Candida recidivante

Sono una ragazza di venticinque anni, ad ottobre e novembre ho avuto una breve relazione con una persona con la quale ho avuto rapporti non protetti, non è una mia abitudine ma lui si rifiutava categoricamente di indossare il profilattico e io stupidamente alla fine l'ho assecondato. Comunque proprio a fine novembre ho avuto la candida per la prima volta, avvertivo forte prurito, secchezza insieme a perdite biancastre, lo striscio che ho effettuato ha confermato la presenza dei miceti, la mia ginecologa mi ha prescritto una compressa di Winch e un ovulo AB MONO. Dopo la cura, dopo circa due settimane, i sintomi si sono ripresentati, la dottoressa mi ha consigliato di ripetere la cura, dopo la seconda cura, per due mesi non ho più avuto nessun sintomo, tanto che credevo di essermi finalmente liberata della candida, e invece no! Perché alla fine di febbraio torno ad avvertire i soliti fastidi prurito, bruciore etc etc, ancora una volta sempre su consiglio della ginecologa effettuo la cura per la terza volta.
Ad aprile visto che continuavo ad avere sintomi anche se in forma più blanda, niente più prurito né perdite, ma più che altro bruciore e secchezza, ho eseguito nuovamente il pap-test, il cui esito è stato:

Citolisi batterica;
Tappeto di leucociti;
Asc- us;

A questo punto la ginecologa mi ha prescritto una cura diversa, locale, delle applicazioni di Boracid Beta, al termine della quale dovrò nuovamente effettuare il pap- test e dopo eventualmente una colposcopia. Anche questa nuova cura che sto
facendo non mi sta portando miglioramenti, non mi sento guarita perché ho ancora fastidi. Sono convinta che sia stato quel tizio a contagiarmi , anche perché ad ottobre avevo eseguito lo striscio annuo, ed era perfetto, quindi non credo sia una coincidenza.

Volevo avere un vostro parere su questo quadro...



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Dr.ssa Lucia Vecoli Ginecologo 1.3k 57 78
Mia cara, la candidosi vaginale purtroppo è un tipo di vaginite che per sua natura tende facilmente a recidivare..La Candida un germe che vive abitualmente sulle mucose della vagina, del cavo orale e dell'intestino, in simbiosi con tanti altri. La vagina è... uno zoo! Se si verificano condizioni particolari,quali diabete, stress, stitichezza, diete incongrue troppo ricche di carboidrati, in particolare di zuccheri, microtraumi locali da abbigliamento intimo colorato o sintetico, salvaslip, pantaloni stretti, pigiami, ecc. il micete prende il sopravvento sugli altri microbi, proliferando in maniera esagerata e a quel punto si manifestano i fastidiosi sintomi che la maggior parte delle donne conosce nel corso della vita, dall'infanzia alla senilità. I rapporti sessuali possono essere la causa solo se il partner in quel momento è affetto, ma di solito arrossamento, bruciore e prurito, con puntolini bianchi sul glande lo scoraggiano dall'intraprenderli. Intendiamoci, questa vaginite così comune non è grave, ma tanto fastidiosa! Cosa fare per evitarla? L'umidità tipica degli organi genitali femminili facilita lo sviluppo della micosi, quindi per combatterla bisogna andare un po' controcorrente: mutande comode in cotone bianco, gonne invece che pantaloni, niente pigiama, ma camicia da notte, per far traspirare un po' le parti intime almeno nelle ore notturne, una dieta equilibrata, che oltretutto fa bene alla linea, consumare yogurt e fermenti lattici. Utile evitare gli sport da sella ( bicicletta, motorino, cavallo, ecc.) per il trauma sui genitali e le piscine, perché l'ambiente caldo umido facilita la recidiva dell'infezione. Sul piano terapeutico, il ginecologo , se necessario, può ricorrere , quando non funzionano le terapie locali, ad antimicotici per via orale e lattobacilli. La necessità di curare il partner si prospetta se anche lui è affetto, come prevenzione maschile di solito basta una buona detersione per evitare maggior parte dei problemi. Coraggio, in questi casi la prima regola è... non scoraggiarsi!

Dr. Lucia Vecoli

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