaggio, mentre se fossero risvegli, anche frequenti, ma senza agitazione allora potrebbe giovarsi della semplice introduzione serale di MELATONINA.

In ogni caso, personalmente cercherei di evitare le benzodiazepine soprattutto se a lunga emivita come EN. Se proprio si vogliono utilizzare allora meglio optare per molecole a breve emivita.

Cari auguri per suo padre,
Un cordiale saluto

Federico Baranzini

Federico Baranzini - Psichiatra e Psicoterapeuta a Milano
Dottore in Psicofarmacologia Clinica
Consulti ONLINE WhatsApp
www.psichiatra-a-milano.it

[#4]
dopo
Utente
Utente
Buonasera Dottore.
La ringrazio per le informazioni che mi ha dato.
E' difficile capire l'esatta ragione per cui mio padre si sveglia e si alza dal letto dalle 2 alle 4 volte a notte.
Di base c'e' un problema di demenza.
Ma i motivi specifici variano di volta in volta.
1) Non riesco in nessun modo a farlo andare a letto oltre le 18.30 / 19.00 del pomeriggio.
E quindi è difficile pretendere che dorma profondamente fino alle 8.30 di mattina.
2) Si sveglia spesso quando deve urinare o crede di doverlo fare.
3) Non avendo più la cognizione del giorno e della notte, si sveglia nella convinzione
di doversi alzare e vestire.
4) Non sembra però impaurito o confuso durante la notte.
Vero è che avendo il sonno leggero appena sente un qualsiasi rumore, non resiste
alla curiosità di indagarne la causa, alzandosi, uscendo di casa svestito e
svegliandosi così del tutto.
La nostra dottoressa al momento ha consigliato l'uso del Trittico (max 10 gocce),
che come per EN usato in precedenza ma poi subito sospeso, non garantisce
un sonno continuo ma per lo meno non gli determina le grosse incertezze e rischi di caduta
nel alzarsi e camminare per casa nottetempo.
Grazie ancora.
Buona serata!
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