Candida e sanguinamenti

Gentili specialisti, Vorrei avere la vostra opinione in merito alla mia condizione:
esattamente un anno fà ho avuto un attacco di cistite diagnosticato dal pronto soccorso. Dopo due cicli di di trattamento antibiotico,.somministrazione di monouril e ovuli vari da settembre sono in cura da una ginecologa la quale,sulla base dei sintomi da me riportati (prurito, bruciore, rapporti dolorosi, perdite bianche e ricottose) mi ha diagnosticato una candida. Piu volte ho richiesto un tampone ma la dott.ssa sostiene che la terapia con diflucan altererebbe i risultati. Da allora la candida è recidiva ed io sono al quarto trattamento con diflucan (di volta in volta sempre piu accanito) e travocort.
il mio medico di base ha affiancato al trattamento con diflucan dei fermenti lattici (gia assunti in precedenza per due settimane) per due mesi perché sostiene che possono debellare il fungo eventualmente presente a livello intestinale.
In questi mesi ho cambiato tutto il mio vestiario (intimo in cotone 100%, pantaloni larghi) detergente specifico, assorbenti in cotone e ridotto al minimo alcool e pizza. Sebbene piu rari, non ho rinunciato ad avere rapporti.Il mio partner ha seguito la prima volta il trattamento col diflucan, dopo la dott.ssa l'ha ritenuto superfluo in quanto non presentava sintomi. Da aprile, inoltre, assumo nacrez una pillola solo provestinico. La mia ultima ecografia risale al 2012 in cui l'ovaio policistico era rientrato nei valori medi dolo trattamento con yaz. Vorrei avere un vostro parere in particolare su questo iter terapeutico e sull'eventuale necessità di esami piu approfonditi o ulteriori elementi a cui prestare attenzione. Inoltre, ieri dopo un rapporto ho cominciato ad avere leggere perdite ematiche e dolori al basso ventre. È tutto dovuto all'indebolimento delle pareti in seguito all'infezione? Può essere dovuto alla pillola, sebbene il foglietto illustrativo riporti probabili sanguinemti solo nel primo mese di utilizzo? Cordiali saluti.
[#1]
Dr. Nicola Blasi Ginecologo 43.2k 1.4k 190
Prima di tutto la diagnosi di Candidosi vaginale deve essere certa. non è sufficiente la diagnosi clinica, ma di solito eseguo un esame batteriologico a fresco del secreto vaginale o una coltura specifica su tampone per la ricerca di miceti.
La terapia con fluconazolo viene riservata a episodi recidivanti ovvero 5 episodi (SICURAMENTE ACCERTATI) nell'arco di 365 giorni.
Il sanguinamento vaginale potrebbe essere legato alla forte congestione della parete vaginale a causa della infezione(?).
Quindi sulla base di quello che lei riferisce potrei darle solo consigli , ma non terapia, come limitare l'assunzione di zuccheri,alcol, latte e formaggi, bibite fermentate o gasate e lieviti, mangiare più frutta ,verdura , yogurt e fermenti lattici..
Evitare bagni molto caldi
Saluti

dott.Nicola Blasi
specialista in Ginecologia e Ostetricia. Patologia Cervico-vaginale e vulvare.

BARI

[#2]
dopo
Utente
Utente
Ho i risultati del tampone e dell'esame delle urine nonstante cicli di fluconazolo (nel tampone è il farmaco a cui risulta piu sensibile) l'ultimo durato due mesi il risultato è ancora presenza di candida albicans...
Inoltre dall'esame delle urine sembra ci sia un'infezione delle vie urinarie ma spesso l'urinocoltura mi da risultati negativi.. .può essere collegato alla candida ? Va trattato a parte?
Chiedo un parere riguardo il trattamento: PEr non dover fare ancora innumerevoli cicli di prova a spese del mio organismo quale intensità di trattamento ritenete corretta per scongiurare un'ennesima "ricaduta"? Ed è il caso di continuare col fluconazolo o di cambiare principio attivo?
Sono un po' stanca... convivere per più di un anno con questo problema e non trovare l'accoglienza adeguata pesa tanto.
Cistite

La cistite è un'infiammazione della vescica che si avverte con frequente bisogno di urinare, con bruciore o dolore. Si può curare con farmaci o rimedi naturali.

Leggi tutto