Prima icsi fallita

Buongiorno,
un paio di anni fa mi sono operata di tiroidectomia in quanto affetta dal Morbo di Basedow, all'ultimo controllo di maggio gli anticorpi antirecettore del tsh si erano quasi azzerati e gli altri valori normalizzati.
Dato che, dopo un anno circa di ricerca di una gravidanza non è successo nulla ed essere io alla soglia dei 40 anni, abbiamo deciso di rivolgerci ad un centro della fertilità e ci siamo sottoposti ad una ICSI. Entrambi non abbiamo problemi, solo il mio compagno una leggera idrocele che più di un medico ci dice non creare problemi infatti spermiogramma è più che buono. Per il centro il problema è un fattore ovarico dato dalla qualità degli ovociti. AMH prima della icsi a 1.
Nel monitoraggio i follicoli erano 8/10, al prelievo ne sono risultati solo 6 delle dimensioni idonee. 5 buoni prelevati, 4 maturi, 2 fertilizzati che hanno portato entrambi ad un grado A. Impiantati entrambi ma il valore delle beta ha riportato che non c'è stato alcun tentativo di impianto.
Ho delle domande:
- l'endocrinologo che mi segue afferma che la malattia alla tiroide ha compromesso la mia fertilità soprattutto quando la malattia era in atto. Adesso secondo lui è scritta nel mio patrimonio genetico e non si può migliorare.
- secondo voi la stimolazione è stata buona? I medici che l'hanno controllata hanno sempre detto che rispondevo bene ma mi aspettavo un pò di più di 5 ovociti prelevati.
Chiedetemi pure se ho omesso qualche dato importante.
Vi chiedo scusa per le tante domande ma sto cercando una motivazione al fallimento della mia fecondazione che so non essere semplice.
Vi ringrazio e vi saluto cordialmente.
[#1]
Dr. Raffaele Carputo Ginecologo, Patologo della riproduzione 120 6
Buonasera,
il morbo di Graves-Basedow come lei ben sa è una malattia autoimmune; è conosciuta la relazione tra le varie condizioni autoimmuni (Tiroidite di Hashimoto, LES, artrite reumatoide, celiachia, Graves-Basedow, psoriasi) e l'infertilità femminile. Gli auto-anticorpi caratteristici e specifici per ognuna di queste patologie si pensa che possano attaccare in maniera collaterale anche le ovaie. È molto frequente pertanto osservare una riserva follicolare maggiormente ridotta in queste pazienti se comparata a quelle di donne della stessa età senza patologie autoimmuni. L'ormone antimulleriano insieme ai risultati della stimolazione depongono fanno pensare che lei ha una bassa riserva follicolare e pertanto una ridotta risposta alla stimolazione.
In relazione alle domande che sono state poste:
- affermazione dell'endocrinologo: la sua malattia autoimmune ha ridotto probabilmente la sua fertilità; sicuramente però più importante in termini di peso di responsabilità è il fattore età (vicino ai 40 anni circa il 60% dei suoi ovociti sono geneticamente anormali). La riserva follicolare non si recupera ma si perde con il passare del tempo (pertanto non si può migliorare).
- giudizi sulla stimolazione: è molto difficile valutarla. Bisognerebbe conoscere vari fattori per stabilire le possibile cause del risultato negativo tra cui la dose giornaliera dei farmaci utilizzati, il tipo di ciclo utilizzato, come è stato il trasferimento embrionario (facile, difficile), lo stato delle tube, i valori di FSH ed E2 durante la fase diagnostica ed ecc ecc.
In generale i migliori risultati si ottengono quando il numero di ovociti recuperati varia tra 7-20. Nel caso di ridotta risposta alla stimolazione è comunque buona norma procedere al recupero ovocitario quando si osservano per lo meno 3-5 follicoli di buone caratteristiche con almeno un valore di estradiolo superiore ai 500 il giorno della somministrazione dell'HCG (Ovitrelle o Gonasi).
Non deve disperare. A volte è necessario realizzare più di un tentativo per raggiungere il risultato.
Cordiali saluti.

