Un altro figlio, ma ho abortito alla fine dell'undicesima settimana

Sono una donna di quarantatrè anni compiuti (44 a novembre) già madre di un bambino di sei, partorito a trentasette anni compiuti.L'anno scorso ho voluto provare ad avere un altro figlio, ma ho abortito alla fine dell'undicesima settimana e ho subito un raschiamento per aborto ritenuto. Preciso che la precedente gravidanza è trascorsa senza alcun problema. Quest'anno ho riprovato: ho fatto il test al trentunesimo giorno del ciclo e alle 14.00 di quello stesso maledetto 21 aprile sono iniziate le perdite. Ho aborito dopo quasi una settimana. Ho fatto inviare un campione di quanto recuperato a seguito del raschiamento al centro TOMA di Busto Arsizio e nel frattempo ho chiesto alla ginecologa di sottopormi ad alcuni esami di accertamento e lei mi ha prescritto: azotemia, ast (got), alt (gpt), gammagt, fsh, progesterone, prolattina, ft4, tsh, anticorpi antinucleo, anticorpi anti cardiolipina, anticorpi toxoplasmosi e citomegalovirus, esami urine completo, anticorpi anti listeria, curva glicemica, tampone vaginale. Tutti gli esami sono andati bene, tranne la cardiolipina IgC che è a 19 (significativa se sopra i 15). L'IgM è 7.4.
Nel frattempo dal centro TOMA è arrivato un pre esito: sindrome di Turner, così mio marito ed io ci siamo dovuti sottoporre ad una mappatura cromosomica, il cui esito è negativo. Dato che la mia ginecologa non ha dato peso all'IgC e visto il problema della sindrome di Turner chiedo cortesemente: può essere proficuo continuare con gli accertamenti? Data l'età e l'esito delle ultime due gravidanze è forse più prudente che rinunci a dare un fratellino a mio figlio? Aggiungo che psicologicamente mi sento alquanto provata. Grazie per l'attenzione e distinti saluti.
Dr. Ivanoe Santoro Ginecologo, Senologo 8.5k 285
La S. di Turner è uno dei cariotipi abortivi più frequenti.
Nella maggior parte dei casi si tratta di un'anomalia cromosomica "sporadica" o "casuale" del concepito, dal momento che, come nel Suo caso, non esistono problemi di partenza a carico dei cariogrammi parentali.
La frequenza di tali anomalie cromosomiche nel prodotto el concepimento è direttamente correlata con l'età dei genitori.
L'incremento degli anticorpi anticardiolipina dev'essere ben valutato.
Personalmente lo ritengo importante, tanto da prescriverLe, se fosse una mia paziente, una terapia specifica sia pre-gravidica sia in gravidanza conclamata.
Utile ritengo anche un profilo infettivologico (tampone cervicale e vaginale per germi comuni, mycoplasmi, ureaplasma e chlamydia + endometriocoltura), ed un esame isteroscopico.

Cordialmente.

Prof.Dr.Ivanoe Santoro
Spec.Ostetrico/Ginecologo
già Direttore f.f. UO OST/GIN Ospedale di Solofra(AV) Prof. Anatomia Umana Univ. Napoli

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Egregio dottore, La ringrazio per la risposta. Ho già effettuato il tampone vaginale alla ricerca di clamidia trachomatisa e ciò ha dato esito negativo.
Da più parti sono stata esortata a riprovare una nuova gravidanza, ma sono terrorizzata: oltre alla sofferenza psicologica, non voglio finire ancora in sala operatoria. Comunque chiederò al mio medico di indagare più a fondo circa gli anticorpi anti cardiolipina.
Grazie ancora, Lei mi è stato di grande aiuto. Grazie anche per il servizio che voi medici prestate in questo sito.
Distinti saluti.
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Dr. Ivanoe Santoro Ginecologo, Senologo 8.5k 285
Le auguro di trovare presto ciò che cerca.
Sarò sempre a Sua disposizione se riettrà opportuno servirsi dei miei consigli.

Cordialità ed auguri vivissimi.
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