Arteria ombelicale unica

Salve, sono una ragazza di 32 anni, sovrappeso, 2 interventi alla tiroide per k papillare, 1 taglio cesareo per posizione podalica, 1 aborto spontaneo e 1 gravidanza anaembrionica.
attualmente incinta di 17 w (terapia attuale Eutirox 125 mg ultimo TSH 1.6, aspirina 150 mg, vit d.
sospeso a 13 w cison 10 mg, sospesi ovuli di progesterone a 12 w).
Eseguito nipt basso rischio XX.
Ultime analisi HB 15, glicemia a digiuno 77, esame urine nella norma, cmv e toxoplasmosi IgG negative.

All' ecografia di 16 w si evidenzia uno sviluppo congruo all' epoca gestazionale (visualizzati e nella norma cervello, polmoni, cuore, bolla gastrica, reni, vescica, misure omero e femore).
Si segnala 1 arteria ombelicale quindi si prescrive ecocardiografia fetale e flussimetria a 20 w in concomitanza della morfologica.
Il ginecologo mi ha molto rassicurato a riguardo dicendo che il nipt basso rischio, TN 1.8 a 12 w e accrescimento congruo sono elementi positivi.
Bisognerà effettuare controlli più ravvicinati per controllare il corretto accrescimento e un taglio cesareo anticipato di qualche settimana.
Volevo conoscere il vostro parere a riguardo.
Grazie mille
Dr. Ivanoe Santoro Ginecologo, Senologo 8.5k 285
E’ la presenza di due soli vasi nel cordone ombelicale, per mancanza di un’arteria: 1 arteria e 1 vena.

Inizialmente cordone ombelicale, che si forma tra il 13 ed il 38 giorno dal concepimento dal peduncolo ombelicale che sospende l'embrione nella cavità celomatica, è composto da 4 vasi: 2 arterie e 2 vene. Nel successivo sviluppo, le due arterie ombelicali, derivanti dalle iliache interne, rimarranno, mentre delle due vene resta solo la sinistra, scomparendo la destra. Dalla 6a alla 8a settimana il cordone aumenta di dimensioni e si spiralizza. Tale crescita continua fino alla 24a settimana circa, per poi arrestarsi.

Ci sono diverse teorie sulla genesi dell'arteria ombelicale unica (AOU). Fra queste la più importante, per i suoi effetti sul decorso della gestazione, è quella che vede l'AOU associarsi a anomalie del patrimonio genetico fetale. La diagnosi di AOU è semplice: si visualizza la vescica fetale e si manda il Doppler colore sui suoi lati, dove transitano le arterie allantoidee, ora arterie ombelicali. Il riscontro di una anzichè due vasi, determina la diagnosi di AOU. L'arteria unica, spesso ha un diametro maggiore dello stesso vaso quando presente in doppio. La spiralizzazione del cordone è spesso ridotta (coiled index), inoltre il cordone con singola arteria ha una ridotta copertura da parte della gelatina di Wharton, una sorta di rivestimento mucoide, ricco di un tipo di collagene, che ha lo scopo di impedire che giri anche stretti di cordone possano alterare il flusso ematico al e dal feto.
L'AOU è la più frequente te anomalia del cordone, generalmente diagnosticabile con precisione fra 14 e 17 settimane. Negli aborti l'incidenza di AOU è superiore rispetto a quella delle gravidanze in evoluzione, come pure nelle gravidanze gemellari ed in quelle che insorgono in donne diabetiche. Molto discussa è la reale incidenza di cromosomopatie ed anomalie associate all’arteria ombelicale singola. In linea generale possiamo affermare che:
- le cromosomopatie incidono in circa il 5-10% dei casi di AOU; tra esse, le più comuni sono: la trisomia 13, la trisomia 18, la trisomia 21, la sindrome di Turner, le traslocazioni, le duplicazioni cromosomiche.
Il sospetto si accresce quando, all'AOU si associano:
cardiopatie fetali
anomalie del tratto gastroenterico
anomalie genitourinarie
anomalie del sistema nervoso centrale
anomalie della placenta
ernia diaframmatica del feto.

Alquanto frequente è il riscontro di una ridotta crescita fetale in utero, specie dopo la 30ma settimana (IUGR tardivo) per cui circa 1/3 dei feti con AOU ha un peso inferiore alla nascita ai 2500 gr.
Vi sono studi che associano l'AOU ad una maggiore incidenza di parto pretermine.

Management
Il management ostetrico si può riassumere in alcuni punti fondamentali:
- ecografia dettagliata del feto per escludere la presenza di anomalie associate
- ecocardiografia fetale
- determinazione del cariotipo fetale solo se in presenza di anomalie associate o in pazienti a più alto rischio.
- attenta sorveglianza con controlli ecografici ogni 3 settimane: lo scopo principale è valutare l’accrescimento fetale e, nel terzo trimestre, valutare il benessere fetale con la flussimetria.
Secondo alcuni autori l’espletamento del parto per le vie naturali deve essere riservato a donne pluripare e con una situazione ostetrica favorevole.

Prof.Dr.Ivanoe Santoro
Spec.Ostetrico/Ginecologo
già Direttore f.f. UO OST/GIN Ospedale di Solofra(AV) Prof. Anatomia Umana Univ. Napoli

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