Dr. Raffaele Carputo
Direttore Centro PMA Clinica Ruggiero Artemisia H srl Cava de' Tirreni (SA)

[#2]
dopo
Utente
Utente
Salve Dr. Carputo,
la ringrazio molto per la sua esaustiva risposta.
Cerco di darle maggiori informazioni circa la stimolazione ovarica.
Antagonista del GnRH
Stimolazione effettuata con Meropur inizialmente 250 fino a 375. Gli ultimi 4 giorni associato con Orgalutran.
Per lo scoppio dei follicoli è stato utilizzato il Gonasi.
Quattro giorni prima del pick-up il valore dell'estradiolo plasmatici era di 2190 pg/ml ed il numero di follicoli di AE=16 mm era di 6.
Sono stai prelevati 5 ovociti di cui 4 apparentemente maturi.
Il transfer è stato agevole.
Per quanto riguarda le tube qualche mese prima ho eseguito un ecosonoisterografia e sono risultate entrambe libere.
Le riassumo i valori ematici che ho iniziato a fare il giorno della stimolazione (2° giorno del ciclo):
LH rapido 5,20
FSH 9,62
Beta estradiolo 14

Successivi effettuati a giorni alterni:
1. Beta estradiolo 65
2. LH rapido 1,52 - beta estradiolo 166
3. LH rapido 2,62 - beta estradiolo 544
3. LH rapido 1,90 - beta estradiolo 1296
endometrio spessore mm. 12.8 di tipo proliferativo tardivo
4. LH rapido 3,76 - beta estradiolo 2191 - progesterone rapido 0,80

Le vorrei chiedere un'ulteriore informazione: le stimolazioni riducono ulteriormente la mia riserva ovarica?
Persone con i valori simili ai miei possono comunque riuscire ad avere una gravidanza?
La ringrazio ancora e la saluto cordialmente.
[#3]
Dr. Raffaele Carputo Ginecologo, Patologo della riproduzione 120 6
Buongiorno,
non sembra che ci siano stati grossi problemi con la stimolazione. I valori ormonali indicano una risposta soddisfacente. Nel suo caso eventualmente si sarebbe potuto iniziare con delle dosi di Meropur più alte (450 UI dall'inizio per poi eventualmente scendere) per ottenere un numero maggiore di follicoli reclutati e quindi ottenibili con il prelievo (pick-up).
Le stimolazioni non riducono la sua riserva follicolare, può stare tranquilla in tal senso.
Potrebbe essere necessario ripetere la stimolazione apprendendo dal primo tentativo e cercando pertanto di cambiare qualcosa (esempio la dose di inizio del farmaco, la preparazione o il tipo di molecola).
Se può ottenere gravidanza con un altro tentativo. Credo di si. Non sembra una situazione molto complicata.
Cordiali saluti
[#4]
dopo
Utente
Utente
Buongiorno Dr. Carputo,
non so veramente come ringraziarla per la sua professionalità e cortesia.
Mi ha aiutato a trovare delle risposte che da sola non sarei riuscita a trovare.
Buona giornata.
[#5]
Ginecologo, Andrologo, Sessuologo attivo dal 2017 al 2017
Ginecologo, Andrologo, Sessuologo
Gentile Signora
l'età di 40 anni compromette, in natura, la cosiddetta riserva ovarica, cioè il numero di ovociti residui che possono essere prelevati con un trattamenti di fecondazione assistita. Ma esiste un secondo elemento importantissimo: la qualità genetico-cromosomica delle uova che, a 40 anni, è piuttosto scarsa. Poichè la competenza genetico-cromosomica dell'embrione dipende, per l'80%, dalla competenza genetica delle uova, una donna di 40 anni tende a generare un numero consistente di embrioni ANOMALI, che quindi tendono a non impiantare (per fortuna) con una frequenza stimata al 90% oppure ad essere abortiti entro le prime 8-12 settimane di gravidanza. Occorrerebbe analizzare gli embrioni prima dell'impianto, con una metodica che si chiama SCREENING GENETICO PRE-IMPIANTO, ma le anticipo che in caso di scarsa riserva ovarica ed età avanzata, non è chiaramente dimostrata l'efficacia di tale metodica.Che comunque si può tentare. Sicuramente un ciclo fallito non compromette nulla. Occorre ritentare. Per farle capire meglio mi occorre segnalare che in alcune realtà alla sua età viene indicata quale metodica di scelta la DONAZIONE DELLE UOVA da parte di donne giovani sane. Questo aumenta nettamente le sue piuttosto limitate possibilità di avere non tanto un test di gravidanza positivo, ma una gravidanza evolutiva con il risultato concreto di "bambino in braccio".

Cordialmente
Dott. Angelo Tocci
Ginecologo Andrologo Sessuologo
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